Quell'ultimo anno scolastico, passò più velocemente del previsto.
Era il giorno della consegna dei diplomi.Mi trovavo di fronte allo specchio del bagno di casa mia.
Dopo essermi lavata la faccia ed essermi truccata, rimasi a fissarmi lì, immobile come una statua, non riuscendo ancora a realizzare che sì, ce l'avevo fatta, avevo superato quell'anno.
Uscii dalla stanza e andai in camera mia a mettermi il vestito bianco che mi aveva regalato papà per questo giorno.
Era davvero bellissimo.
Il tessuto era in seta color avorio con decorazioni floreali in pizzo dappertutto, aveva uno scollo a V e mi arrivava alle ginocchia.
Abbinai al vestito un paio di tacchi neri non molto alti.
Margareth ed io ci saremmo andate insieme nella macchina di papà.
Come sempre, era bellissima e molto discreta.
Un vestito nero, e un paio di ballerine dello stesso colore.
Eravamo così emozionate che non smettemmo di parlare per tutto il tragitto.
La cerimonia di consegna durò per un bel po', ma finalmente, qualche studente dopo Maggie, toccò a me.
Mi chiamarono ad alta voce, e dall'agitazione, quasi inciampai per un scalino.
"Congratulazioni." disse il preside, porgendomi il diploma e il capellino nero.
Guardai verso il pubblico e notai un ciuffo rosso entrare nella stanza in quell'esatto istante.
Sorrisi.
Brava! Mimò Rosso con le labbra.
Scesi dal palco e andai verso di lui.
Mi diede un forte abbraccio e proprio cominciai ad abituarmi all'idea di rimanere così per sempre, si staccò e sorrise.
Quando la consegna finì, papà venne verso di me tutto soddisfatto e disse quasi con le lacrime agli occhi :"Non posso crederci, la mia bambina che si diploma."
"Papà... Smettila." dissi, imbarazzata.
"Vieni qui, sono così fiera di te." continuò, stringendomi con forza.
Ero così felice fino a quando non arrivò Felix a rovinare tutto.
Giuro che non avevo niente contro quel ragazzo, anzi, spesso mi stava proprio simpatico, ma doveva proprio imparare a tapparsi la bocca.
Arrivò tutto felice e disse :"Complimenti Effy!"
"Grazie, anche a te." risposi, sorridendo.
"Allora? Prossima destinazione Cambridge, eh?"
Ecco.
L'aveva detto.
Rosso era lì e non sapeva ancora niente e papà neanche.
Si voltarono entrambi verso di me confusi.
Feci un sorriso innocente.
"Cambridge?" chiese papà.
Dal suo tono però, non sembrava affatto arrabbiato.
"Hai fatto la domanda per Cambridge e ti hanno accettata?"
Non riuscivo a distogliere lo sguardo da Rosso che sembrava alquanto scioccato.
"No, ho solo fatto la domanda, mi devono ancora rispondere."
"Tesoro, ma è fantastico! Perché non me ne hai parlato?"
Mi abbracciò di nuovo, mentre Rosso continuò a rimanere in silenzio.
"Papà... Non è ancora niente di sicuro, non ti entusiasmare così tanto." borbottai, più a Rosso che a papà.
"Scusate ragazzi, ma devo andare." disse Rosso, tutto ad un tratto.
"Oh, di già?" Chiese papà, finalmente lasciandomi.
Fulminai con lo sguardo Felix.
"Scusa," disse con un filo di voce. "pensavo li avessi già informati."
Alzai gli occhi al cielo.
"Sì, mi hanno aggiunto una lezione alle 10 e devo sbrigarmi se non voglio ritardare." spiegò Rosso e dopo aver salutato tutti uscì dalla stanza.
Rimasi ferma per qualche minuto. Poi, quando i miei neuroni cominciarono a inalare le sue parole, gli corsi dietro, fino al parcheggio e lo fermai.
"Hey aspetta!" dissi.
"Devo andare." rispose, con freddezza glaciale.
"Dobbiamo parlare."
"Di cosa? Di te che per tutto questo tempo mi hai tenuto nascosto il fatto che probabilmente andrai a vivere a Londra?" stava urlando, ora.
"No, lasciami spiegare, per favore!" dissi, disperata.
"Non c'è nulla da spiegare.
Andrai in Inghilterra e noi due non ci potremo più rivedere, semplice no?"
Non risposi.
Accennò ad un sorriso malinconico. "Scusa, devo andare."
E senza aggiunger altro, salì in macchina e andò via a tutta velocità.
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RED (#Wattys2016)
Teen Fiction"Resta, per favore." Effy ha 17 anni. Orfana di madre ed essendo figlia unica, vive insieme al padre Bobby. Popolare tra i maschi, Effy, ama divertirsi e uscire la notte. Quando il padre scopre che la figlia rischia di ripetere l'anno, chiede aiu...