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Tutto era emozionante.
Finalmente, per la prima volta, potevo dire di stare davvero bene.
Era come se mi fossi levata un enorme roccia dallo stomaco.

Ormai avevo tutto quello che desideravo,
Michael al mio fianco
e nel bene e nel male anche mia madre.

Ero ancora nel mio letto d'ospedale,
ci sarei dovuta rimanere per altri due giorni, per riprendermi dallo shock avuto.
Avevo continui sbalzi d'umore,
specialmente dopo aver perso mio figlio.

Sarebbe stato tutto perfetto, se ad accompagnare questa favola ci fosse stato il mio bambino.
Non riuscivo ancora a darmi pace e
nonostante mi sentissi inesperta in ambito materno,
lo desideravo con tutto il mio cuore.

Al mio fianco c'era Michael che mi guardava rassicurandomi che ci avremmo riprovato di nuovo,
anche se riuscivo a percepire il dolore nei suoi occhi.
Era inutile,
con me non poteva proprio nascondere i suoi sentimenti.

Poi guardai mia madre e un sorriso si fece strada sul suo volto.
Era seduta in un angolino per paura di dare fastidio.
Le allungai la mia mano per invitarla a venire anche lei al mio fianco,
si avvicinò molto cautamente e mi diede un angelico bacio sulla fronte.
Per pochi secondi la mia mente vagó in vari ricordi che mi fecero tornare bambina.

Quel bacio mi ricordava le lunghe notti passate a piangere per paura del buio e dei mostri sotto al mio letto.
Quando andavo in camera della mia mamma e le supplicai di dormire con lei.
E lei, dolce com'era, mi stringeva a sé e mi lasciava dei lievi baci sul capo.

Mentre ero immersa nei ricordi,
lei sorrise,
perché aveva capito perfettamente a cosa stavo pensando.
Mi strinse la mano.

Mamma: la tua mamma è tornata..
Helena: mi eri mancata

Da quel momento iniziai a capire perché in tutti quegli anni il suo carattere si era fatto così duro.
La nostra vita non era per nulla stata semplice,
e la depressione l'aveva presa in suo possesso trasformandola in un mostro.

Serviva l'amore a far sciogliere il ghiaccio,
l'amore che non avevamo mai avuto da quell'uomo che doveva essere mio padre.

Ma per fortuna nella mia vita entrò Michael e tutto divenne semplice, nonostante i vari muri che ho dovuto innalzare per averlo al mio fianco.


I miei lunghi, lunghissimi pensieri, furono dissolti dalla voce di mia madre che mi diceva che ci saremmo riviste il mattino seguente,
io annuì dolcemente.

Rimanemmo soli io e Michael in quella stanza dai colori cupi e tristi,
che mi fecero ritornare in mente la perdita del dono più grande che avessi mai potuto ricevere.

Dopodiché volsi lo sguardo verso Michael,
aveva un'aria così stanca e speranzosa..

Helena: come ti senti?
Michael: tu come ti senti?
Helena: non doveva andare a finire così Michael..
Michael: lo so piccola, ma io sarei disposto a riprovarci.
Helena: sul serio?
Michael: finché sei tu, non mi stancherò mai di riprovare.
Helena: Michael però permettimi di dire che per ora non vorrei averne.
Insomma... spero tu capisca come mi sento in questo momento.
Michael: ti capisco benissimo, e da me avrai tutto il tempo che vuoi.
Tutto quello che desidero ora è starti accanto.
Helena: io ho il tuo stesso desiderio!

Amavo tutto di lui, ogni singolo gesto e attenzione che mi rivolgeva.
Amavo come in quel momento così difficile per me,
stava accanto al mio letto ad accarezzarmi i capelli e a darmi di tanto in tanto qualche bacio.
Era l'uomo più dolce che avessi mai conosciuto.

Per un attimo pensai al mio passato e allo schifo di donna che ero diventata.
Ormai da quando stavo con lui non mi riconoscevo più in quell'Helena che faceva sesso con mezza popolazione e frequentava locali abbastanza discutibili.

Helena: Michael ma tu ti sei mai vergognato di me?
Michael: perché questa domanda? E soprattutto perché dovrei vergognarmi di te?
Helena: perché io non sono mai stata una brava ragazza.
Michael: il tuo passato è passato, ora sei con me.
Helena: si ma avrai una brutta reputazione a causa mia.
Il tuo mondo ne risentirà

Michael: se tutti ti conoscessero per bene, capirebbero che io ho la reputazione più bella del mondo.
Helena: ti amo
Michael: anche io piccola,
ora ti lascio riposare perché ne hai bisogno, ci vediamo domattina.
Mormorò con una voce così calda che mise del tutto in fribillazione i miei ormoni, neanche fossi un adolescente.

Helena: io ho voglia di te.

Michael: anche io piccola, ma ora non è il momento, stai male.
Helena: e va bene.. cercherò di resistere alle tentazioni.
Ma la prossima volta evita di presentarti qui con quei pantaloni attillati, mi è difficile resisterti.
Michael: mi piace provocarti! rispose con sguardo beffardo.
Helena: me la pagherai! Risposi emettendo una debole risata.

Mi faceva spuntare un sorriso anche nei momenti bui,
in quell'istante lui era la mia miglior cura.

Michael: ora vado, mi raccomando cerca di riposarti.

Al finire di quelle parole, mentre stette per andarsene,
lo fermai da un braccio guardandolo con uno sguardo bisognoso di lui.

Helena: fammi compagnia,
andrebbe bene anche se tu non parlassi,
ma fammi compagnia.
Mi basta solo averti accanto e concentrarmi a guardarti, perché a quel punto sarebbe il mio cuore a far rumore.

Senza alcuna risposta,
non ci pensò due volte a tornare indietro e a stendersi sul letto con me.
Guardammo il soffitto in silenzio,
io con la testa sul suo petto per sentire ogni battito del suo cuore e lui che di tanto in tanto mi coccolava lasciandomi qualche bacio sul capo.

Michael: incredibile..
Helena: cosa?
Michael: non riesco proprio a starti lontano, neanche per mezzo secondo.
Mi attiri più della forza di gravità.
Helena: anche tu..

Michael: sono rimasto qui con te, però ora devi riposarti.
Helena: ma non ho sonno Michael..
Michael: sembri proprio una bambina
Helena: e tu allora?
Michael: non lo nego

Helena: Michael non ce la faccio proprio a dormire.

Michael: Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven's glad you came.

La sua voce..
I brividi.

Helena: e questa canzone? È una di quelle che canti in tournée?
Michael: questa canzone non è mai stata una canzone e non è mai stata scritta.
Helena: non riesco a capire..
Michael: sono parole uscite dal cuore man mano che ti guardavo.
Ora che ci penso potrei farci una canzone!
Una canzone da dedicare alla donna che più amo.
Helena: Michael... non mi hanno mai dedicato una canzone.
Sussurrai, facendomi scivolare via alcune lacrime.

Michael: tu sei la mia ispirazione.


Michael: You know how I feel
This thing can't go wrong
I'm so proud to say I love you
Your love's got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer.

Helena: continua ti prego.
Gli supplicai,
continuando a sprofondare tra le sue braccia.

Michael: I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven's in my heart
At your call
I hear harps
And angels sing

You know how I feel
This thing can't go wrong
I can't live my life without you

I just can't hold on

I feel we belong
My life ain't worth living
If I can't be with you

I JUST CAN'T STOP LOVING YOU!

E fu così che mi addormentai cullata dalla sua voce,
una voce capace di trasmetterti serenità.

'I just can't stop loving you Michael.'

Continua



Scusate per l'inattività, mi farò perdonare.😇













 




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