Capitolo 3

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Dopo aver finito le sei ore scolastiche ero stanchissima e sentivo delle fitte allucinanti allo stomaco. Colpa del dannato ciclo. Quando ce l'ho sono sempre nervosa.

La giornata é andata molto male anche perché ho preso 2 a diritto e 4 a matematica, ora come avrei fatto con mia madre? Come avrei giustificato questi vottacci? Già mi stavo sentendo male.

Mi stavo avvicinando alla fermata del pulman quando sentii dei ragazzi parlare dietro di me. Non capivo quello che dicevano allora lasciai stare.

"Marocchina di merda!!Puzzi cogliona" sentii dire tutto ad un tratto.

Mi girai e vidi un gruppo di ragazzi della mia stessa scuola però più grandi di me. Mi rigirai. Li sentii insultarmi di nuovo e per la prima volta mi sentii invasa da una rabbia indescrivibile che non riuscii più a trattenermi.

"Basta avete rotto il cazzo porco dio!! Basta non ne posso più siete solo dei razzisti di merda. Non capite un cazzo della vita. Siamo tutti uguali in questo mondo! Non siete migliore di me! Capitelo cazzo fate schifo anche voi fatevene una ragione!"

Rimasero immobili e non sapevano più cosa rispondere.

Mi sentivo soddisfatta ma anche impaurita perché non sapevo come avrebbero reagito. Mi ripresi, mi calmai e poi mi accorsi che era arrivato il pulman salii e mi sentivo ancora osservata da quei ragazzi che continuavano a fissarmi da fuori la vetrata.

Lungo il tragitto mi sentivo male.

Io in realtà avevo paura di quei ragazzi ma una voce racchiusa dentro di me oggi non ne poteva più e si é ribellata. Ora ho davvero paura. Ho paura che quei ragazzi mi facciano qualcosa a scuola.

Sono sicura che me la faranno pagare in un modo o nell'altro perché quelli non sono i tipi che si divertono solo a prenderti in giro ma quelli che per vendetta potrebbero usare anche le mani.

Il bus si é fermato. Ah il semaforo. Tra poco devo scendere.

"Autista scendo a questa"

"Okay, ciao"

"Ciao buon lavoro."

Busso alla porta. Niente, nessuno a casa. Mio fratello sarà da qualche suo amico mentre i miei, bho non so in qualche parte del mondo.

Apro lo zaino e prendo le chiavi. Apro.

Vado in cucina e prendo uno yogurt alla fragola il mio gusto preferito.

Salgo in camera mia e butto lo zaino a terra. Vado in bagno e mi cambio l'assorbente. Mi sciaquo la faccia e mi metto un paio di pantaloncini e una cannottiera. Ho voglia di dormire o almeno di sdraiarmi un po' sul letto.

DRRR-DRRR

Porca zoccola chi è adesso?

"Si?"

"Hey scema sono Nuela"

"Ah Nuela dimmi"

"Sono sotti casa tua con la macchina assieme a Federico, cosa vuoi fare? Vuoi scendere o vuoi che ti venga a prendere io? Il film inizia tra mezz'ora"

"Ah cazzo il cinema giusto, me ne ero dimenticata. Dai andate solo voi sono in canotta e pantaloncini e poi sto ancora sul letto"

"Ma a te va di scherzare vero Ahahaha ti abbiamo già comprato il biglietto hai 10 minuti da ora su smuoviti altrimenti butto giù la porta e ti porto via così come ti trovo"

"Okay dai su arrivo"

Mi andai subito a sciaquare di nuovo la faccia.

Aprii l'armadio e presi un paio di pantaloncini a vita alta e delle calze trasparenti. Una camicetta bianca e delle nike anch'esse bianche.

Mi sciolsi i capelli, mi misi un po' di fondotinta, eyeliner e molto mascara e per concludere un rossetto neutro. Presi il cellulare, le chiavi e scesi le scale.

Aprii la porta e li salutai.

Entrai in macchina.

"Hey Fede é da tanto che non ci si vede, allora che racconti?"

"Bha niente di nuovo solamente le solite. Lavoro con babbo dalla mattina alla sera ahahaha"

"Ahaahha dai su ti fa bene"

"Eh si"

"Dai andiamo raga che il film comincia tra poco" disse Nuela

"Ahahaha okay" disse Federico

Partimmo e dentro la mia mente mi immaginavo una vita e un posto migliore dove vivere lontana dai fottuti pregiudizi della gente.

"Oi Laty siamo arrivati, che hai?" Mi chiese nuela

"Ahahah niente mi sono incantata"

"Ahahah dai su scendiamo"

Chiusi la porta della macchina e in tre ci avviammo verso il portone del cinema.

Oh no! I ragazzi a cui mi ero rivolta in modo sgarbato erano li. Davanti il portone. Mi bloccai. Avevo paura. Volevo tornare a casa.

"Hey tesoro che hai? Ooii Laty che ti succede?? Sei ghiacciata che ti prende?"

Mi ripresi. Non dovevo avere paura. Basta avere paura Latifa non sei una bambina.

"No niente entriamo''

"Sicura? Lo sai che..."

"Sisi che per qualsiasi cosa posso contare su di te e su Federico lo so lo so"

"Ecco ricordatelo sempre e ora entriamo su. Federico già é entrato per tenerci i posti"

"Okay andiamo"

Gli passammo davanti ed io per la prima volta a testa alta.

Tutto cambiò quando conobbi lui.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora