the Truth

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capitolo 15

Meg ***

Questa mattina a scuola è andata malissimo , non riuscivo a distrarmi ;continuavo a pensare alla mia vita disastrosa .
Suona la campanella e esco da scuola , mi mancherebbero altre tre ore ma c'è il processo ; riprendo la macchina nel parcheggio e  vado a casa .

Appena entro il senso di vuoto mi porta tristezza , a scuola almeno c'è confusione invece qui il silenzio regna in tutta la casa .

Prima di cambiarmi vado in giardino e accendo una sigaretta , è l'unica cosa che in questo momento mi può tranquilizzare e l'unica cosa  che adesso ho voglia di fare .
Mi tolgo le scarpe e mi siedo sul bordo della piscina immergendo i piedi nell'acqua .

Aspiro il fumo e poi alzo la testa per liberarlo tutto in una volta .
Quando i nervi sono un po' più rilassati
rientro in casa e vado in bagno a farmi una doccia .

Non voglio vestirmi elegante ma in un modo un po' più ordinata .

Mezz'ora dopo esco di casa ,prendo la macchina e prima di partire appoggio la testa sul volante e respiro profondamente .

Accendo la macchina e accendo il navigatore , non sono mai andata in un tribunale .
Sbaglio strada un paio di volte ma riesco ad arrivare puntuale .

Appena entro dentro quella struttura elegante e fredda le ginocchia diventano gelatina e il battito del cuore .

Salgo le scale e arrivo su un piano pieno di gente .
Vedo mio papà che è seguito da poliziotti, non lo saluto e mi vado a sedere .

Dopo un po' di attesa ci fanno entrare .

Arriva un uomo vestito di nero che di siede difronte a tutti .
inizia a parlare e parlare solo per arrivare a causa di cosa mio padre è stato arrestato .

Parla per ore e ore e uno alla volta dei testimoni vengono interrogati , tutti per dire poi la stessa identica cosa .
Sono almeno cinquanta le persone che testimoniano .

Non riesco a stare dietro a tutti quei discorsi ma poi il giudice dice qualcosa che attira la mia attenzione

" Il signor Lindemann è accusato anche di picchiare la figlia e di  violentarla ."

Alza lo sguardo dal foglio e inizia a fare vagare gli occhi .

Appena mi vede esclama

"Signorina Lindemann è vero "

Annuisco e poi mi alzo

"si e non sono stata neanche l'unica"

Mio padre mi guarda imbestialito e distolgo lo sguardo da lui .

" Ci sono delle prove ?"

" testimoni "

"e questi testimoni sono qui "

Mi manca il respiro

"no non sono presenti "

"mi dispiace ma senza testimoni non possiamo farci niente "

Sento il sorriso malefico di mio papà addosso a me che sente di aver vinto una battaglia .

Mi siedo e appoggio la testa disperata sulle ginocchia .
Si sente improvvisamente un tonfo e la porta si apre .

" lei chi è ?" chiede il giudice

"scusate l'interruzione , sono Cameron dallas e sono qui per testimoniare un episodio di violenza da parte del signor Lindemann sulla figlia ."

Mi alzo di scatto e guardo Cameron .
Appena mi vede sforza un sorriso e poi si avvicina al giudice

" ho visto due volte in realtà , un giorno il signor Lindemann ha picchiato  la figlia e io stavo per entrare da loro ma dopo che ho visto la scena sono ritornato a casa , avevo quattordici anni e non sapevo cosa fare , è per questo che non ho raccontato a nessuno il fatto .
La seconda volta ero nella mia stanza e stavo guardando fuori dalla finestra e ho rivolto lo sguardo verso la camera della signorina Lindemann e c'era il padre che ...che la stava violentando "

TU SEI DROGA [Cameron Dallas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora