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Una voce interrompe i miei pensieri.
"Ehi!" Uno dei due gemelli avanza verso di me, ma solo quando si ferma davanti a me, riconosco il neo sulla guancia, è Lucas!
"Tutto bene?" Mi chiede non appena si accorge del mio sguardo ancora immerso nei pensieri.
"Sì, scusa! Mi sono dimenticata di spegnere i pensieri." Sorrido e lui ricambia.
"Bhè, se ti può aiutare a spegnere i pensieri, mi farebbe molto piacere vederci qualche volta!" Mi fissa in attesa di una risposta e decido di accettare.
"Certo mi piacerebbe molto!" Mi accorgo subito di aver pronunciato una delle frasi più fatte al mondo, ma Lucas sembra non accorgersene.
"Bene, potremmo vederci stasera, insomma se non hai impegni! Potremmo andare al cinema." Afferma entusiasta.
"Perfetto". Gli sorrido in modo caloroso per dimostrargli che per davvero avrei piacere a trascorrere la serata con lui.
Mi avvio verso la mensa e Lucas mi segue. Raggiungiamo il tavolo dove sono seduti Edoardo, Alyssa e Daniel. Mi siedo accanto ad Alyssa ed improvvisamente penso alla necessità di avere un'amica, dato che fino ad adesso ho solo amici maschi.
Edoardo ci saluta con un cenno della testa, ma poi continua il suo discorso.
"Seriamente non credo che vada bene quel vestito per la festa!" Afferma rivolto ad Alyssa.
"Quale festa?" Domando incuriosita.
"Quella di domani sera! Puoi venire se vuoi!" Mi invita Alyssa. "E comunque se quel vestito non va bene, sei invitato, anzi obbligato a venire a fare shopping con me oggi pomeriggio!" Continua rivolta ad Edo.
"Potrei venire anche io con voi! Non ho nulla da mettermi per questa festa!" Propongo.
"Certo! esclama Edo. Ti passiamo a prendere noi verso le 17!" Mi assicura.
"Il nostro appuntamento è confermato?" Sussurra preoccupato Lucas.
"Sì certo!" Lo rassicuro.
Improvvisamente mi domando dove sia Romeo. Passo in rassegna ogni tavolo della mensa, fino a giungere alla conclusione che non sia qui. Mi domando dove sia, ma Edoardo sembra leggermi nel pensiero.
"Se n'è andato. Ha detto che aveva alcuni impegni di famiglia". Edoardo mi sorride, ma leggo nei suoi occhi che vorrebbe pormi un milione di domande.
Dopo aver finito di pranzare saluto tutti e mi incammino verso il portone.
"Signorina dove credeva di andare, senza rispondere al mio interrogatorio?" Edoardo mi segue a passo spedito, e si ferma di fronte a me indossando i suoi stravaganti occhiali blu.
"Quindi, tu e Romeo?" La curiosità sprizza dai suoi pori.
"No! Siamo amici. Solo abbiamo avuto una piccola incomprensione e avrei voluto chiarire." Spiego parte della situazione al mio amico.
"Mh mi fido! E invece Lucas?" continua abbassando gli occhiali sul naso e ammiccando.
"Niente, siamo solo amici. Mi ha chiesto di uscire ed ho accettato!"
"Va bene ci credo!" Sorride e mette fine al suo interrogatorio.
"Sono felice che Romeo stia passando del tempo con te! Per giorni non ha parlato con nessuno di noi. Ma quando sei arrivata tu... Credo che tu lo faccia stare bene!" Confessa e mi cinge le spalle con un braccio.
Sorrido timidamente, cercando di nascondere il cuore che mi martella nel petto.
"Ci vediamo dopo!" Saluto Edoardo, sotto casa e mi avvio velocemente per le scale.
Preparo un'insalata: è la cosa più semplice da preparare e credo che in questo periodo, la mia dieta sarà a base di sola insalata. Insomma il cibo negli ultimi giorni non è stato una vera priorità. Porto il piatto sul balcone e mi stendo su una delle sdraio. Mentre divoro il cibo, il mio sguardo si sofferma sul cielo. L'inverno si sta facendo strada nella città, così come nel mio umore. Uno stormo attraversa il cielo, pronto ad emigrare verso sud. Anche lo studio, negli ultimi giorni non è stato una vera priorità. Decido di concentrarmi sui compiti fino all'orario in cui incontrerò i miei amici. Apro il libro di letteratura e mi lascio assorbire nella selva di Dante, finchè lo squillo del mio telefono, mi risveglia dai miei pensieri.
Corro a prendere il cellulare nella borsa. Sullo schermo, lampeggia il nome Dott. Reale. Rispondo immediatamente, impaziente di avere notizie riguardo mia madre.
"Signorina Ferrero, buon pomeriggio! Volevamo informarla che domani sospenderemo la somministrazione dei farmaci a sua madre. Dopo di che aspetteremo che si svegli ed entro la fine della settimana potremo dimetterla."
"Grazie dottore!" Se non fosse una telefonata, credo che abbraccerei questo medico.
"In realtà, vorrei parlarle anche di un'altra cosa! Dati i precedenti di sua madre con l'alcool, io e l'intera equipe, proponiamo di integrarla in un centro di disintossicazione dall'alcool. Essendo lei minorenne, sarà affidata al suo parente più prossimo durante il trattamento di sua madre." Il dottore parla in tono sicuro, come se la soluzione fosse così semplice.
Il mio parente più prossimo è mia nonna. Non la vedo da quando avevo quattro anni. I suoi rapporti con mia madre non erano dei migliori. Non si è presentata al funerale di mio padre, e tutte le volte che l'ho chiamata perché mia madre non stava bene, non ha fatto nulla.
"Grazie dottore, buona serata!" Concludo frettolosamente la telefonata e cerco attorno a me una distrazione.

Ciao a tutti. Ecco il capitolo 11. Ormai siamo nel bel mezzo della storia e vi assicuro (almeno per come la vedo io) che il prossimo capitolo sarà meraviglioso. 🤩 Se vi va, lasciate un voto, vi ringrazio se lo farete💖

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