8. Million Reasons

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❝I've got a hundred million reasons to walk away
But baby, I just need one good one to stay❞
Million Reasons~Lady Gaga

***

"Se vuoi puoi dormire qui" sussurrò il piccolo nerdino, mostrandomi il materasso e i cuscini che aveva ammucchiato sotto una vecchia scrivania. "Non sarai molto comoda, ma ho cercato di fare del mio meglio"
Guardai il piccolo rifugio che il ricciolino aveva preparato per me e un piccolo sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra.

"Grazie Mike" bisbigliai senza smettere di guardare quei cuscini colorati e un po' consumati.
Vidi il piccolo Wheeler guardarmi preoccupato "El" mi richiamò lui.
"Si?" aveva una strana espressione dipinta sul volto, non capivo.

Era forse un problema per lui ospitarmi? Non volevo che finisse nei guai per colpa mia...

"El" il ragazzo davanti a me era visibilmente imbarazzato "Sei sicura che starai bene qui? Voglio dire... Io, io sono felice di averti qui però... Intendo... Sei sicura di non voler tornare a casa del capo?" balbettò Mike, rosso in volto.

Lo guardai e annuii. "Se non ti disturbo vorrei stare qui un paio di giorni; non rimarrò molto, partirò il prima possibile"
Il ricciolino strabuzzò gli occhi. "Partire? El, sei impazzita? Dove vorresti andare?"
Il suo repentino cambio di umore mi spaventò.

Non potevo raccontargli la verità, non volevo che si allontanasse da me, che mi considerasse per ciò che realmente ero: un mostro...

"Non posso dirtelo Mike" gli dissi tristemente.
Lui sgranò gli occhi ancora di più; in un'altra situazione avrei potuto trovare la sua espressione buffa o divertente, ma non in quel caso.

"El, non posso lasciarti andare via, lo capisci?" il ragazzo con le lentiggini aveva iniziato a camminare per la stanza, attraversando con pochi passi l' ambiente in cui ci trovavamo. Non era molto luminoso, ma era senza dubbio accogliente.

"Io devo andare Mike, non posso restare" mi dispiaceva lasciare la cittadina che mi aveva ospitato per molto tempo; e ancora di più, mi doleva il cuore al pensiero di dover abbandonare quel ricciolino così dolce e disponibile.

"Perché El, perché?" la voce di Mike era ridotta ad un sussurro, e sembrava quasi che piccole lacrime fossero sul punto di rigargli il volto.


Lo guardai sorpresa: Mike stava soffrendo, i suoi occhi erano già lucidi.
Mike stava piangendo per me?
Mi alzai immediatamente, in quel momento esatto non avevo idea di cosa stessi facendo. Mi sembrava che il mio corpo si muovesse da solo; quasi comandato da una forza maggiore o da un bisogno inconscio.

Bastarono pochi passi per raggiungere il ricciolino e per cingergli la vita con le braccia o almeno per provarci, perché il piccolo Wheeler in confronto a me non era poi così piccolo; anzi, era decisamente alto.

Mi alzai in punta di piedi, e con i pollici raccolsi le piccole gocce che stavano cominciando ad inumidire il viso del mio Mike.

"Io devo andare. Non scappo via perché qui non sto bene, nessuno cerca di farmi del male..." mi morsi il labbro; detestavo mentirgli, lui meritava di sapere la verità. "Io sto andando a cercare una persona molto importante che non vedo da molto tempo" mi avvicinai il più possibile all'orecchio del ricciolino e sussurrai "Sto andando a cercare mia sorella".

La sua espressione mutò nuovamente.
"Tu hai una sorella?" domandò esterrefatto. Sorrisi di fronte alla sua buffa reazione; mi sembrava quasi di vedere gli ingranaggi che si muovevano nella testa del ragazzo che cercava di metabolizzare le informazioni. "Si, si chiama Kali" risposi prontamente io.

Promise || milevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora