two

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Era inverno. Uno di quelli rigidi di cui il gelo ti arriva fino alle ossa.

Passeggiavo per le strade di Seoul; ero arrabbiato. Stavo cercando qualche bar che potesse ospitarmi almeno fino a quando non avrebbe finito di nevicare.

"Che giorno era Appa?"

"Non l'ho detto? Ah, era il 20 Dicembre"

Alla fine di una piccola via trovai un'insegna attaccata al muro. Recitava: Sweet&Coffee.
L'entrare in quel bar fu forse la cosa migliore della mia vita, perché fu li che incontrai un buffo ragazzo dai capelli rosa confetto.
Ma non affrettiamo le cose.
Appena oltrepassai l'entrata un forte aroma di caffè nero e cioccolata mi avvolse.
Al contrario di quel che ho sempre creduto, non era un odore nauseante ma una fragranza buonissima.
Mi sedetti ad un tavolino, all'angolo del locale, ed aspettai che qualcuno prendesse il mio ordine.

"Era un bel locale Appa?"

"Oh, si era molto carino. Era piccolino e posizionato lungo una brutta strada, ma al suo interno le pareti erano di un bel color crema ed erano decorate con dei disegni che i bambini avevano desiderio di fare."

Poco dopo ancora non arrivava nessuno e la mia arrabbiatura non faceva che crescere.
Ero frustrato e quella situazione non mi aiutava affatto.
Così mi alzai e feci per uscire, ma quando vidi che la neve si era fatta più forte di prima cambiai idea.
Rassegnato provai ad avvicinarmi al bancone e vicino alla cassa vidi un campanellino ed un cartellino che diceva: se non c'è personale, per favore, suonate il campanellino.
Pigiai il dito sull'oggetto e questo fece un suono assordante.
Nessuno arrivava.
Ripetei il gesto ma ancora che nessuno veniva.
Finalmente al terzo tentativo un ragazzo dai capelli rosa confetto e l'aria scombinata apparve da dietro una tendina di seta bianca e mi guardò.
Era sporco di farina da tutte le parti e sulle sue mani c'era ancora l'impasto.

"Scusi tanto. Stavo facendo le brioche ed ero di sopra. Mi perdoni" aveva detto facendo un inchino di scuse.
Era un ragazzo carino, anche se evidentemente un po' sordo.

"Sono Jimin, piacere"

"Yoongi"
Entrambi rimanemmo in silenzio ma ad un tratto il mio stomaco brontolò.
Solo una cosa pensai in quel momento: "Che figura di merda"

"Appa!"

"Eh? Aaah. Nono. Che figura di cacca! Era questo che avevo pensato"

"Mh..ma Appa, era Jimin il tuo primo amore? Era un ragazzo?"
Il padre lo guardò amorevolmente.
Jimin...era da anni che non pronunciava il suo nome, ma detto ad alta voce sembrava ancora più doloroso di quando lo ripeteva nella sua testa.

"Si piccolo. Era lui"
Ma Yoongi in quel momento si ritrovò solo a sentire una voce dentro la sua testa e dentro il suo cuore che urlava: lo è ancora.

Touch Your Heart || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora