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In ospedale

Prima del mio risveglio, sentii il rumore delle macchine cardiache. Con il loro "bip bip", che seguivano l'un l'altro ogni due secondi, i miei sensi si risvegliarono da un lungo sonno. Avvertii per primo il calore delle calde coperte sul mio corpo esile e dolorante. Poi la morbidezza del cuscino, che mi avvolgeva la testa, e infine un dolore tenue e costante sull'addome. Quando aprii gli occhi, vidi le flebo attaccate al mio braccio e un grande cerotto in cotone sul fianco.

Mi sentii frastornata, in quel momento come non mai, e mi ci vollero minuti per riuscire a ricordare l'accaduto prima dell'ospedale: avevo avuto una colica renale e probabilmente mi avevano portato in sala operatoria per un intervento d'emergenza. Chissà quali preoccupazioni avevo fatto subire alla mia famiglia dopo un evento simile. Dovevo chiamarla, assolutamente, per darle notizia che in quel momento stavo bene.

Con movimenti lenti, staccai la schiena dal letto d'ospedale per sedermi e cercai, nel comodino alla mia destra, il cellulare. Non trovai quello ma un telefono fisso, che aveva i numeretti da digitare a fianco, e una tazza di tè con un foglietto scritto sotto. Purtroppo, non rientravo in quella generazione in cui i numeri telefonici venivano memorizzati uno alla volta e perciò dovetti rinunciare alle mie intenzioni. Presi quindi il biglietto ed iniziai a leggerlo: Cara Milena, mi spiace per ciò che ti è successo: hai avuto un inaspettato esaurimento della tua energia elementare. La causa potrebbe attribuirsi ad un eccessivo sforzo fisico oppure ad un uso impreparato del tuo potere. Questi fenomeni normalmente non accadono alle prime manifestazioni del nostro dono: non abbiamo avuto modo di prevenirli. I medici hanno fatto tutto il possibile per guarirti ma hanno risolto solo temporaneamente il problema. Per aiutarti in una ripresa più rapida, ho disciolto nella tisana delle pillole che all'Istituto utilizziamo per alimentare il proprio corpo con le sostanze di cui necessita. Verrò a farti visita molto presto per sapere come sarà, al tuo risveglio, il tuo stato di salute. Saluti Carlos

Quella lettera fu rivelatoria siccome potevo finalmente spiegarmi la causa del dolore che persisteva da mesi. La responsabilità di un potere così grande, capii, comportava maggiori attenzioni sulle necessità del proprio corpo, che chiaramente erano diverse di quelle di un normale essere umano. Posai il foglio sul comodino e bevvi come da istruzioni di Carlos. La bevanda aveva un gusto decisamente amaro e, per questo motivo, cercai di mandarla giù tutta in una volta. In pochi secondi riuscii a sentirmi meglio e, proprio quando posai la tazza sul ripiano, entrò il mio medico.

«Buona sera signorina Luddington, come sta? Sono la dottoressa Kepner e uno dei suoi medici. La avviso su quanto è successo: questa mattina lei è arrivata in ambulanza priva di sensi a seguito di una colica renale. I medici sono dovuti intervenire chirurgicamente attraverso un accesso percutaneo. Sono riusciti ad ottenere una bonifica del calcolo del 93% e, dopo qualche ora in terapia intensiva, siamo riusciti a riportare i suoi parametri a valori normali. Ora è ancora sotto effetto di antidolorifici ma è un buon segno il fatto che si sia risvegliata, ne sono felice.»

«Lo sono anch'io, grazie tante per le cure e l'assistenza...ma quand'è che posso ricevere visite? Mi piacerebbe tanto poter vedere qualcuno.»

In quel momento volevo al mio fianco una persona che mi facesse smuovere la spossatezza degli antidolorifici e che riuscisse a farmi sorridere in qualche modo. Il mio corpo era indolenzito e la mia mente stanca ma questi non erano motivo di sconforto bensì di desiderio, quello di compagnia.

«Dopo che l'avrò visitata le saprò dire. Ci sono i suoi amici, sua madre e sua sorella che aspettano in sala d'attesa.»

«D'accordo.» risposi. «Faccia presto allora.»

La dottoressa si avvicinò a me con un grande sorriso e fece tutti i controlli medici necessari. Ogni parametro medico era nella norma pertanto non c'era alcun dubbio che potessi vedere i miei familiari e amici.

Elemen: il potere elementare~ITDove le storie prendono vita. Scoprilo ora