Capitolo 17

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"Andiamo, Pinzillacchera,  per oggi è abbastanza!" Ridacchia aiutandomi ad alzarmi. Rido appena e mi alzo dandomi dei colpi sul sedere per ripulirlo dal terriccio.

"Che ti va di fare?" Chiede cogliendomi di sorpresa appena iniziamo a camminare.

"Scusa?" Chiedo istintivamente.

"Non vorrai tornare già a casa?" Aggrotta le sopracciglia come se io volessi commettere un reato.

"È tanto grave come cosa?" Chiedo divertita.

"Assolutamente sì!" Mi regge il gioco per poi ridere. È bellissimo!

"Sul serio, dove andiamo?"

"Bho, non lo so!" Faccio spallucce.

"Che ne dici di un Estathè?" Domanda. Allettante!

"A pesca?" Domando con un sorriso.

"Sì." Ridacchia pizzicandomi dolcemente la guancia.

"Va bene!" Sorrido timidamente e lui inizia a camminare verso il bar difronte al parco da cui siamo appena usciti. E se la gente pensasse che il mio fidanzato è il bellissimo ragazzo al mio fianco? Mi darebbe fastidio vero? Sono così dannatamente codarda e orgogliosa, anche con me stessa, diamine!

"Ciao, Micole!" Mi saluta il ragazzo dietro il bancone.

"Ciao, Mario!" Lo saluto allegramente.

"Tutto ok?" Domanda sorridendomi, questo ragazzo è sempre così dolce!

"Solo questi due?" Domanda Mario appena Stwuart gli passa le due bevande.

"Sì." Diciamo io Stwuart contemporaneamente ed io mi tocco il naso sorridendo a me stessa.

"Devo farti vedere una cosa!" La falsità nel suo sorriso è palpabile.

"Certo!" Sorrido, ma il mio sorriso sembra più vero, anche se non lo è. Spero non si stia preparando ad un nuovo cambiamento di umore.

"Ciao, Mario! Ci vediamo in giro!" Gli sorrido ed esco dal piccolo bar.

"Ora cosa c'è?" Chiedo sbuffando.

"Assolutamente niente! Pinzilacchera, quel ragazzo ti sbava dietro!" Finge un altro sorriso.

"Ah! Ma cosa dici? E anche se fosse? Sei stato così scortese nei suoi confronti, trascinandomi via!" Mi sento molto noiosa. Alzo gli occhi al cielo ed inizio a camminare aggrottando le sopracciglia. Lui mi segue di nuovo verso il parco e si affianca a me.

"Tecnicamente ti ho invitato educatamente ad uscire da quel luogo d'incontro dove vengono continuamente preparati caffè!" Scherza con tono serio. Cerco di reprimere una risata e rimango sorpresa quando il mio intento non fallisce come ogni volta.

"Mhh qualcuno sta facendo il sostenuto!" Sorride dandomi una leggera gomitata.

Il mio sorriso traditore cresce semlre di più.

"Quello scoiattolo si sta sostenendo troppo appeso a quel ramo!" Indica un albero dove non vi è ancuno scoiattolo. La battuta così squallida ed insulsa mi fa scoppiare in una fragorosa risata, che indica palesemente il mio "perdono".

"Ah, Pinzillacchera!" Quando smette di ridere mi avvolge un baraccio sulle spalle e soprira. Le mie guancie incominciano ad accaldarsi e sobbalzo quando mi ricordo...

"Perdonami, Stwu! Scusami, i soldi dell'Estathè! Me ne ero completamente dimenticata!" Mi scuso subito e colgo l'occasione per sottrarmi alla sua presa, che però, si può dire, amavo. Frugo nella tasca dei miei jeans e ne caccio fuori due euro, ma lui inzia a ridere

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