7. capitolo

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-Abbiamo vinto!- gridò Yagihara al triplice fischio dell'arbitro, che segnava la fine della partita tra la Outei e la Seishou.
Quel sabato pomeriggio, data 3 maggio, c'era un sole che faceva ribollire lo stadio.
-ABBIAMO VINTO!- gridò ancora più forte Mizukamiya, mentre i suoi compagni di squadra gli saltavano addosso e festeggiavano tutti contenti.
Haizaki, i cui lunghi capelli lo facevano sudare più dei suoi amici, sorrise felicemente, avvicinandosi al capitano della squadra avversaria.
-Bella partita, Nosaka- gli disse porgendogli la mano. Lui, stringendogliela, rispose -Vittoria meritata, complimenti. Vi aspetta una finale tosta contro la Eisei, noi facciamo il tifo per voi.-
Haizaki era tremendamente felice di aver battuto il suo caro amico Nosaka, per lui era una sfida batterlo, e ci era riuscito.
-Haizaki, vieni qui che dobbiamo festeggiare!- lo chiamò Amano da fondo campo.
Il demone salutò i suoi amici, e si diresse dalla sua squadra, tra le urla del pubblico.

Passarono 2 settimane da quella vittoria, ed ogni giorno si allenavano duramente per riuscire a battere la Eisei. Ad Haizaki fondamentalmente importava battere Hiroto, mentre a Mizukamiya importava battere Tatsuya.
Quella mattina tutta la squadra fece molta fatica ad alzarsi dal letto per colpa dei muscoli indolenziti. Ma era un sabato, e visto che era l'ultimo giorno scolastico della settimana e non aveva senso perdere un giorno di scuola così, si alzarono tutti e si diressero alla loro cara Seishou. Haizaki ormai non pensava più allo studio, il suo unico pensiero era la finale. Infatti prese parecchi brutti voti, e dovette chiedere aiuto a Mizukamiya per recuperare. Quel sabato pensò tutto il tempo su quale strategia avrebbe fatto affidamento il suo capitano per la grande partita. O, più precisamente, pensò al suo capitano e basta. Anche Mizukamiya fu distratto dallo studio, rifletteva appunto sulla strategia da adottare, e siccome lui e Kidou erano i registi della squadra, ci doveva pensare accuratamente.
Quando la campanella suonò si fiondarono entrambi fuori dalle loro aule, scontrandosi accidentalmente nei corridoi e cadendo con un gran tonfo.
-E sta più attento!- esclamò il demone ad occhi chiusi.
-Haizaki?- disse Mizukamiya alzandosi.
-Ah, ciao capitano- rispose l'altro, mentre si rialzava.
-Come mai tutta questa fretta?-
-Potrei farti la stessa domanda...-
-Veramente io stavo solo camminando-
-Si certo, come no...-
Iniziarono a bisticciare sul chi aveva fatto cadere chi. In realtà non andavano di fretta, erano semplicemente soprappensiero. Alla fine smisero ed iniziarono a parlare di cose più serie.
-Afuro ci ha invitato a casa sua per una rimpatriata degli amici del mondiale stasera, ci sei?- disse Mizukamiya.
-No, devo accompagnare Akane al parco divertimenti... che palle. Gliel'ho promesso, e sabato prossimo abbiamo la partita, quindi...- rispose desolato.
-Ah, va bene. Allora ci vediamo domani agli allenamenti, Haizaki.- esclamò il regista.
-Si si, ciao capitano.- e si allontanò verso l'uscita.
Sul momento ci rimase male, pensava di andare con lui a casa di Afuro, e invece doveva andarci da solo. Ma poi...

Kazemaru
Ti passo a prendere io stasera?

Mizukamiya vide il messaggio e sorrise, pensando che era stupendo avere degli amici. Si diedero un appuntamento sotto casa sua, e la sera Kazemaru arrivò in perfetto orario con la sua moto.
-Ciao!- esclamò appena lo vide uscire di casa.
-Ciao!- ricambiò il saluto Mizukamiya.
-E Haizaki? Perché non viene?- gli chiese Kazemaru.
-Deve andare con la sua amica Akane al parco divertimenti.- rispose il regista.
-Ah va bene. Tieni prendi il casco.-
Mizukamiya se lo mise, lo strinse leggermente allacciandoselo, per poi salire sulla moto dietro Kazemaru.
Partirono in direzione di casa Terumi. Il vento scompigliava i capelli di Kazemaru, che finivano inevitabilmente sul viso di Mizukamiya.
Quest'ultimo gridò per farsi sentire dall'amico: -Kazemaru, ma tagliarli un po'? No, eh?-
-Te lo scordi! Se ti danno fastidio spostali.- rispose con lo stesso tono.
"Si, come se fosse facile" pensò Mizukamiya. Effettivamente era un po'complicato spostarli, il vento era forte e li faceva andare sempre sulla faccia del regista.
Arrivarono a casa di Afuro perfettamente in orario. Kazemaru parcheggiò la moto nel giardino dell'amico, per poi dirigersi verso l'ingresso con Mizukamiya.
Afuro aprì la porta con un sorriso: -Ciao ragazzi! Che bello vedervi, venite entrate.-
-Ciao Afuro!- disse Mizukamiya.
-Ciaooo!- esclamò invece Kazemaru.
Entrarono in una grande sala e salutarono i loro amici già arrivati, anche se ne mancavano più della metà.
Tutti chiesero al regista dov'era Haizaki almeno una quindicina di volte, e ad un tratto Mizukamiya si era talmente tanto scocciato di rispondere che diceva di non saperlo. Non riusciva a tollerare il fatto che non fosse venuto, come poteva mancare ad una rimpatriata? Insomma, alcuni di loro non li vedeva da un anno.
Per tutta la serata parlarono dei tempi del mondiale, riguardandosi qualche partita alla grande tv di Afuro.
-Vinceremo noi!- diceva Tatsuya tutto contento.
-Si si credici- rispondeva Mizukamiya super sicuro di sè.
-Vi daranno filo da torcere, Mizukamiya.- esclamò Golem -ci hanno squalificato per colpa della loro forza. Sono migliorati rispetto all'anno scorso! Quindi state attenti.-
Hiroto sorrise soddisfatto, mentre Mizukamiya iniziò a pensare che doveva allenarsi ancora di più per riuscire a batterli. Se avevano sconfitto la Raimon, vuol dire che erano diventati davvero forti.
Più tardi fecero anche una partita a calcio per ricordare i vecchi tempi del mondiale nel grande giardino fuori la casa.
-Forza, passala!- gridò Atsuya ad Asuto che era in possesso di palla. Quest'ultimo gli fece un passaggio lungo, e Astuya segnò con la sua formidabile super tecnica.
-Bel tiro!- disse Norika rialzandosi, non essendo riuscita a parare il tiro.
-Certo che era un bel tiro! Io sono la grande furia fredda, Atsuya Fub...-
-Atsuya Fubuki si si si lo sappiamo.- lo interruppe Kozomaru prendendolo in giro e facendo ridere tutti.
-Forza ragazzi, andiamo!- esclamò Endou quando la partita riprese. Le due squadre erano capitanate rispettivamente da Endou e da Nosaka. Giocarono per ben 2 ore, finché non si sentirono distrutti.
Mentre si cambiavano, Gouenji chiese ai ragazzi della Raimon: -ragazzi, come mai Anna e Ootani non sono venute?-
-Serata dello shopping, i negozi sono aperti tutta la notte.- rispose Asuto.
-Ah...- esclamò Gouenji.
-E pensare che Anna voleva che la accompagnassi io! Poi gli ho detto della rimpatriata e lei si era dispiaciuta perché non poteva venire.- aggiunse Nosaka che fece sorridere un po'tutti.
-Dai ma non vengono nemmeno a farci un saluto?- disse Nishigake dispiaciuto.
-Ootani mi ha detto che passavano a salutarci, secondo me le vedremo arrivare a momenti.- rispose Goujin.
Fu una gran bella serata, e alla fine Anna ed Ootani arrivarono giusto in tempo prima che la serata finisse.
-Che cattivo Haizaki, nemmeno un saluto... manca solo lui! Almeno loro avevano un impregno ma sono venute comunque...- disse Hiroto appena vide le due ragazze.
Mizukamiya non poteva essere più che d'accordo, e appena salutò gli amici assieme a Kazemaru, andò spedito verso la moto dell'amico, frustrato.
-Tutto bene?- chiese Kazemaru raggiungendolo.
-Si, sto bene.- rispose secco Mizukamiya infilando il casco, anche se il suo amico capì che non era affatto così.
Appena arrivarono a casa Seriyuu, il regista si sfilò il casco e lo diede al suo amico.
-Grazie della serata, Kazemaru.- e si girò per andare verso casa.
-Aspetta.- disse quest'ultimo facendolo girare -sei geloso di Haizaki, vero?-
A quelle parole Mizukamiya si sentì gelare. Come aveva fatto a capire tutto?
-Si... e anche tanto... è normale?- chiese.
-Ma certo, quando uno è innamorato è geloso di chiunque si avvicini alla persona che si ama. Però devi stare tranquillo, loro sono solo amici, e poi Haizaki ha occhi solo per te.-
Mizukamiya arrossì impercettibilmente, poi pensò alle parole dell'amico. Aveva ragione.
-Grazie, Kazemaru. Grazie per esserci sempre. Hai ragione, non ha senso essere geloso di Akane.-
-Di nulla, a cosa servono gli amici sennò? Ed ora dormi che domani hai gli allenamenti e ti voglio carico per la finale.-
Si scambiarono un sorriso e la buonanotte, per poi congedarsi.
Mizukamiya entrò piano senza fare rumore. Alla fine aveva chiarito con il padre, e gli aveva promesso di vincere il Football Frontier per fargli vedere quanto amava il calcio. Il signor Seiryuu aveva smesso di lamentarsi, e lasciò suo figlio libero di giocare.
Mizukamiya, dopo aver lavato i denti e aver messo il pigiama, si infilò nel letto.
Stava per spegnere il telefono, quando un messaggio attirò la sua attenzione. Era una foto di Haizaki con una faccia terribilmente annoiata, con sotto scritto:

Haizaki
📷 foto
Non puoi capire quanto mi sono annoiato! Avrei tanto voluto essere con voi, e sarei anche voluto passare a salutarvi, ma mi sono ritirato ora a casa. Com'è andata? Vi siete divertiti? Di sicuro vi è andata meglio di me...

Dopo avergli risposto, Mizukamiya spense il telefono e si addormentò con il sorriso. Ne aveva avuto la conferma, non aveva motivo di essere geloso.

*angolo autrice*
un po'tutti vorremo Nathan come amico. 💙

Il demone ed il regista || HaimizuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora