Michael: ma perché non le hai detto nulla?
Ricordo ancora lo sguardo che si fece strada sul suo volto mentre pronunciava quelle parole.
Uno sguardo deluso e amareggiato, sia per la perdita del suo primo bambino, sia da me.Helena: avevo.. avevo paura, cerca di capirmi Michael.
Risposi, singhiozzando per le troppe lacrime.
Mamma: quindi tu ti saresti fatta mettere incinta da lui?
Helena: si, e lo rifarei altre mille volte!Mamma: renditi conto delle tue azioni! Hai a che fare con un uomo troppo grande per la tua età.
Lui non potrà mai offrirti una vita normale, siete troppo diversi.
Helena: non importa, ci farò l'abitudine.
Sarei disposta a tutto pur di stare con lui.
Mamma: smettila con queste smancerie, lui non fa per te.
Ora chiamo la sicurezza e lo faccio portare via!
Helena: no per favore lascialo qui con me, spiegami cosa ha fatto di sbagliato per meritarsi tutto questo!
Dissi, con un misto di lacrime e rabbia che mi portarono allo stress e per finire allo svenimento totale.Mamma: oddio Helena svegliati!
Michael: chiamo subito un infermiere!Mamma: cosa è successo a mia figlia? Mi dica!
Infermiere: nulla di grave, è semplicemente svenuta per la troppa agitazione.
Per caso l'avete intimorita?
Mamma: beh.. in realtà abbiamo solamente discusso.
Infermiere: male, molto male!
Non bisogna mai far agitare una persona sotto assunzione di farmaci particolari!
Credo che sua figlia sia stata già traumatizzata abbastanza con l'accaduto di prima che l'ha portata fin qua.Dopo qualche secondo mi svegliai completamente intontita.
Vidi Michael e mia madre particolarmente scossi.
Rimasi per un attimo in silenzio a guardarli confusa, mentre cercavo di capire qualcosa, ma poi non reggevo più la situazione e parlai.Helena: ma che vi succede?
Michael: mi spiace per quello che ti sta accadendo, non te lo meriti.
E forse.. forse non meriti neanche che io stia al tuo fianco, ti sto facendo solo del male e io non lo sopporto.
Helena: Michael ma cosa stai dicendo? Io ti voglio al mio fianco a superare ogni ostacolo insieme, a costruirci insieme!
Non andare via, non da me..
Michael: io non riesco a starti lontano.Dopodiché venne verso me, e mi lasciò un lungo bacio sulle labbra.
Un bacio che aveva il sapore delle nostre lacrime che si erano miscelate dal nostro contatto.
Che aveva il sapore dell'amore, di quello vero!Michael: scusa, scusa se ti ho fatta soffrire.
Ti prometto che rimedierò ai miei stupidi errori.Attimi di silenzio..
Mamma: no Michael, sono stata io.
Sono stata io a farla soffire,
sono io quella che dovrebbe rimediare ai propri stupidi errori.
Sono stata io a non insegnarle l'amore..
e me ne vergogno.
E ripensandoci, ringrazio te che lo hai insegnato al mio posto,
forse dovrebbe prendere anche la sottoscritta delle lezioni.
Non sono stata una buona madre,
e questo è il fallimento peggiore che un genitore possa sentire.
Volevo, dovevo proteggerla,
perché temevo che qualcuno potesse farle del male..
e io, io non me lo sarei mai perdonata!
Ma invece non capivo che stavo rendendo la sua vita un vero e proprio inferno..
e solo ora ne sono consapevole.
Sono stata io a ridurla in questo stato.
Per me, vedere mia figlia sotto farmaci a causa mia, mi fa gelare il sangue.Mi spiace, mi spiace piccola se non ti ho regalato la vita che meritavi.
Michael ora sta a te prenderti cura di lei.
E ti prego rendila felice,
Dai a lei, quello che io non le ho mai dato.Scusate,
tolgo il disturbo..
Disse strizzando gli occhi, abbandonando quella stanza.Helena: ma mamma... ti prego torna!
Io e Michael ci guardammo increduli.
Io piansi,
ero rimasta completamente segnata dalle sue parole.
Cominciavo persino a sentire la sua mancanza.
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I just can't stop loving you!
RomantizmÈ il 1987, Helena 19 anni, una ragazza testardissima che ha fatto spesso a duello con la vita a causa della brutta infanzia con il padre violento. Non crede nell'amore e non si è mai innamorata di qualcuno perché la madre glielo proibiva, dato che a...