2 -Un Click di Troppo

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Nate

- ...ricordati che me l'hai chiesto tu -

Con quelle parole, e il sacchettino poggiato sul mio stomaco, Lore mi stava semplicemente facendo impazzire.

Come ipnotizzato, feci come richiesto, sciogliendo il lunghissimo fiocco rosso che racchiudeva la mia sorpresa.

- Puoi... legarlo intorno al mio collo, amore? -

Quella richiesta inaspettata, al limite del legale, mi fece mordere il labbro e...

- Tutto quello che vuoi tesoro... - mormorai facendogli scivolare il nastro di seta dietro la nuca.

- Le mie tecniche per corromperti stanno funzionando, Nathaniel? - mi domandò furbo, con un dito tra i denti.

- Beh, tesoro, non ancora, ma amo tutto quello che sta pensando la tua testolina... Quindi... - L'ennesimo bacio pieno di desiderio e amore, poi... - Sentiti pure libero di, ecco... Sperimentare con me. Voglio che tu sia disinibito e fiero di esserlo amore, perché io non voglio altri che te, piccolo -

- Dio Nate... -

Dopo quell'appassionata dichiarazione, la luce nei suoi occhi divenne così bella e forte che, in un secondo, oscurò tutte le stelle del firmamento.

- Non so cosa mi hai comprato Lore, ma il mio regalo più bello sei, e sarai, sempre tu - mormorai contro le sue labbra, prima di fargli un nodo intorno al collo.

- Perché non apri il pacchetto? Così, poi, posso dirti a cosa serve... - aveva sussurrato, senza mai smettere di muoversi sul mio bacino.

- Mh... Ok. Ma devi stare fermo amore, almeno per tre fottuti secondi, o giuro che la sorpresa sarà l'ultimo dei tuoi pensieri! - dissi posandogli le mani sui fianchi caldi e nudi.

- Certo... - rispose malizioso, con le labbra già sulla pelle sensibile del mio collo.

- Lo... Lorenzo... A-ah - mugolai gettando indietro la testa: conosceva a memoria quali fossero i miei punti sensibili, così come io i suoi.

Ma quella volta s'impegnò in particolar modo, per farmi eccitante. Non che avessi mai smesso di esserlo, visto che ancora dentro di lui.

- Apri, dai -

- Stai... Cazzo, Lore! Stai davvero giocando sporco! Non puoi... - ma quando i suoi muscoli interni si strinsero intorno al mio sesso - Mh! - seppi di aver perso già in partenza.

Boccheggiando come un pesce fuor d'acqua, gli permisi di succhiarmi il labbro inferiore, e riempirmi la bocca con la lingua.

Ad un passo dal cedere, e schiacciarlo sul materasso, per un secondo e bollente round di sesso e urla, con un piccolo strattone gli tirai i capelli all'indietro.

- N... Nate... -

- Prega che quello che c'è qui dentro, valga questa pausa del cazzo Lorenzo. Perché adesso, l'unica cosa che davvero vorrei fare, sarebbe quella di sculacciarti per come mi hai fatto eccitare! -

Quella dichiarazione appassionata, gli fece arrossire le guance e spezzare il respiro: nonostante la grande intesa sessuale che avevamo, non ci eravamo mai spinti così lontano.

Eppure la scena di lui, piegato sulle mie ginocchia, che mi pregava di schiaffeggiarlo sulle natiche, mi lasciò senza respiro.

Non gli avrei mai fatto del male, non dopo quello che aveva passato con Tony, eppure, lui stesso, più di una volta, mi aveva fatto capire che non gli sarebbe dispiaciuto, ecco...
Essere sottomesso.

Oltre "Un Marito é Per Sempre" (Gli Special)❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora