43. Forza

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L'ultimo anno, un po' strano per tutti. Riprendere dopo tutto ciò che era stato l'anno precedente. Non fu facile, troppo difficile per alcuni, compresi Harry e Ron che non terminarono i loro studi e ne furono in un certo senso giustificati. Hermione fu lunica del Golden trio a frequentare la scuola dopo la Guerra la quale aveva aperto le menti, aveva aperto gli occhi ma soprattutto i cuori della gente che aveva vissuto tutto sulla propria pelle i graffi, i tagli, ferite ancora aperte che continuano a sanguinare ma nonostante tutto, nonostante le grandi perdite ognuno cercava la normalità andata perduta con il tempo, che era inesorabilmente passato e aveva portato con se tutto ciò che di buono poteva esserci, come un uragano che ti cambia la vita, ma chi è forte ce la fa, cerca di continuare per la propria strada anche con un uragano che a volte torna, ma agli occhi dei forti rimane sempre il perdente.

La Guerra aveva rianimato le coscienze di molti, aveva distrutto la gente, coloro considerati deboli e vili si erano dimostrati all'altezza. Fraintendimenti. Bugie. Incertezze. PAURA. Non importa da quale parte si fosse schierati, ma comunque la paura era presente negli animi di tutti. Paura di perdere, paura di non farcela, paura di non essere all'altezza, e la paura di vivere. Ma nonostante tutto chi ancora era rimasto, ce laveva fatta, nel bene o nel male in molti erano sopravvissuti.

Per nessuno fu facile il rientro in quelle mura che avevano anch'esse vissuto tutto ciò, ma tutti ci provarono. Tra questi non mancava Draco Malfoy che in molti considerarono vile, traditore, MANGIAMORTE. Una persona così non poteva e non doveva essere considerata ciò. Ognuno ha dovuto affrontare le proprie battaglie e per quanto diverse tra di loro erano pur sempre tali e non era facile vincerle, ma lui come tanti altri ce l'ha fatta. Dopo la guerra c'è sempre la pace e per quanto difficile è ottenerla è importante che rimanga per molto, si spera per sempre e perdere quella pace appena guadagnata era puro egoismo, che purtroppo in molti non percepivano, ma qualcuno seduto alla tavola dei Grifondoro un cervello ce l'aveva così decise di mettersi la borsa in spalla di avvicinarsi al tavolo delle serpi e di lasciare un bigliettino dinanzi il piatto di Malfoy. Da quel momento iniziò la loro battaglia.

Battaglia molto piccola costituita da litigi, da piccoli momenti, da baci rubati, di serate insieme nella Stanza delle Necessità, il loro posto, dove si poteva ottenere tutto che si voleva, e proprio lì loro ottennero il loro amore. Tanti furono gli ostacoli che insieme superarono mano nella mano basandosi sulla potenza del perdono e della fiducia reciproca, riuscirono a non inciampare per molti mesi ma proprio quello fu l'errore, il non saper cadere e poi rialzarsi come se nulla fosse.

Quell'avvenimento, quella sera, qualcuno le aveva messo le mani addosso senza il suo permesso lei non poté reagire non seppe reagire in preda al panico, le guance e gli occhi arrossati non in grado di vedere l'ambiente circostante e il volto del ragazzo, anzi del maiale che l'aveva rinchiusa in quella maledetta stanza. A nulla erano servite le grida e i calci. Dopo quella tortura dalla durata indecifrabile, dove anche due minuti sarebbero stati troppi, scappò subito da Draco che non appena venne a conoscenza dell'accaduto reagì in modo opposto a come si sarebbe aspettata la ragazza, sbatté la porta alle sue spalle e la lasciò lì, seduta sul letto in balia dei suoi pensieri e delle lacrime che l'accompagnarono per tutte le seguenti due settimane, settimane che si rivelarono interminabili ma soprattutto solitarie. Non aveva nessuno con cui parlare, con cui potersi confidare tranne Draco e Ginny, ora, però rimaneva solo Ginny e così radunò le sue cose e si diresse nel luogo in cui era certa trovare la sua migliore amica. Una volta arrivata nella Sala Grande, prese la sua amica per il polso e la trascinò con sé nella sua camera da prefetto e facendola accomodare in un modo tuttaltro che cortese, le raccontò tutto, svuotandosi di un peso che, dalla frenesia del momento, non si era ancora accorta di avere sul petto.

Nonostante cercasse di trattenerle, alcune lacrime sfuggirono da quegli occhi, che solo una settimana prima erano percorsi da una scintilla, quella che riconobbe come l'amore e la fiducia che aveva riposto in Draco, e scivolarono velocemente sul viso chiaro di Hermione. La Weasley rimase stupita, come spaventata da tutta quella che si stava scatenando intorno a lei e lunica cosa che fu in grado di fare, fu quella di abbracciare l'esile ragazza che nonostante il coraggio e l'orgoglio che la caratterizzavano, ora era sembrava solo una rossastra foglia in autunno, debole e sul punto di sgretolarsi da un momento all'altro.

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