10. Little Things

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❝Your hand fits in mine like it's made just for me
But bear this mind it was meant to be
And I'm joining up the dots with the freckles on your cheeks
And it all makes sense to me
Little Things~One Direction

***

"Papà! Papà!"

La mia voce rimbombava sulle pareti bianche e sulle tremule luci sul soffitto. 

"Papà!" 

Le lacrime scorrevano copiose sulle mie guance umide.

"Papà! Papà!"

La gola mi doleva per i continui urli.
Mi dibattevo, cercando di liberare le mie braccia da quelle morse di ferro.

"Papà!"

Paura, soltanto paura.
La sentivo nelle ossa, mi offuscava la vista e mi faceva battere i denti.

"Papà! Papà!"

Giravo la testa verso di lui e guardavo la sua figura sul fondo del corridoio, allontanarsi sempre di più.
I miei respiri si facevano sempre più affannati.
Continuavo ad urlare, mentre i due uomini con il camice bianco mi trascinavano per il corridoio.
Mi buttavo per terra, cercando in qualche modo di impedire ai due scienziati di trascinarmi.
Paura, soltanto paura.
I miei occhi offuscati dalle lacrime vedevano quella porta farsi sempre più vicina.
Urlai più forte, chiusi gli occhi, sbattei i piedi per terra.
Un senso di nausea stava prendendo il controllo del mio stomaco.
Paura, soltanto paura.
Uno dei due uomini che mi strascinava aprí la porta, rivelando l'abisso buio e senza fondo che si celava dietro di essa.
Piantai i piedi per terra, urlai più forte, urlai il suo nome, nonostante una parte di me fosse cosciente del fatto che non sarebbe intervenuto.

"Papà!"

Con un gesto brusco il mio corpo mingherlino venne sollevato dal pavimento.
Vedevo la voragine scura farsi sempre più vicina, come un mostro con le fauci spalancate, pronte ad inghiottirmi.
Chiusi gli occhi.
Il mio ginocchio e il mio gomito urtarono contro una superficie dura, e il mio corpo venne attraversato da piccole scariche di dolore. Ero nella bocca del mostro.
Mi voltai giusto in tempo per vedere la porta chiudersi alle mie spalle, portandosi via anche l'ultimo brandello di luce.
Battei i pugni contro il legno scuro, urlai fino a perdere la voce, piansi fino a sentire male alla pancia; ma nessuno venne ad aprirmi quel giorno.
Rimasi lì, rannicchiata su me stessa in un angolo. Tenevo gli occhi chiusi per non vedere le strane forme che prendevano vita intorno a me.

Sentivo il buio prendere forma intorno a me. Non volevo combattere con quei mostri di nuovo, sapevo che non sarei mai riuscita a sconfiggerli.

Per favore Mike, fai presto

Chiusi gli occhi, come facevo da bambina. Strinsi le ginocchia al petto cercando di non piangere.

"Soltanto i deboli piangono Eleven"
Papà era tornato a farmi visita, insieme ai mostri del buio.
Sapevo che anche lui non se ne sarebbe mai andato.
Sarebbe rimasto sempre lì, in un angolino della mia testa.

Per favore Mike, apri la porta

"Non aprirà quella porta Eleven, e tu lo sai bene. Ti abbandonerà qui, così come facevamo al laboratorio, ti ricordi?"
No no no...
Strinsi I pugni e serrai le palpebre, cercando di arginare le lacrime che tentavano di scendere e bagnare le mie guance.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 19, 2020 ⏰

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