GouFubu

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Questa shot sarà ambientata nella seconda guerra mondiale ed è tratta da una fanfiction che ho scritto anni fa ed ho deciso di riadattare questa parte in versione GouFubu. Non li shippo ma ho avuto abbastanza richieste su di loro quindi vi voglio accontentare.
Buona lettura.

A: Kidou

Caro Kidou, sono Gouenji. Il tuo compagno di stanza della caserma militare.

Non so se hai saputo, ma hanno catturato Fubuki.

Non volevo accadesse, io ho cercato di liberarlo, ma lo hanno preso ed io non ho potuto difenderlo come mi avevi detto anche tu. Non me lo perdonerò mai.

Sono stato sparato dalle SS quando mi hanno visto mano nella mano con Fubuki durante la nostra fuga, e so che uscire con lui in quel mondo allo scoperto resterà per sempre l'errore per cui più mi rimpiangerò. Ti prego dimmi che è lì con te, che lo hai visto. Se è così, digli che mi manca e che gli chiedo scusa, mi sento terribilmente in colpa.

Tienilo d'occhio se puoi, difendilo se ne hai la possibilità. Te ne sarò per sempre grato.

-Gouenji Shuuya.

Spedì la lettera secondo l'indirizzo del campo datogli dallo stesso Kidou e attese per altri giorni una risposta.

Ormai sentiva di aver perso persino la speranza dopo l'accaduto, quindi non sperava neanche in una risposta.

Forse era stato trasferito anche lui, e forse non avrebbe mai ricevuto la sua lettera, ma almeno sapeva di averci provato.

In quei giorni Gouenji pareva essersi disconnesso da tutto e tutti.

Ogni mattina restava in silenzio mentre i vari uomini consegnavano le lettere ai suoi compagni non vedendo mai la sua, eppure non perdeva mai occasione di chiedere notizie.

Incominciarono ad arruolarlo nelle difese militari, quindi spesso scendeva nel campo di battaglia, cercava di fare tutto pur di non pensare a Fubuki. Ma era inevitabile. Ogni cosa lo riconduceva a lui, ogni ricordo, come quello dell'utima notte insieme.

Non riusciva a togliersi il suo sorriso dalla testa, non che questo gli dispiacesse, ma poi quel sorriso lo riconduceva alle sue urla mentre cercava un aiuto che Gouenji non riuscì mai a dargli.

La cosa più brutta era risvegliarsi sempre con quel peso sulla coscienza, ma soprattutto con l'idea che in quella mattina entrambi si sarebbero ritrovati a lottare tra la vita e la morte. Gouenji però tifava sempre per lui, mentre egli stesso si impegnava unicamente a sopravvivere con quelle ultime forze a lui rimaste.

'Gouenji! Notizie per te!' Quel giorno Gouenji si alzò di scatto lasciando perdere una mela che sarebbe stata la sua merenda su una panchina, fiondandosi fuori verso l'uomo delle consegne.

"E' arrivata la lettera?" Chiese speranzoso mentre il suo cuore prese a battere a mille.

'Ecco a te! Ecco perchè mai perdere le speranze giovanotto!' Esclamò il signore scompigliandogli i capelli.

Gouenji accennò un sorriso e si sedette con le spalle contro un muretto aprendo velocemente la lettera.

A: Gouenji

Ciao Gouenji, sono personalmente io! Fubuki!

Kidou mi ha portato la tua lettera e non so se riceverai mai la mia perchè mi stanno dicendo che le consegne in tempi di guerra non sono esattamente buone, ma tu mi hai insegnato di provarci sempre no?

Non devi assolutamente sentirti in colpa, ed io sto bene, sul serio.

Kidou mi tiene da adesso sempre sotto controllo, e mi ha dato anche una tua foto che aveva sul suo portafogli, ora la tengo nella mia 'camera'. Qui ci fanno lavorare molto, ma non vedo l'ora di uscire in fretta di qui e tornare nella nostra terrazza ad aspettarti! Ogni sera ne uscivo con un raffreddore, ma alla fine ne è valsa assolutamente la pena.

Inazuma Eleven One Shots #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora