Touch Your Heart || Yoonmin

seven

N.A
Oggi doppio aggiornamento because i'm happy.
With love,

LaYoonmin_shipper 🦋

"La tua mano è calda e grande. Mi sento protetto"
Quando pronunciò queste parole, oh, mi ricordo quanto ero sorpreso.
Era sera e stavamo semplicemente camminando quando ricevette un messaggio.
Rispose e riposò il telefono nella tasca del suo giubbotto nero.
Poi, come se nulla fosse, aveva nascosto la sua piccola mano nella mia, e se ne uscì con questa frase.
Si, alla fine aveva accettato di fare una passeggiata e, come potrai intuire, andò tutto per il meglio.

"G-grazie" avevo balbettato. IO Min Yoongi, ragazzo maleducato ed irrispettoso, avevo balbettato davanti ad un ragazzo che, ormai l'avevo quasi ammesso a me stesso, mi piaceva.
Anche lui se ne accorse e sorrise.
Il giorno dopo mi presentai al bar di mattina, per fare colazione, ma questa volta ad aspettarmi non c'era Jimin.
Un grande uomo sedeva dietro il bancone mentre fumava una sigaretta e guardava il telefono.

"Mi scusi, sa dove di trova Park Jimin?" Chiesi educatamente. Strano eh?

"Chi? Ah, quel moccioso. Sisi, l'ho messo in punizione e l'ho licenziato"
L'uomo che aveva alzato gli occhi su di me, mi squadrava da capo a piedi. Mi metteva a disagio.

"Come in punizione? Lei è..."

"Il padre di quel bamboccio e direttore di questo bar. Ti crea problemi?"
Mi ribolliva il sangue nelle vene.
Era suo padre! Non potevo crederci.

"Ma...i papà non dovrebbero amare i propri figli?"

"Si Jung-Su. Proprio così."

"Allora perché lui non amava Jimin-hyung?"

"Perché non vedeva la sua bellezza"

"E tu Appa? Tu mi ami?"

"Certo piccolo"

"Tanto quanto Jimin?"
Yoongi sorrise e allargò le braccia per poi avvolge il bambino in un abbraccio.

"Si. Tanto quanto lui"
Ma in realtà quell'abbraccio servì a due scopi.
A rassicurare il bambino e a nascondere quella piccola e solitaria lacrima che Yoongi non riuscì a trattenere.

Mi arrabbiai tantissimo, ma non lo diedi a vedere.
Nessuno poteva trattare così il proprio figlio, ma non gli dissi niente.
Volevo vedere quel ragazzo dai capelli rosa, ma non sapevo come fare.

"E perché è in punizione? Cosa ha fatto di male?"

"Non sono affari tuoi ed ora vattene se non vuoi prendere niente" me ne andai, ma solo per tornare il pomeriggio e ritrovarci ancora il padre che poltriva sulla stessa sedia di quella mattina.
In quel momento, avendo conosciuto il padre, capii perché Jimin aveva paura di lui anche perché ne avevo un po' anche io.
Ma te l'ho già detto che per lui avrei fatto di tutto?

"Di tutto?"
Il maggiore annuì.

È vero. Potevo lasciare perdere e andare a giocare con Jin-hyung e Nam ai videogiochi, ma la voglia di vedere Jimin era troppa.
Ormai ne ero diventato dipendente.
Così ragionai.
Se quello era il locale dei Park, allora il piano superiore doveva essere la loro casa, giusto?
Beh, di solito è così.

"E quindi cosa hai fatto?"

"Beh, mentre il padre dormiva mi avvicinai alla tenda bianca e la oltrepassai.
Trovai delle scale e le salii"

"E Jimin-hyung era li?"

"...si...era lì. Più o meno"