Capitolo 8

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Si fermarono nel cuore della notte, nascosti fra gli immensi abeti secolari. Accesero un fuoco per scacciare le tenebre; era una fresca serata.

Il castello e i suoi pericoli erano lontani, avevano corso per tutta la giornata con il terrore di scorgere delle guardie in cerca di quattro fuggiaschi. Soltanto quando furono lontani miglia e miglia gli animi si fecero più sereni. La principessa e la serva vennero liberate e legate a un tronco con una spessa fune biancastra. Ancora non avevano deciso cosa farne dell'altra donna, Darion tuttavia sembrava avere dei progetti in mente.

Dato che il colpo era riuscito, nonostante il piccolo imprevisto con la serva, tutta la banda era più rilassata. I pensieri finalmente si erano appianati e Marcus non sentiva più il tormento gravare sulle sue spalle. Intorno al falò aleggiava la serenità e le uniche due persone agitate erano naturalmente le due donne.

La serva già da tempo avevano smesso di piangere e tormentarsi, ma la principessa non lasciava scampo; non aveva smesso un solo secondo di gridare e agitarsi, tant'è che Darion stava iniziando a seccarsi, e non era il solo. La voce stridula della ragazza penetrava con ferocia le orecchie di Marcus, sebbene fosse legata la principessa non accennava a rilassarsi, percuoteva con forza l'enorme arbusto a cui era legata, come se potesse servire a qualcosa. La serva al suo fianco osservava con amarezza quel docile uragano.

«Sto iniziando a stancarmi di tutto questo baccano», disse Marcus portandosi le mani sulle tempie. Gli stava venendo un forte mal di testa. «Vedi di cambiare musica, signorina.» Si voltò verso la ragazza. «Ma voi nobili siete tutti così petulanti?»

«Petulante? Io?!» La principessa sembrava offesa. «Come ti permetti? Brutta canaglia da quattro soldi! Mi avete rapito. Avete osato rapire la principessa, e per giunta... il giorno del suo compleanno! Avete idea della gravità della situazione?»

«Ascoltami fiorellino», Darion la fulminò con uno sguardo, «vedi di tapparti quella bocca. Altrimenti ci penserò io a metterti a tacere, e come vedi, non posseggo mani tanto delicate...»

La minaccia di Darion sembrava aver fatto effetto. La ragazza, accigliata e con le vesti inzaccherate di terra, aveva smesso improvvisamente di agitarsi. Finalmente la pace e Marcus ne fu lieto.

Le ombre della notte li cullavano e il vento che smuoveva i rami ondeggiava le fiamme di quel piccolo falò crepitante. Liam era andato a procurare la cena, già da tempo si era immerso nel fitto bosco. Gregor di guardia, appostato lontano, ma non così tanto da riuscire a sfuggire alla luce delle fiamme, osservava i contorni della notte e soppesava anche il più insignificante dei suoni. Con i grilli che cantavano nascosti nell'erba alta quella sera si prospettava serena. Le minacce non sembravano vicine, il castello era molto lontano e il villaggio più vicino si trovava a mezza giornata di cammino. Erano in una valle sperduta, una terra forestiera di passaggio, non molto conosciuta.

«Dov'è che siamo diretti?», chiese a un tratto Marcus. Darion gli aveva accennato qualcosa durante la giornata, ma non c'era mai stato il tempo sufficiente per spiegare con cura i dettagli. Dunque, ora che attendavano la fine di quel giorno, Marcus tornò a chiedere quella domanda.

«A Colostin», rispose Darion. «Si trova a cinque giorni di cammino da qui. Una volta li ci incontreremo con il nostro contatto.» Badò bene di non rivelare il nome davanti alla serva e alla principessa.

«Colostin. Sì, conosco quel villaggio.» Marcus c'era stato spesso in passato per sfuggire alle grinfie delle guardie reali. Quel posto era un luogo sicuro, la legge raramente veniva a far visita. Situato dietro i colli il villaggio dava riparo a ogni genere di individuo, tuttavia non sembrava il posto adatto per trattare affari così delicati. Un po' troppi occhi c'erano in quel villaggio, la gente certo non mancava, le strade da quel che ricordava potevano affollarsi quanto la capitale da cui stamattina erano sfuggiti a gambe levate, con il prezioso bottino in mano.

Marcus RiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora