4. capitolo

193 8 0
                                    

La mattina Haizaki si svegliò grazie alla sua sveglia, suonata puntualmente alle 7. Quest'ultimo si alzò lucido, mettendosi le sue ciabatte orso. E, vedendo che il suo compagno stava ancora ronfando beatamente, ebbe la splendida idea di svegliarlo nel modo più traumatico possibile: buttandoglisi addosso. Appena le costole di Mizukamiya furono schiacciate dai 60 chili di Haizaki, il regista aprì di scatto gli occhi.
-ma che... Haizaki????- disse scioccato guardandolo stesso orizzontalmente addosso a lui.
-Bhe che vuoi? Non ti svegliavi...- rispose alzandosi, per poi aggiungere -vado prima io in bagno- prendendo la divisa della scuola.
Mizukamiya si alzò lentamente, e seduto sul letto si stropicciò gli occhi con la manica del pigiama.
-buon giorno caro, ai piedi del letto ti ho messo delle asciugamani. Cosa preferisci per colazione? Ti piacciono i pancakes?-
la signora Ryouhei, già vestita (era sveglia già da un'oretta), si era affacciata nella camera.
-perfetto, adoro i pancakes- sorrise Mizukamiya alla gentilezza della mamma del compagno. Quest'ultima si avviò tutta contenta verso la cucina.
Dopo un po'Haizaki tornò in stanza e disse sgorbuticamente -ora puoi andare in bagno-
Mizukamiya, però, si era fermato ad osservare le curiose ciabatte del compagno, che subito affermò sentendosi accusato -Bhe??? Cosa hanno di male???-
Il regista sorrise, per poi dire -Nulla, anzi mi piacciono. A casa ne ho un paio uguale, solo a forma di pinguino.-, poi si incamminò per andare al bagno.
Haizaki arrossì leggermente. Immaginarsi il suo capitano con delle ciabatte a forma di pinguino era leggermente insolito, ma si ritenne fortunato che nessuno lo avesse notato.
Dopo un quarto d'ora si ritrovarono in cucina a gustare la colazione, per poi lavare i denti ed andare a scuola. Dopo che Mizukamiya ebbe ringraziato un centinaio di volte la signora Ryouhei per l'ospitalità, finalmente si incamminarono.
Durante il tragitto a Mizukamiya venne in mente il fatto che non aveva chiamato la madre ieri, quindi esclamò -non ho avvertito mamma che dormivo fuori!-
Haizaki lo guardò per poi dire -tranquillo, l'ha chiamata mia madre e gliel'ha detto ieri appena sei arrivato-
Mizukamiya, sbalordito, fece un sospiro di sollievo e ringraziò il compagno. Non pensava che ci avesse pensato...
Al cancello della scuola si divisero salutandosi, visto che, avendo un anno di differenza, non frequentavano le stesse lezioni.
-Haizaki- disse Mizukamiya riportando l'attenzione dell'attaccante che aveva appena preso la direzione opposta alla sua per andare in classe.
-Si?- rispose quest'ultimo.
-Allenamenti alle 3 e mezza. Oggi.- disse il capitano facendo un sorriso solare.
-Si si ho capito- rispose Haizaki scocciato e sbuffando, girando i tacchi per proseguire il suo percorso.
Mizukamiya amava quando lo faceva, anzi, amava tutto di lui. Il suo essere presuntuoso, la sua determinazione, e il suo grande cuore. Pensò a lui per tutta la giornata, e non vedeva l'ora di rivederlo agli allenamenti.
Anche Haizaki pensò molto al compagno, e anche lui aspettava con ansia gli allenamenti.
La campanella di fine lezioni annunciò agli alunni la fine della giornata scolastica.
Haizaki uscì da scuola felicissimo che era passata un'altra mattina.
Mizukamiya, invece, appena uscito si ritrovò davanti una bella sorpresa. Sua madre era venuto a prenderlo in macchina, cosa che non faceva mai, in modo da avere il tempo per cucinare, così quando il figlio fosse tornato a casa avrebbe trovato il pranzo già in tavola.
-mamma?- disse Mizu avvicinandosi alla macchina e a sua madre, che, scesa dall'auto, era in piedi di fronte ad essa.
La signora Seiryuu si gettò addosso al figlio dandogli un caloroso abbraccio. Mizukamiya si sentì abbastanza imbarazzato, soprattutto perché stava accadendo proprio fuori la scuola, ma si rese conto che aveva bisogno di quell'abbraccio. Strinse la madre ancora più forte, chiedendole scusa.
-No tesoro, sono io che devo scusarmi. Hai ragione, tu dai sempre il massimo e ti meriti di essere il capitano della squadra.-
Mizukamiya si sentì finalmente bene, dopo tanto tempo che aveva un nodo in gola per colpa della tensione che si respirava a casa sua.
-oh, mamma...- aggiunse, facendosi scendere qualche lacrima.
-Con papà chiarisci stasera, d'accordo?- gli disse la madre staccandosi da lui e mettendogli le mani sulle spalle.
-Va bene- rispose Mizukamiya, per poi salire in macchina.
-Dai su, ora andiamo a mangiare il sushi- disse la signora Seiryuu, e così partirono in direzione di un ristorante.

Alle 3 e mezzo in punto, Mizukamiya era al campo, aspettando i suoi compagni. In poco tempo arrivarono tutti, compresi il mister e Haruna.
Ovviamente mancava solo una persona: Haizaki.
-come sempre il nostro demone è in ritardo- disse Kidou avvicinandosi al suo capitano.
-Arriverà, tranquillo-
iniziarono il riscaldamento, e di Haizaki neanche l'ombra.
Mizukamiya si stava iniziando a preoccupare.
"Sarà successo qualcosa?", pensava mentre facevano una piccola pausa per capire chi lo aveva visto per ultimo.
-capitano, tu sai per caso dov'è finito?- gli chiese Uoshima.
-No, non è ho proprio idea- rispose.
-io l'ho visto appena siamo usciti da scuola, mi ha detto che sarebbe venuto- disse Sasotsuka.
-Ma certo, lui non manca mai agli allenamenti. Deve aver avuto un imprevisto- esclamò Orio.
-Si ma se fosse così perché non ci ha chiamato?- aggiunse Saotome.
-Ragazzi basta, avrà avuto le sue buone ragioni per non venire, e magari non è riuscito ad avvisarci e ci chiamerà presto. Adesso continuiamo l'allenamento, poi se arriva, meglio.- disse Mizukamiya sovrastando le voci dei suoi amici che continuavano a parlottare e a fare teorie assurde.
-Il capitano ha ragione, su forza andiamo- aggiunse Kidou, e tutta la squadra lo seguì mentre si avviava verso centrocampo.
A fine allenamenti, di Haizaki non c'era traccia.
-oh no, ora ricomincia a non venire perché si crede troppo bravo per allenarsi, e poi ricomincerà a decidere lui in quali partite giocare e...- disse Futagotamagawa mentre si incamminava con il resto della squadra, prima di essere interrotto da Mizukamiya.
-No, no, e no! Haizaki non è più quel tipo di persona, e non tollero che nessuno parli così di lui!- gridò il capitano girandosi verso la squadra, facendoli fermare.
-si si ok ma non ti agitare... nessuno ti tocca il tuo Haizaki- lo stuzzicò Sasotsuka.
-il mio... cosa?- Mizukamiya iniziò a diventare rosso in viso.
-Dai capitano, sappiamo tutti che sei cotto di lui- aggiunse Orio dandogli delle piccole gomitate. Tutta la squadra ridacchiò, compreso Kidou che si lasciò sfuggire un sorriso.
- N-on... non è vero! E poi non sono fatti che vi riguardano!- esclamò Mizukamiya tremendamente imbarazzato allontanandosi.
-dai stavamo solo scherzando!- gridò Amano per farsi sentire, ma lui lo ignorò.
Che impiccioni! Gli piaceva Haizaki, si, e anche tanto, ma di sicuro non voleva che lo sapesse da qualcun altro. Voleva dichiararsi di persona.
La sua arrabbiatura fu distratta dal telefono che squillava. Prese il telefono, e con sua grande sorpresa, il nome di Haizaki spuntò sullo schermo.
Perché non sei venuto agli allenamenti???
Gridò Mizukamiya non appena premette il pulsante verde per iniziare la chiamata.
Ehi perché mi rispondi così?
Aveva ragione, non era proprio da lui. I suoi compagni lo avevano talmente fatto stizzire che se l'era presa con il povero Haizaki che non aveva fatto assolutamente nulla.
Scusa, scusa.
Tranquillo, comunque non sono venuto perché sono al pronto soccorso. Sono capitato in un rissa e sono svenuto. Scusa se ti avverto ora ma i medici mi hanno dato il telefono 2 minuti fa.
Mizukamiya era convinto che c'era un buon motivo per l'assenza del compagno, e infatti era così.
Mannaggia a te! Ora arrivo.
Poi chiuse la telefonata, chiamò la madre per avvertirla che avrebbe fatto un po'più tardi, e si incamminò verso l'ospedale.

*angolo autrice*
se vi ricordate Haizaki in Ares già fece parte di una specie di rissa, quindi ho voluto farlo accadere di nuovo. (Povero Haizaki ahahah). 🤧

Il demone ed il regista || HaimizuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora