chapter fifteen

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Sua mamma non l'aveva più fatto uscire da quando le aveva detto di aver fatto sesso con Josh.

Spera che Josh capisca perché non è uscito.

Sua mamma si era allontanata da lui solo per chiamare alcune persone e parlare con suo padre.

"Andrò a salutare i nostri vicini, okay?" dice sua mamma, quando sentono la porta del garage aprirsi. "Torno subito."

Tyler annuisce lentamente.

Riesce a sentire sua mamma complimentarsi con suo fratello e sua sorella fin quando non sente un leggero rumore sulla finestra del salotto. Guarda fuori e vede Josh in piedi, salutandolo lentamente.

Tyler corre alla finestra, aprendola.

"Ciao," dice.

"Vieni qui," Josh dice, gesticolando verso gli alberi dietro loro.

Tyler si morde il labbro. "Mia mamma uscirà pazza se non sarò qui quando ritornerà." dice.

Josh sospira. "Per favore?" chiede. "Mi dispiace, Tyler. Non volevo gridare. Per favore, mi dispiace."
Tyler sospira, guardando fuori.

"Bene.." mormora, uscendo dalla finestra.

"Ciao," dice Josh in un sussurro, prendendo la sua mano. "Possiamo parlare?"

"Okay," dice Tyler, e camminando mano nella mano nella foresta.
"Mi dispiace essermi rivolto a te in quel modo," Josh si scusa una volta che sono al sicuro in mezzo agli arbusti.

"Mi dispiace, ho detto di aver capito," Tyler dice. "Non capisco. Non so cosa stavo pensando."

Josh sorride, le labbra in C maggiore un po' tristi. "Dispiace a tutti," sussurra e Tyler si sporge, baciandolo.

Gli occhi di Josh sono chiusi mentre si tira indietro; sembra tranquillo.

"Canta." dice, gli occhi ancora chiusi.

"Cosa?" chiede Tyler, allontanandosi di poco.

"Canta," ripete Josh.

"Cosa vuoi che ti canti?" chiede Tyler, smarrito.

Josh fa spallucce. "Qualcosa che tutti conoscono."

"Uhm." Tyler fa una pausa. Per qualche ragione, tutto ciò a cui riesce a pensare è "Twinkle, Twinkle, Little Star."

Josh apre finalmente gli occhi quando Tyler finisce. "Grazie," dice.

"Di nulla," risponde Tyler.

Camminano più a fondo nella foresta, le mani ancora intrecciate assieme.

"Hai mai notato-" Josh inizia, alzando gli occhi al cielo che andava man mano inscurendosi. "che quando stringi gli occhi assieme, cambia tutto?"

"Sì," dice Tyler. "Non drammaticalmente, però. Lo stretto necessario per sembrare strano."

"Sì." Josh fa schioccare le sue dita. "Come quel - quel tipo. Con le facce coperte. Red-August-L.."

"Uhm," dice Tyler, pensando. "Uh, René Magritte?"

"Sì, lui," Josh dice. "Tutto ciò che dovrebbe essere tranquillo non lo è."

Tyler annuisce lentamente, facendo gli occhi storti agli alberi.

Tutto aveva un alone misterioso.

Trema, guardandosi indietro verso Josh, che non sembra ciò che dovrebbe essere.

"Tu non sei tranquillo come dovresti essere." dice Tyler senza pensarci.

Josh si irrigidisce e Tyler crede che verrà sgridato nuovamente, ma Josh stringe nuovamente la sua mano.

"Sarò okay," sussurra. "Finché mi ricorderai."

Tyler stringe la sua mano.

Camminano in silenzio, tutto verde-arancione. Tyler può quasi sentirlo.

"E se non fosse reale?" Tyler dice di punto in bianco.

Josh aggrotta le sopracciglia. "In che senso?"

"E se fosse tutto nella mia testa?" Tyler sussurra. Josh scuote la testa.

"Ovviamente è tutto nella tua testa." Tyler batte le palpebre.
"Cosa?"

"Questo è tutto nella tua testa," Josh dice, gesticolando. "Ma ciò non significa che non sia reale."

Tyler sospira. "Sì ma cosa se-" gesticola "è tutto solo nella mia testa?"

Josh alza le spalle. "Sarebbe comunque reale, no? Se riesci a guardarlo, se riesci a sentirlo, perché non dovrebbe essere reale?"

"N-non lo so," Tyler dice, accigliandosi. "Magari perché non è reale per nessun altro."

"Quindi?"

"Quindi, magari non sei reale."

Josh si pietrifica, guardando Tyler. "Cosa?"

"Magari tu non sei reale." Tyler ripete.

Josh squote la testa. "No, non dirlo."

"Tutti mi dicono che non lo sei," Tyler dice. "Il mio terapista, il mio psicologo, i miei genitori-"

"Non li ascoltare," Josh dice fermamente, guardandolo negli occhi. "Non li ascoltare. Mi puoi vedere, vero? Ascoltarmi?" Stringe la mano di Tyler. "Sentirmi?"

"Allucinazioni?" Tyler chiede.

"Uno che ti bacia?" Josh risponde.

Tyler scioglie la presa sulla mano di Josh, nascondendo il viso fra le mani.

"Tyler, sono reale." Josh mormora. "Mi senti?"

"Lasciami pensare!" Tyler grida.

"Ti ho detto di ricordarmi!" Josh grugnisce. "Lo pensi davvero? Sono solo frutto della tua immaginazione?"

"Zitto!" Tyler urla, le mani sulle sue orecchie. "Zitto zitto zitto!"

"Ascoltami!"

"Tu non sei reale!"

"Sì che lo sono!"

"Tu non sei reale!"

"Lo sono! Tyler, ascoltami-"

"Non sei reale, non sei reale, non sei reale-"

E dopo Josh sbatte un palmo contro la sua guancia.

Entrambi si congelano.

"Hai- hai appena-"

"Tyler," Josh respira forte. "Tyler, mi dispiace, non-"

"Allontanati da me."

"Oh, Tyler, mi-"

"Lasciami solo!" Tyler urla. "Vai via da me!"

"Tyler, per favore, mi dispiace!"

"Allontanati!" grida, girandosi e tornando verso casa.

"Tyler!"

Tyler grida, le lacrime che scorrevano lungo le sue guance. Corre verso le luci di casa sua, batte alla porta e suo fratello apre.

"Tyler! Mamma era così-"

Tyler lo sorpassa, singhiozzando mentre corre in camera. Si corica sul letto, non preoccupandosi di chiudere la porta della camera.
Si corica sotto le coperte e si addormenta.

Forest Fic- Stay In Place (sing a chorus) ~ joshler fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora