Restarono a lungo abbracciati a scambiarsi deliziose effusioni, approfittando del breve periodo stupendo il cui il mago era libero dall'influsso della maledizione di Voldemort e percepiva l'aroma del sangue di Vivian come piacere puro, che gli donava intensa voluttà senza più alcuna sofferenza.
In quei momenti gli sembrava di godere di un'estasi paradisiaca che poteva quasi fargli scordare le tremende sofferenze patite, ed era felice, come mai avrebbe creduto di poter essere: così stringeva forte a sé Vivian, la carezzava con tocchi intensi e la baciava, ancora, a lungo, con dolce passione e delicato ardore, ogni volta rinnovando il desiderio di entrambi e rendendo sempre più difficile il momento di staccarsi da lei. Ma la notte era ancora lunga, e il giorno dopo era sabato, quindi nulla gli impediva di continuare ad amare la sua donna.
Con un gesto elegante della mano ravvivò il fuoco nel camino e rigenerò le candele, quindi tornò a dedicarsi a Vivian, alle sue labbra calde e al corpo sensuale che premeva contro il suo: la desiderava di nuovo, con la stessa virile prepotenza di prima, come se nessun rovente amplesso fosse già stato consumato a lungo tra quelle lenzuola.
Ma insieme alla pelle fremente che accarezzava e stringeva tra le dita sottili, il mago era tornato a bramare anche il sangue di Vivian, di cui inaspettatamente percepì la fragranza con un'intensità che lo stupì, quasi spaventandolo, mentre nelle orecchie aleggiava insistente il ricordo della voce appassionata che più volte gli aveva offerto di dissetarsi.
Un'offerta che, adesso, gli sembrava all'improvviso irresistibile, gli toglieva il fiato e riportava alla mente immagini e sapori lontani, che avrebbe solo voluto dimenticare.
Il profumo del sangue di Vivian era una meravigliosa tortura, un'estasi che si volgeva crudelmente in tormento, un desiderio implacabile che lo straziava a fondo, inesorabile.
Il mago rabbrividì e trattenne il respiro mentre poggiava le labbra ardenti su quelle della sua donna per un altro lungo bacio, cercando di reprimere e scacciare i pensiero, che sempre ritornava, insistente e ostinato, portato dalla voce innamorata di Vivian e dalla sua generosa offerta, più volte rifiutata con lancinante sofferenza.
Il bacio terminò piano, colmo di tenera dolcezza, le labbra di Severus che le sfioravano la guancia e salivano alla tempia per perdersi poi nel delicato sentore dei lunghi capelli neri, sparsi inanellati sul soffice cuscino; il mago si sollevò su un gomito per rimirare la sua donna, i lineamenti del viso soffusi di desiderio, in attesa del piacere che sempre sapeva donarle, gli occhi socchiusi in cui si riflettevano, in scintille dorate, le fiamme ondeggianti delle candele.
La desiderava, intensamente, ancora, ma non solo il suo corpo.
Severus sospirò rassegnato e si ritrasse un poco, il respiro contratto, vittima di un rapimento che, spietato, si era mutato in lancinante tormento; in quell'istante Vivian si rese conto di quanto il mago stesse tremendamente soffrendo, quale straziante pena gli costassero quei languidi baci e quegli ardenti sussurri d'amore: glielo lesse negli occhi, limpidi abissi di notti infinite che sembravano aprirsi, terrorizzati, su regni infernali dove vaghe ombre eseguivano danze diaboliche intorno a fuochi distanti, in folli riti a lungo confinati nel limbo di un colpevole passato.
Ancora una volta le parole le sfuggirono, dettate solo dall'amore che provava e dalla compassione che le attanagliava il cuore:
- Il mio sangue, Severus, prendilo, ti prego, ne hai bisogno!
Il mago chiuse gli occhi e scosse il capo, le labbra serrate tra i denti e la volontà a combattere, caparbia, contro un istinto non suo, vivo solo per la maledizione d'una scelta sbagliata.
- Bevine solo un poco, amore mio: non mi farai del male, ne sono certa, ma placherà almeno un po' la tua terribile arsura!
La voce di Vivian era stridula, colma di paura, ma anche d'amore.
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Implacabile desiderio (seguito di "Incubo di sangue")
FanficDall'abisso di un incubo di sangue, tra tormento ed estasi, un sentiero d'implacabile desiderio conduce a un'inaspettata realtà. Si tratta del seguito di "Incubo di sangue".