Headcanon Annabeth

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Il labirinto di Dedalo era una delle creazioni più complesse che avessi mai avuto l'onore di conoscere. Ero sempre più convinta che Dedalo fosse più di un genio, ma da un certo punto di vista non avrei potuto che odiarlo. Stavo uscendo fuori di testa là sotto in quei cunicoli bui ad aspettare sugli attenti la solita trappola mortale che, prima o poi, ci avrebbe fregati. L'unica mia salvezza era sempre stata l'astuzia e l'autocontrollo. Solitamente riesco a suddividere le mie emozioni, a non ascoltarle, ma in quel posto non ci riuscivo più, sembrava un'impresa impossibile non avere paura o... beh, mentire a me stessa.

Esatto, era quello che facevo da un bel po' di tempo, mentire a me stessa e convincermi che quello che provavo non fosse vero. Da qualche mese quando parlavo con Percy o mi trovavo vicino a lui, mi sentivo a disagio e avevo le farfalle nello stomaco, così giunsi alla conclusione di aver preso una cottarella. E in quella assurda situazione non riuscii a controllarmi. Nascosti dietro una roccia, con la tensione alle stelle, mi lasciai andare all'istinto e, prima di affrontare uno scontro mortale contro dei mostri alleati di Crono, lo baciai. Lui rimase così sconcertato che solo un attimo dopo mi resi conto della cavolata che avevo appena fatto e mi lanciai all'attacco senza esitare. Sperai con tutta me stessa che si dimenticasse dell'accaduto e che non si allontanasse da me spaventato. Ma fu quello che inizialmente accadde. L'inverno di quell'anno passò così tanto tempo con Rachel che arrivai ad odiarla. Dio solo sa cosa cosa successe. Al tempo, diversamente da adesso che è una delle mie migliori amiche, la consideravo (scusatemi) una stronza. La odiavo. Perché temevo che potesse portarmi via Percy.

~Annabeth always a bad ass.

Raccolta one-shot, headcanon • Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora