chapter five

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"Come ti senti?" Chiese un giorno Josh.

"Chi sei tu, dottor Paulson?"

Josh roteò gli occhi. "Dai, Ty," disse, passandogli il suo coltellino. "fammelo vedere, con parole 'normali'."

Tyler guardò il coltello, che risultava caldo e pesante nelle sue mani, come seta su erba bagnata di rugiada.

"Fammi vedere." Ripetè Josh.

Tyler ne fece uscire la lama, premendola sul pavimento legnoso della casa sull'albero T-E-R-R-O-R-I-Z-Z-A-T-O.

"Terrorizzato," lesse Josh, "perché?"

Tyler sollevò le spalle, pulendo il legno dalla lama del coltellino, prima di richiuderlo e passarlo di nuovo a Josh. "Non lo so. Lo sono sempre" disse.

"Perché?" Chiese ancora Josh. "Di cosa?"

Tyler alzò ancora una volta le spalle. "Di cosa succederà in futuro, penso" concluse.

Josh aggrottò le sopracciglia. "Non c'è nulla di cui aver paura." Rispose.

"Allora perché ho paura?"

Josh sorrise, nel modo gentile in cui solo lui sapeva fare. "Arancione-verde-viola." Disse

Tyler sospirò, passando il pollice tra le fessure delle tavole di legno. "Non lo sono." Mormorò. "Non molto."

"Lo sei." Affermò Josh. "Come cotone arancione disteso. Non sapere cosa ci sia dietro l'angolo è una delle cose più belle di sempre."

"Terrificante." Disse Tyler, scuotendo la testa.

"Magari un po'." Concesse Josh. "Ma magari quello che c'è dietro l'angolo è una delle cose migliori che tu immaginare."

"E se non fosse cosi?"

"E se invece lo fosse?"

"E se non lo fosse?"

Josh si chinó in avanti, allontanando le dita di Tyler dal legno inciso. "Ma se lo fosse?"
Sospirò.

Forest Fic- Stay In Place (sing a chorus) ~ joshler fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora