-Scusami, scusami, scusami- mormoro mortificata, abbassandomi per prendere i miei libri che sono caduti, Ethan si abbassa vicino a me e mi aiuta.
-È la seconda volta che cerchi di uccidermi, Charlene- ridacchia divertito, porgendoi i libri. Gli sorrido e prendo le mie cose.
-Giuro che non è quello il mio intento- ribatto mentre entriamo dall'ingresso comune delle due scuole, faccio una smorfia quando noto alcuni sguardi posarsi insistentemente su di noi.
-Non ti piace essere al centro dell'attenzione, eh?- chiede osservandomi.
-Non più, ma non posso farci più di tanto- rispondo con un sorriso nervoso -Io vado, ho matematica alla prima ora e oggi voglio fare più schifo del solito- lui ride e fa un passo indietro.
-Ci vedimo dopo, Charlene- mi saluta camminando all'indietro, io gli sorrido, salutandolo con la mano, poi mi volto e vado verso il mio istituto, faccio un bel sospiro prima di entrare, tutti mi osservano e la cosa mi da davvero fastidio, ma, come ho detto prima, non posso farci più di tanto.
-Ecco la nuova sgualdrina degli Scott- esclama una voce dietro di me, facendomi bloccare nel bel mezzo del corridoio.
Giuro che la uccido.
Mi volto verso di lei facendo un sorriso cattivo.
-Non sfidarmi, Brigitte- la avverto lentamente, inclinando la testa, lei si agita sotto al mio sguardo, poi schiocca la lingua sul palato e mi guarda con superiorità.
-Sei solo una lurida traditrice!- starnazza fulminandomi con lo sguardo -Chi ti scopi dei due, eh!?- la osservo con divertimento, guardandola dalla testa ai piedi.
-Non ti senti leggermente ridicola?- ridacchio velenosa -Fare questi discorsi infantili è davvero tanto, tanto, tanto ridicolo- ammicco verso di lei, che sembra destabilizzata dalle mie parole -Non sai il motivo per cui mi sono avvicinata ai fratelli Scott, e, francamente, non hai mai saputo niente della mia vita e nemmeno ora non te ne deve importare proprio nulla- il mio tono è cattivo, nessuno osa fiatare e tutta l'attenzione è su di me -Ad ogni modo, tesoro, io non sono come te, per cui per avere qualcuno al mio fianco non mi serve andarci a letto-
-Brutta bastarda!- strilla facendo un passo avanti -Sei solo invidiosa- scoppio a riderle in faccia, siceramente divertita.
-Io invidiosa?- chiedo ridendo -Oh mio Dio, Brigitte, questo è il colmo. Ti ricordo che tu elemosinavi le attenzioni di mio fratello e l'unico modo per averle era scopartelo, e preferirei vomitare che avere così tanto la dignità sotto ai piedi- le sorrido tranquillamente, mettendomi meglio la borsa nella spalla -Questo è il tuo ennesimo spettaccolino per avere visibilità e io ti ho già aiutato abbastanza, buona scuola Brigitte- la saluto ironica, poi mi volto e vado verso l'aula di letterattura.
Le prime due ore di, appunto, letterattura passano davvero tanto velocemente, la professoressa ha reso i temi consegnati a inizio anno e il suo sorriso era davvero pieno di orgoglio quando mi ha consegnato il mio scritto valutato con il massimo dei voti; successivamente ha spiegato due interi capitoli e ci ha lasciati andare. Ora sto andando a prendere i libri per latino, letteralmente tutti mi stanno fissando con insistenza e credo che la voce sulla mia amichevole chiaccherata con Brigitte. Il mio cellulare inizia a squillare e rispondo senza neppure guardare il nome.
-Pr..-
-SEI STATA FANTASTICA!- strilla Scarlett, interrompendomi, e la sua voce è talmente acuta che devo allontanare il cellulare dall'orecchio, la sento ancora parlare per cui accosto nuovamente il telefono -..subito allora ti ho chiamato. Oddio sono così fiera di te, avrei voluto essere lì a fare il tifo per te, Amalia è scoppiata a ridere appena le ho detto tutto, si complimenta con te. Oddio che bello, ODDIO CHE BELLO!- urla, la sento come ansimare e corrugo le sopracciglia, facendo un sorrisetto divertito.
-Ma che stai facendo, Scar?- chiedo ridacchiando mentre apro il mio armadetto e ignoro tutte le occhiate che mi lanciano; lascio che ascoltino la conversazione, sinceramente non me ne frega più nulla.
-STO SALTANDO, STO SALTADO DALLA GIOIA!- continua ad urlare nel mio orecchio -L'HAI ZITTITA E POI TE NE SEI ANDATA, OH MIO DIO VOGLIO TUTTI I DETTAGLI!- si sente un tonfo e poi le urla di Scarlett in lontananza.
-Ehi ragazza, sono Amalia- dice, appunto, Amalia -A pranzo vieni da noi altrimenti Scarlett mi sviene qui, vuole tutti i dettagli sulla litigata con la vostra capo-cheerleader. A dopo ragazza, sei stata formidabile- la saluto di rimando e chiudo la telefonata, sconcertata. Com'è che sanno tutto anche alla South?
L'ora di latino passa velocemente, così come tutte le altre, tutti mi hanno fissata come se fossi un alieno, o un mostro, dipende da chi mi ha guardato.
Mentre vado dagli altri guardo il cellulare, rispondendo poi a un messaggio di Luke.
-Tu. Raccontami tutto, ora.- Scarlett mi punta il dito contro mntre ha un gigantesco sorriso. Sbuffo annoiata, sedendomi affianco a lei; al tavolo ci sono tutti, ovviamente.
-Non è successo niente di che- rispondo con un'alzata di spalle, sorridendole.
-Io so altro- ribatte con l'aria di una che la sa lunga.
-Ti ha davvero chiesto chi dei due ti scopi?- chiede Jacob con un ghigno divertito, indicando il fratello maggiore, il quale mi sta osservando molto attentamente, con un'alzata del mento. Faccio una smorfia infastidita e annuisco, appoggiando il cibo sul tavolo.
-Che le hai risposto tu?- chiede incuriosito Ethan, sorridendomi.
-Che lei non ha bisogno, a differenza sua, di scoparsi le persone per averle nella sua vita- risponde Scarlett entusiasta, battendo le mani -Sei stata davvero fantastica!- strilla.
-Scherzi?- chiede stupito Ethan.
-Perchè non le hai detto che siamo quasi fratellastri?- chiede subito Jacob, scrutandomi. Lo fulmino con lo sguardo, irritandomi. Ancora non ha capito che non voglio che gli altri si facciano i fatto miei!?
-Già, perchè? Avrebbero smesso di pensare che vai a letto con loro- continua Amalia, corrugando la fronte.
Rimango per un attimo interdetta, riportando l'attenzione su Jacob. Pensavo me lo avesse chiesto perchè pensava che spiattellassi la mia vita in giro.
-Non mi importa di quello che pensano di me- spiego lentamente, rispondendo alla domanda di Amalia ma fissando Jacob -Se vogliono credere che mi parlate solo perchè vengo a letto con voi due, che lo credano. Credono e dicono tante cose e mai una è esatta- faccio spallucce, poi guardo Scarlett -Come mai la voce si è sparsa anche nella vostra scuola?- chiedo curiosa.
-Io ho sentito tutto nei bagni, quando mi hanno vista quelle due ragazzine si sono zittite ma so essere davvero tanto convincente- mi da una spallata giocosa con un sorrisetto furbo -Non so da chi sia partita la voce- annuisco mordicchiandomi le labbra, incominciamo a mangiare e nel mentre Scarlett mi costringe a raccontarle per filo e per segno la discussione avuta con Brigitte.
Jacob prova a prendermi una patatina e io gli do un fortissimo schiaffo sulla mano, talmente forte che anche la mia inizia a pizzicare.
-Mi hai appena mozzato la mano!- mi sbraita contro, io gli sventolo la mano davanti alla faccia.
-Sai che me ne frega...- rispondo annoiata mentre rispondo al messaggio di Luke, nel quale ovviamente mi dice scemenze.
-Ti va di uscire oggi?- mi chiede Scarlett dopo un po', osservandomi, apro la bocca per dire che sono sommersa da compiti ma ovviamente mi uccide con lo sguardo e mi anticipa, interrompendomi -Non ti azzardare a mettere la scusa della scuola, Charlene, non funziona con me-
-Ti hanno mai detto che sei davvero stressante?- chiedo inclinando la testa
-Certo, loro- idica con il pollice tutte le persone sedute al tavolo -Me lo dicono ogni giorno- continua con un'alzata di spalle -Ma non mi interessa. Vieni o no?-
-Ho scelta?- chiedo sbuffando, i suoi occhi si illuminano e mi mette un braccio attorno alle spalle, felice.
-Certo che no, amica-
Sorrido leggermente.
Amica.
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Un Porto Sicuro.
Romance"Perdere te, dopotutto, è stato perdere me" La morte prematura del fratello maggiore ha sconvolto totalmente la vita di Charlene, così come la presenza della nuova compagna del padre, madre degli acernimi nemici nel campo di football di Christopher...