9. City Lights

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Looking in between... the space in the city lights
All we ever seen is stars in your eyes The stars in your dark eyes
City Lights~Blanche

***

Mi appoggiati allo stipiti di legno e mi spettinai i ricci. Mi leccai le labbra nervosamente e mi schiarii la gola.
"Mamma?"
I lunghi capelli biondi della signora Wheeler ondeggiarono sulla sua schiena e lei si volto; con un radioso sorriso e un piatto insaponato tra le mani.
"Si tesoro?" mi domando dolcemente, lavando via le bolle di sapone dalle mani.
"Mamma, pensavo di prendere la tenda del campeggio e di passare la notte fuori; non è un problema vero?" incrociai le dita di nascosto dietro la schiena, nella speranza che mi portassero fortuna.

Mia madre rimase, in un primo momento, sorpresa. Poi buttò la testa indietro e rise.
"Allora?" Domandai infastidito.
Che cosa ci trovava di divertente?
Lei smise di ridere e mi dedicò nuovamente la sua attenzione. "Con chi vuoi andare in campeggio?"

Deglutii e incrociai anche le dita dell'altra mano. "Con Will"

Fa che ci creda, fa che ci creda

Karen rise di nuovo, lasciandomi sorpreso.
Mi stava forse prendendo in giro?
"Io invece sono sicura che hai intenzione di invitare qualche ragazza con te, vero tesoro?"
Arrossì improvvisamente "Cosa? No... No cioè io... Mamma cosa dici?" Balbettai arrossendo, se possibile, ancora di più.

La vidi tentare di mascherare il suo divertimento; mettendomi decisamente a disagio.
Non riuscivo mai a nasconderle nulla...
"Certo che puoi prendere la tenda Michael, in fondo non sei più un bambino" sospirò lei, ritornando a immergere le mani nel lavabo stracolmo di piatti sporchi. "Ma questa ragazza, come si chiama? C'è la farai conoscere vero?" mi domando incuriosita.
"Mamma" strillai io esasperato.
Avevo paura che dal basement El potesse sentire la voce di mia madre.

Nel preciso istante in cui mia madre pronunciò la parola ragazza entrò in cucina Nancy, la mia sorella maggiore.
Affondai le mani nei ricci, sperando che lei non avesse sentito nulla e che non mi facesse domande; ma, come al solito, le mie preghiere furono vane.

La maggiore dei Wheleer alzo un sopracciglio e sgranò un poco i suoi grandi occhi chiari. "Una ragazza? Mike Wheeler con una ragazza? Fare tutti attenzione, domani nevicherà" scoppiò a ridere di gusto, scuotendo la testa e facendo ondeggiare i ricci castani "Brutta stronza" sussurrai tra i denti, attento a non farmi sentire da mia madre. Ma, Karen Wheeler mi sentii comunque, e non perse l'occasione di rimproverarmi "Michael, non parlare così a tua sorella!" Alzai gli occhi al cielo e tentai di uscire dalla stanza al più presto: quelle due mi avrebbero fatto impazzire.

Mentre scendevo velocemente scale per raggiungere El sentii mia sorella urlare "Chissà quanto hai pagato questa povera ragazza per costringerla a venire in campeggio con te" scossi la testa, un giorno o l'altro avrei soffocato mia sorella nel sonno.

Arrivato alla fine degli scalini, non ero preparato allo spettacolo che mi ritrovai davanti; ed evitai di inciampare sui miei stessi piedi solo per grazia divina.
Probabilmente era un favore che mi faceva qualcuno lassù per scusarsi di avermi fatto nascere sotto lo stesso tetto di una persona odiosa come Nancy.

Rimasi con la bocca spalancata osservando la piccola El seduta sul pavimento. Aveva la fronte contratta e un espressione concentrata; il volto era a tratti coperto da i suoi ricci bruni, che lei tentava costantemente di tenere dietro le orecchie. Appoggiato alle gambe incrociate teneva un piccolo quaderno e nella mano destra stringeva una matita che a tratti mordicchiava guardando il vuoto. Mi avvicinai a lei, ma la ragazza era immersa nel suo lavoro e non mi notò.

Promise || milevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora