Los Angeles ore 9:30 del mattino
Mi ero appena svegliata, stavolta affianco a lui.. al mio uomo!
Era da tempo che desideravo questo momento,
svegliarmi con la testa sul suo petto ascoltando ogni singolo battito del suo cuore e il suo braccio attorno al mio collo come per possedermi, perché si.. quella notte ero stata la sua priorità e lui la mia.Il suo corpo era coperto a metà da un candido lenzuolo che profumava di lui,
il petto era totalmente scoperto e il suo viso era ancora leggermente sudato, ma molto sereno.
Non volevo assolutamente svegliarlo,
era dannatamente bello, sembrava quasi un angelo, un mix tra un bambino e un uomo vero.
Cominciai ad accarezzare i suoi ricci molto delicatamente,
quando poi improvvisamente sul suo volto comparì una piccola smorfia come ad aver percepito il mio tocco, e subito dopo si sveglió.
Michael: buongiorno principessa! Disse, sfiorando il mio viso, lasciandomi poi un leggero bacio sulle labbra.
Helena: buongiorno! Risposi molto timidamente
Michael: sai..sei stata fantastica questa notte, rifarei tutto altre mille volte senza stancarmi mai!
Helena: anche io, ti ho desiderato come non mai!Improvvisamente caló il silenzio, interrotto subito dopo dalla suoneria del mio cellulare, che segnava la chiamata di mia madre.
Ovviamente non risposi e riattaccai senza nemmeno pensarci due volte.Michael: Vuoi c-che ti prepari la colazione? Disse, quasi imbarazzato da quel mio gesto.
Riuscí subito a percepire il suo senso di colpa, ma d'altronde lui non c'entrava assolutamente nulla, era stata una mia decisione abbandonare tutto per stare con lui.Helena: certo! Ma solo se ci sei tu a condividerla con me.
Michael: ci puoi giurare, condividerei tutto con te.Dopodiché si alzò dal letto, era completamente nudo,
apparte le sue parti intime che erano coperte dai boxer.
Io nel frattempo lo osservavo, era così piacevole guardare il suo corpo muoversi, con la differenza che io potevo guardarlo nella sua intimità,
mentre il resto del mondo poteva guardare ondeggiare il suo bacino solo ricoperto da tanti indumenti che indossava una volta salito sul palcoscenico.
Tutto ciò era bellissimo, perché mi faceva capire che solo io potevo avere la priorità di guardarlo senza vesti, privo di ogni cosa tranne che della sua anima.Michael: ecco la colazione! Disse, mettendo fine ai miei pensieri più perversi.
Helena: oh s-si ggrazie. Risposi, pensando ancora a quel ben di Dio che avevo di fronte.
Michael: ehi non guardarmi troppo, o potresti finire ad avere ancora voglia di me. Disse, con fare malizioso.
Helena: sei anche modesto ora, complimenti Jackson!
Scoppiammo a ridere.
Era bello ridere insieme a lui, in quel momento stavo provando la serenità che desideravo da tempo, ma che non avevo mai avuto il piacere di provare,lui mi faceva stare dannatamente BENE!
Michael: Piccola, devo dirti una cosa importante.
Helena: dimmi Michael, mi devo preoccupare?
Michael: il fatto è che voglio che tu torni a casa, dalla tua mamma. Sebbene mi faccia male tutto ciò.
Helena: ma che ti sei impazzito? Tornare a casa? Ora che sto finalmente bene?
Michael: anche io vorrei averti qua per sempre, ma non posso vivere con questo rimorso. Mi sento in colpa per quello che è successo con tua madre, io non voglio essere la causa del vostro brutto rapporto. Cerca di capirmi..
Helena: Michael io avevo un brutto rapporto già da prima che entrassi tu nella mia vita, non devi sentirti in colpa.
Michael: si ma non voglio peggiorare la situazione, ti prego ascolta il mio consiglio.
Helena: ah la pensi così? Michael sono fuggita da casa senza neanche sapere se ne sarei uscita viva, ho colpito il compagno di mia madre con una fottuta bottiglia di vetro, ho preso il primo treno senza neanche sapere a che destinazione portasse e per di più rubando un biglietto ad un uomo seduto affianco a me.
Sono arrivata a Los Angeles che pioveva a dirotto, mi sono fatta portare fin qui a Neverland rischiando di prendermi una bronchite per il troppo freddo e tu ora mi stai dicendo di ritornare a Londra?
E beh si certo, tanto a te Jackson bastava solo una scopata
con me e via no? Avrai tante altre donne ai tuoi piedi da soddisfare e io sono solo una delle tante, mentre invece per me tu eri l'unico su mille che poteva davvero cambiarmi la vita, ma a quanto pare mi sbagliavo! Dissi, in tono rabbioso cercando di trattenere le lacrime.
Purtroppo ero fatta così, non riuscivo ad arrabbiarmi senza farmi scendere almeno una lacrima.
Non ero una persona forte, anzi... a volte la mia troppa sensibilità prendeva il sopravvento su tutto e questo andava a mio svantaggio.
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I just can't stop loving you!
RomanceÈ il 1987, Helena 19 anni, una ragazza testardissima che ha fatto spesso a duello con la vita a causa della brutta infanzia con il padre violento. Non crede nell'amore e non si è mai innamorata di qualcuno perché la madre glielo proibiva, dato che a...