17. Perdono

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L'aveva riportata a casa, stretta tra le sue braccia protettive mentre camminava nelle strade deserte lambite dall'ombra incipiente della sera, senza neppure fare uso della magia e rintuzzando con teneri baci ogni protesta e richiesta di metterla giù. Affaticato per il lungo tragitto con il dolce peso di Vivian tra le braccia, aveva infine attraversato la soglia di casa, sulle labbra l'orgoglioso sorriso dello sposo che tanto avrebbe voluto essere. Con un ultimo, testardo sforzo aveva salito le ripide scale tra le veementi proteste di Vivian e l'aveva infine deposta sul letto.

La desiderava da impazzire, il profumo inebriante e dolcissimo del suo sangue, respirato a fondo nel corso della lunga camminata e poi nello sforzo finale di salire le scale, a fargli girare la testa. La voleva, con tutta la passione del suo amore, ma la sentiva troppo debole dopo quell'ultima perdita di sangue. Così aveva praticato una nuova trasfusione di sangue, anche se Vivian aveva cercato di opporsi, e avevano consumato una veloce cena, quindi si era adagiato sul letto al suo fianco, stringendola piano a sé e desiderandola oltre ogni stanchezza.

Erano rimasti a lungo abbracciati, i respiri tiepidi che si confondevano in teneri baci, che lentamente s'erano fatti sempre più ardenti e appassionati, i loro corpi di nuovo a cercarsi, come nel parco, le mani a regalare carezze sempre più intense e a liberarli dagli abiti.

Non ricordava neppure più da quanto tempo stavano facendo l'amore, con lenta dolcezza, nel crepuscolo che era diventato notte fonda, i raggi argentei della luna a filtrare dalle persiane sconnesse per illuminare la sua meravigliosa Vivian che di nuovo godeva tra le sue braccia, appagata dai movimenti del suo corpo, dai roventi baci e dalle intense carezze.

La strinse a sé in un nuovo impeto di desiderio mentre affondava il viso tra i seni sodi, respirando il profumo della sua pelle, il sangue che nel nuovo orgasmo scorreva tumultuoso, torrente di piacere proibito di cui poteva inebriarsi, se pur non voleva averlo. Lentamente si girò sul fianco, la mano a premere sulla schiena di Vivian, attento a non uscire dalla sua calda e pulsante intimità: aveva un assoluto bisogno di concedersi una breve tregua per mantenere il controllo del proprio corpo e intendeva approfittarne per ammirarla alla chiara luce della luna.

Era bellissima, nel niveo pallore del viso infine arrossato dal calore del piacere, le labbra dischiuse ad attendere un bacio, frementi e sensuali, gli occhi come argentee fessure illuminate dalla luna e colme di desiderio.

- Severus...

Com'era dolce il suo nome sulle labbra di Vivian! Ogni volta che glielo sentiva sussurrare era sempre un'emozione intensa e imprevista, come se non potesse credere d'essere amato, ancora, dopo quello che le aveva fatto. Chiuse gli occhi e si beò di quel sussurro, quasi rabbrividendo e stringendola a sé in un impeto di possessivo amore, mentre a sua volta sussurrava a fior di labbra, sfiorandole piano la guancia:

- Vivian... amore!

Le mani del mago vagarono lievi sul corpo della donna che si tendeva e arcuava al sensuale tocco, intenso e delicato, delle dita sottili; le carezzò la spalla, poi scese lungo il braccio seguendo la linea interna della tenera pelle fino ad avvolgerle piano il polso per portarlo alle labbra, la lingua a lambire con dolce passione la vena pulsante, risalendo verso l'avambraccio, respirando l'estasiante profumo che accendeva l'implacabile brama, per sempre impossibile. Arrivato all'incavo del gomito, baciò la pelle con profonda voluttà, la succhiò avido, la strinse piano fra i denti, facendola rabbrividire di piacere, poi lenì le piccole increspature con lente e umide leccate, l'agognato sangue che scorreva oltre la fragile barriera sprigionando a fondo l'eccitante essenza, facendogli girare la testa e strappandogli gemiti di desiderio negato, in quella gara di resistenza cui voleva ripetutamente sottoporsi per dimostrare a entrambi che non avrebbe mai più permesso al mostro di prendere il controllo di sé e farle del male.

Implacabile desiderio (seguito di "Incubo di sangue")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora