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Una giornata apparentemente normale

Mi svegliai di mattino presto con il fiato corto, ero bagnata dal sudore e ancora sconcertata da ciò che avevo sognato. Sogni così intensi, così reali, mi capitavano di rado ma di incontrare il ragazzo angelico invece no. Lui era sempre presente negli ultimi mesi e mai riuscivo a capire il senso della sua apparizione, non era qualcuno che conoscevo. Mi voltai verso il comodino, presi il mio quadernetto in pelle, nascosto sotto l'ultimo cassetto, e appuntai il sogno e le mie sensazioni. Quando finii, controllai l'orario: erano le sette e un quarto. Non ero però la prima ad essermi svegliata. Nella stanza a fianco, in quella dei miei genitori, c'era mia sorella Julia che stava facendo un chiasso assurdo. Poverini i miei..., quasi ogni mattina rinunciavano a un risveglio piacevole, e tra di loro, per poter dare attenzioni alla più piccola della famiglia che veniva a cercarli per farsi coccolare un po'.

Appena misi i piedi a terra, scesi le scale per arrivare in cucina e preparare un po' di caffè per tutti quanti, con una bella spremuta d'arancia.

Mentre apparecchiavo decisi di accendere la televisione, al fine di ascoltare le notizie del giorno. Si parlava delle nuove elezioni parlamentari e dei provvedimenti che a breve verranno attuati per tutelare l'ambiente, a seguito dell'intervento di quei numerosi giovani manifestanti, scesi nelle piazze, per l'inquinamento che sta trascinando la Terra al suo deterioramento.

Nonostante abbia condiviso la causa con i manifestanti, non ho mai partecipato a nessuna di tali manifestazioni: ho deciso invece dall'anno scorso di aggregarmi ad un gruppo della Legambiente che ogni anno organizza delle giornate dove potevo rendermi davvero utile.

Dalla notizia del telegiornale, mi ricordai così che l'incontro più vicino, organizzato dall'associazione, era proprio quel mattino. Mi ero completamente dimenticata, anche se lo avevo segnato con un post-it sul frigorifero. Incominciai quindi a non perdermi d'animo e a iniziare subito a prepararmi: mi feci una doccia, mi spazzolai i denti e scelsi i vestiti da mettermi.

Mentre indossavo la mia t-shirt azzurrina e i miei pantaloncini di jeans, casualmente mi soffermai a guardarmi allo specchio.

I miei lunghi e ondulati capelli castani scendevano sul mio corpo magro e snello, sulla mia pelle mulatta, ricoperta dai numerosi nei. Incorniciavano il mio delicato viso, addolcendo ancor di più i miei lineamenti. I miei occhi color nocciola mostravano come sempre la mia dolcezza, che avevo nell'animo, e lasciavano che ci si perdeva a guardarli. Il mio naso alla francese dava un tocco aggraziato al mio volto e le mie carnose labbra lo rendevano altrettanto elegante. Il mio sorriso raggiante e solare comunicava gentilezza, altruismo e soprattutto amore verso la vita. Le mie spalle davano l'idea di quanto il mio corpo fosse agile, mentre le mie braccia muscolose di quanto fossi forte. Le mie anche leggermente strette e le mie gambe lunghe e slanciate erano come quelle di un corridore.

Mi misi le mie comode scarpe da ginnastica e poi presi il telefono per avvisare Ashley che ci saremmo incontrate alla solita gelateria per andare dopo insieme al parco.

Arrivammo giusto in tempo per l'assegnazione degli incarichi e la nostra coordinatrice ci avvisò della registrazione di un nuovo affiliato di cui ci saremmo occupate subito. Aspettava il nostro arrivo al checkpoint perciò ci incamminammo verso quella direzione. Mancavano diversi metri e già riuscivo a vedere il berretto giallo del ragazzo con cui avremmo dovuto parlare: a mano a mano che ci avvicinavamo avevo la sensazione di conoscerlo, o almeno di averlo visto da qualche parte. Per qualche scherzo del destino, ritrovammo Matthew. Ero alquanto sorpresa e imbarazzata nel sapere che avrei dovuto passare del tempo con uno dei fratelli Hyde e fargli addirittura da mentore. Non volevo si intromettesse così facilmente nella mia vita: accettavo già con difficoltà il fatto che dovesse essere mio vicino di casa e compagno di classe, il momento in cui iniziava a condividere i miei stessi hobby lo sarebbe stato ancor di più.

Elemen: il potere elementare~ITDove le storie prendono vita. Scoprilo ora