3 - Un Click di Troppo

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Lorenzo 6.00 p.m
"The Other Side" Set

Bassi gemiti e luci soffuse, resero l'aria intorno a me carica di erotismo e sensualità, ma tutto quell'eros mi lasciò indifferente.

In fondo, io ero lì per scattare foto, non per partecipare all'incontro a tre, che si stava svolgendo davanti ai miei occhi.

Anche se, l'occhiata ai nastri che stringevano i polsi del ragazzo che stavo fotografando, mentre gli altri due si alternavano per dargli piacere, mi aveva spinto con forza verso l'inevitabile: provare la stessa cosa con Nate.

Solo noi due, ovviamente.

Quel desiderio era nato come il fuoco, da tizzoni che all'apparenza sembravano quasi spenti.

Ma il vento della passione, che ci aveva avvolto fin dall'inizio, piano piano, l'aveva reso indomabile.

Per me era stato un vero e proprio shock, visto gli abusi fisici ed emotivi, a cui il mio ex mi aveva sottoposto in passato.

Eppure, tutte quelle sensazioni, invece che ripugnarmi, mi avevano messo in mano le chiavi della libertà:

Libertà di amare ed essere amato...

Libertà di osare e venir apprezzato...

Libertà di scegliere di essere sensuale e provocante, senza la paura di venir umiliato, frainteso, o peggio ancora, usato.

Quello era successo solo e soltanto grazie a Nate, il mio amore... il mio vichingo biondo...

Il mio tutto.

Peccato che "Il mio tutto", in quel momento, fosse seduto nello sgabello alle mie spalle, completamente rosso in viso, con le braccia incrociate sul petto, e il cipiglio più adorabile che avessi mai visto.

- Mh... sì... così... a-ah -

Per un attimo, quei mugolii pieni di desiderio, mi riportarono al piccante ed insolito pomeriggio, che avevo passato tra le braccia di Nate: non mi sarei mai aspettato tutte quelle piccole, ma importanti, vittorie, né tanto meno che accettasse il mio lavoro, seguendomi anche sul set a luci rosse.

Ma in fondo, non avrei dovuto stupirmi così tanto: si trattava di Nate, la persona che, a tutti gli effetti, mi aveva salvato la vita.

Dopo l'ennesima, bollente, foto, finalmente incrociai i suoi occhi verdi, e un "Ti amo" sillabato, lo fece sorridere, nonostante tutta quella situazione pazzesca.

Poi la voce energica del regista, ci distrasse - Bene ragazzi, facciamo una piccola pausa di... vediamo... dieci minuti, ok? - e, in un battito di ciglia, tutti i ragazzi indossarono gli accappatoi della produzione, lasciandomi da solo con Nate.

- Ehi amore, tutto ok? - chiesi, intrufolandomi tra le sue gambe aperte, avvolte dentro un paio di skinny color verde militare.

- Ok?! Sei serio Lore? Meno male che doveva essere tutta scena, e tu solo scattare foto!!! - rispose stizzito.

- Infatti, io sto solo facendo il mio lavoro, piccolo... - risposi con calma, voltando i palmi verso l'alto, con la Canon appesa al collo.

- Mh... È stato decisamente meglio oggi... Non mi piacciono le cose troppo affollate. E non mi piace che tu le veda - bofonchiò fulminandomi con lo sguardo, mentre io lo abbracciavo e accarezzavo lungo tutta la schiena.

- Posso baciare queste bellissime labbra, e farle tornare a sorridere? - chiesi, perdendomi per l'ennesima volta in quelle due pozze color verde mare, mentre l'indice sfiorava quella zona sensibile.

Oltre "Un Marito é Per Sempre" (Gli Special)❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora