10. capitolo

136 8 0
                                    

Mizukamiya, nonostante la sveglia, fu l'ultimo dei suoi compagni ad arrivare sul campo. Persino Haizaki, noto per la sua fama da ritardatario, arrivò prima di lui.
Appena arrivato, i ragazzi stavano discutendo animatamente sul galà. Si avvicinò di più per sentire cosa stavano dicendo i suoi compagni, che non si erano accorti della sua presenza:
-Non ha senso questa serata!-
-Ci saremmo potuti allenare di più se non ci fosse stato...-
-Che spreco di tempo!-
Dopo aver ascoltato per un po'i loro discorsi, si sentì terribilmente frustrato. A lui era piaciuta l'idea di una serata di galà, e si sentiva onorato per essere il protagonista della serata assieme alla sua squadra. Esordì dicendo: -smettetela subito!-
Tutti si girarono di scatto, sorpresi.
-capitano, sei qui...-
-Ma non capite che la scuola ha organizzato questa serata per noi? Ci hanno definito "le loro stelle", sono entusiasti per noi perché siamo arrivati fino in finale. Hanno organizzato una festa dedicata a noi, per ripagare i nostri sforzi, per dirci che anche se perderemo lo stesso saremo visti come degli eroi da tutta la scuola. Quindi, smettetela di lamentarvi all'istante!-
La squadra ammutolì e si alzò nell'aria un sontuoso silenzio. Poi, man mano, tutti iniziarono a chiedere scusa al proprio capitano, dicendo che non si erano resi conto della situazione e che aveva ragione.
Mizukamiya sorrise soddisfatto: -Va bene, vi perdono. Ora però alleniamoci!-
-Si!- risposero tutti in sintonia.
Poco dopo arrivarono Haruna con il mister Michiya, e si stupirono vedendo i ragazzi così motivati. O almeno quasi tutti...
-Levatevi di mezzo!- gridò Haizaki puntando dritto verso la porta, sbaragliando tutti i suoi compagni.
-Bene, si ricomincia...- disse Kidou avvicinandosi al suo capitano che osservava la scena da bordo campo. Mizukamiya si limitò solo a guardare, pensava gli fosse capitato qualcosa di abbastanza grave per indurlo a comportarsi così. Doveva parlarci al più presto.
Dopo aver segnato, per di più a porta vuota perché Amano era andato un attimo in bagno e aveva lasciato la porta scoperta, i suoi compagni di squadra iniziarono a criticarlo.
-Ci spieghi che ti è preso?-
-Hai rischiato di rompermi un braccio!-
-Con questo carattere che ti ritrovi non ti vorrà mai nessuno, Haizaki.-
quest'ultima frase arrivò ben dritta al demone, che non la prese per niente bene. Sbarrò gli occhi e si pietrificò. Il suo carattere... era per questo che Mizukamiya non ricambiava i suoi sentimenti? Aveva un carattere talmente brutto che non piaceva a nessuno... era questo il motivo? Quindi, il suo capitano non lo avrebbe mai amato?
D'un tratto è come se il mondo gli fosse caduto addosso. Pensava che il suo compagno avesse ragione: nessuno lo avrebbe mai amato se avesse continuato ad avere quel carattere.
Mizukamiya decise che era il caso di intervenire, quindi corse verso la porta.
-Ragazzi, andate a fare una pausa.- disse una volta arrivato.
Non appena i suoi compagni si furono allontanati, si girò verso Haizaki.
-Come stai?-
quest'ultimo si sentì ancor più sconcertato di prima. Non capiva il perché di tanto interesse.
-Scusa.... ho... ho bisogno di stare un po'da solo...- e si allontanò verso gli spogliatoi.
Mizukamiya lo guardò allontanarsi e si sentì inutile. Pensava di aver fallito come capitano.
-A quanto pare abbiamo perso il nostro demone.- disse Kidou raggiungendo il suo capitano.
-No. Io non mi arrendo. Stasera ci parlerò di nuovo.- rispose Mizukamiya avviandosi verso gli altri.

Erano le 6 quando Haizaki arrivò a casa della sua amica Akane.
-Eccoti! Vieni entra. Mamma ti ha stirato il completo, anche se ora non è in casa perché doveva lavorare, però mi ha dato l'incarico di dartelo.-
Entrò in casa, prese il completo e andò in bagno a cambiarsi.
-Ringrazia tua madre da parte mia per favore.- disse una volta pronto.
-Certo.- rispose Akane.
Mentre si stava avviando verso la porta, sentì la voce della sua amica bloccarlo: -aspetta!-
Si girò e se la ritrovò dietro: -si vede che hai fatto la doccia dopo gli allenamenti a scuola, però ti posso piastrare i capelli?-
Haizaki sorrise, e pensò che non era una cattiva idea. Si sedette su una sedia mentre Akane gli prendeva una ciocca alla volta e gliela passava nella piastra. Stettero per almeno 5 minuti in silenzio, poi Akane gli chiese: -Haizaki, perché sei triste?-
Il demone non si sorprese: si vedeva che non era di buon umore, anche se non credeva che la sua mia lo avrebbe mai notato.
-Diciamo che mi sono reso conto che per le persone sono più un peso che un aiuto.-
Akane rimase sconvolta: -Ma cosa stai dicendo! Ti ha dato di volta il cervello?-
-Sto dicendo la verità. Con il mio brutto carattere non mi vorrà mai nessuno, me lo hanno esplicitamente detto...-
Akane pensò bene a cosa dire, poi affermò: -Chi lo ha detto non lo pensava davvero. Tu sei un ragazzo di grande cuore, Haizaki, e l'anno scorso lo hai dimostrato al mondo intero. Hai tantissimi amici, e nonostante il modo in cui li tratti loro ci saranno sempre per te, perché tu per loro ci sarai sempre. Loro amano il tuo caratteraccio, il tuo rispondere male e il tuo essere presuntuoso. In squadra è normale che i tuoi compagni si indispongano un po', dopotutto il calcio si gioca con 11 giocatori, non puoi giocare da solo. Ma tu se vuoi sai fare gioco di squadra. E quando lo fai, sei strepitoso. Ho finito!-
Staccò la piastra dalla presa, poi la appoggiò sul tavolo aspettando che si raffreddasse.
-Akane...- disse Haizaki, che era stato in silenzio per tutto il tempo -secondo te, mi amerà mai?-
Akane non sapeva di chi era innamorato Haizaki, sapeva solo che lo era da quella volta che lo stuzzicò. Rimase sorpresa di questa domanda, anche perché non ne avevano mai parlato prima. Alla fine rispose: -Sei un amore, e sei stupendo, e sei simpaticissimo (quando vuoi), e sei tu,- poi fece una breve pausa.
-e lui ti ama, e se non lo fa lo picchio, perché si perde un botto di roba- esclamò facendogli un sorriso raggiante.
Haizaki si alzò e la abbracciò forte.
-Grazie, Akane. Sei speciale.-
-Grazie a te, Haizaki. E ora vai, che lui è lì fuori che ti aspetta.-
Il demone le sorrise, prese il borsone degli allenamenti e si diresse verso la scuola.
Quella sera avrebbe detto all'amore della sua vita che lo amava.

*angolo autrice*
ho paura di aver sconvolto troppo il personaggio di Haizaki uff, anche se credo che con l'influenza di Akane si addolcisca fondamentalmente. Però bho ditemi voi come vi sembra ahahah.

Il demone ed il regista || HaimizuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora