Marcus trascinò di peso il fuggitivo in un punto isolato, nascosto fra le case di paglia, e non appena vide in strada Darion e gli altri con un cenno della mano li chiamò a sé.
Quando lo raggiunsero vide sul volto degli uomini un'intensa fiamma oscura. Darion, anziché occuparsi dell'uomo catturato da Marcus, si voltò invece verso la principessa.
«Legala», disse con voce fredda.
Liam senza esitare la legò con una corda stretta, e dopo averle imbavagliato la bocca con un panno se la issò su una spalla.
«E ringrazia che ti ho solo legata», disse Darion lentamente, con fare minaccioso. «Il tuo viaggio adesso proseguirà così.»
Anet non provò neanche a divincolarsi, il tentavo di fuggire andato in fumo sembrava averla prosciugata da ogni energia. Con un uno sguardo perso si arrese ai propri rapitori, il fuoco combattivo che ardeva dentro al suo corpo pareva essersi bruscamente spento.«Tu invece?», Darion si rivolse alla serva. «Cos'hai in mente? Vuoi provare a scappare anche tu?»
Marissa scosse terrorizzata il capo.
«Bene.»
Si allontanarono di nascosto dal villaggio, cercando di evitare ogni possibile contatto con gli abitanti. Un nuovo prigioniero, per il momento, si era aggiunto a loro. Marcus si stava ancora chiedendo chi avesse catturato, senza alcun dubbio quei due c'entravano qualcosa con la principessa. Ne era certo. Forse erano uomini del re, o mercenari assoldati dal regno per ritrovare la preziosa ragazza. C'era solo un modo per scoprirlo e non appena si fossero allontanati quel tanto che bastava l'interrogatorio avrebbe avuto inizio. Erano ancora in zone esposte, dovevano prima raggiungere un punto lontano da occhi indiscreti. Marcus più volte si girò a controllare, quell'altro gli era scappato, poteva sempre tornare e coglierli di sorpresa. Oppure potevano essercene altri in giro, alla ricerca della principessa. Marcus era lieto di averne preso almeno uno, se entrambi gli fossero scappati sarebbe stato un bel guaio, ma ora che avevano in pugno uno di quegli uomini, potevano torchiarlo per ottenere delle preziose risposte. "Ancora una volta il grande Marcus è riuscito a salvare la situazione", gongolò fra sé soddisfatto.
Raggiunsero uno spiazzo verde nascosto fra gli alberi, attorno a loro soltanto la vegetazione li osservava; sembrava un buon punto per iniziare. Infatti, Darion non appena si fermò proprio al centro di quello spiazzo fece un cenno a Gregor, che stringeva con forza il nuovo prigioniero. Lo portò vicino a Darion e lo gettò bruscamente a terra. Sul volto di Gregor non c'era neanche un segno del piatto che la principessa gli aveva spaccato in faccia; quei tre uomini sembravano essere stati forgiati con l'acciaio.
«Chi sei? Perché tu e il tuo amico ci stavate pedinando?» L'ombra di Darion schiacciava sia l'uomo che il terreno.
«Come?», fece confuso.
«Vi ho visto nella taverna, non facevate altro che osservarci, e guarda caso non appena siete venuti a sapere della principessa siete subito fuggiti.»
«Io non so di cosa tu stia parlando. Siete stati voi a creare tutto quel trambusto. Io e il mio amico non volevamo prendere parte a una rissa, perciò siamo usciti.»
«Ma davvero?» Darion sorrise.
«Si. Poi abbiamo visto quel pazzo inseguirci», indicò seccato Marcus con un dito, «senza alcuna ragione. Credevamo volesse ucciderci...»
«Devo ammetterlo», disse Marcus, «reciti davvero molto bene. Bene quasi quanto me... Ti consiglio però di lavorare sulla tua performance, è ancora un po' scadente.»
«È la verità! Non so chi siete né tantomeno cosa c'entrate con la principessa.»
Sì avvicinò Gregor all'uomo e all'improvviso gli tirò un pugno dritto al volto. Rivoli di sangue schizzarono sull'erba, l'uomo gemette a denti stretti.
STAI LEGGENDO
Marcus Rider
FantasyMarcus Rider è uno dei ladri più abili e carismatici del regno. La taglia sopra la sua testa non gli impedisce di compiere ogni giorno incredibili avventure, avventure condivise con loschi individui, mercenari senza scrupoli, combattenti sanguinolen...