four

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"Mio zio? È lo stesso di cui Eomma parlava ieri mentre litigavate?"
Yoongi ci mise un po' a rispondere.

"Si è lui"

Quell'incontro mi alleggerì la giornata. Anche la furia che avevo si era placata e tutto era merito di uno strambo ragazzo coperto di farina e con i capelli rosa.
Quando tornai a casa i miei genitori erano seduti sul divano a guardare la televisione.

"Ciao" dissi ma loro non mi degnarono di uno sguardo. Evidentemente eravamo arrabbiati tutti e tre l'uno con l'altro.
Salii in camera e presi le cuffie, le attaccai al telefono e ascoltai un po' di musica.
In quel momento, se non ricordo male, stavo ascoltando Demon degli Imagine Dragons.
Così finì la mia giornata: con la musica nelle orecchie ed uno strano batuffolo rosa in testa.
Dal nostro primo incontro passarono due giorni che poi divennero due settimane e poi un mese.
È vero, mi ero promesso di ritornare in quel bar, ma ero molto impegnato di quei tempi.
Sai Jung-Su, se mi avessi conosciuto dodici anni fa, non avresti mai detto che ero bravo a scuola.
Quando ero giovane non ero esattamente un ragazzo modello.
Ero maleducato ed irrispettoso con le persone che non mi piacevano, ma a scuola andavo bene.
L'unica pecca era il comportamento.
Ma comunque...
Passò un mese.
Quasi tutti i giorni pensavo a J-jim..

"Non importa se non riesci a dirlo. Se ti fa male lascia stare"

"Grazie piccolo, ma credo che sia ora di affrontare certi dolori"

"Ti manca tanto?"

"Tanto tanto"

Quasi tutti i giorni pensavo a Jimin. Alla fin fine era stato piacevole parlare con lui e la sua compagnia mi piaceva.
Si lo so, ti starai chiedendo: ma vi siete visti solo una volta.
È vero, hai ragione.
Ma sai qual è la cosa bella di tutto questo?
È che dopo tutti quei giorni riuscii a tornare da lui.

"E sai com'era la giornata?" Il bambino scosse la testa.

"Nevicava fortissimo ed io ero arrabbiato"

Provai ad entrare di corsa nel locale ma qualcosa andò storto e scivolai su una lastra di ghiaccio situata davanti alla porta, andando a finire contro qualcuno, facendoci cadere entrambi.

"Ouch, che male" aveva detto una voce.
Guardai sotto di me e vidi quello strambo ragazzo che si massaggiava la testa.

"Scusami" avevo detto alzandomi.
Lo ammetto, in quel momento mi sentivo un po' in colpa, così gli offrii la mano e lui la accettò, aiutandosi con essa per alzarsi.

"No, mi scusi lei. Stavo giusto per uscire e metterci del sale sopra prima che qualcuno si facesse male ma...evidentemente non è giornata." Il suo sguardo era un po' spento dalla prima volta che l'avevo visto ed il suo sorriso, sempre bellissimo, era un po' smorzato.

"Si sieda pure. Ora arrivo"
Mi sedetti e lo aspettai, guardandolo mentre metteva il sale davanti all'entrata.

"I suoi capelli erano sempre rosa?"

"Si, perché?"

"Non sembrava uno zucchero filato?"
Yoongi rise a quella domanda.

"Lo sembrava"

"Appa...voglio anche io i capelli rosa"

Touch Your Heart || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora