T W E N T Y - S I X

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Quando Jisung rientrò nel suo appartamento dopo una lunga mezz'ora al supermercato, trovò Hwara che rideva sdraiata sul divano con il suo telefono in mano.
Il ragazzo posò la spesa sul tavolo nella cucina e si diresse verso la ragazza.

Perché ridi?

La ragazza guardò il biondo, spostandosi un po' sul divano per fargli spazio così anche lui poteva sedersi.

Felix e Changbin hanno trovato un'appartamento e si sono trasferiti, solo che ieri Changbin è uscito e si è dimenticato le chiavi. Quando Felix poi è tornato a casa dalle prove di danza era stanco quindi si è addormentato, ma nello stesso tempo era tornato anche Changbin che è rimasto fuori per circa un quarto d'ora perché Felix non si svegliava

Jisung rise insieme alla corvina.

Prima o poi dovrei darti le chiavi dell'appartamento visto che ormai abiti praticamente qui

Non ti preoccupare, posso sempre scassinare la serratura

Non scassinerai la mia serratura, Hwara. Comunque come sta andando con il contratto, gli hai dato un'occhiata?

Hwara scosse la testa.

Lo stavo per fare, ma poi Felix mi ha scritto e mi sono distratta. Dopo inizierò a lavorarci su

Il ragazzo annuì e decise di sdraiarsi, posando il capo sulle gambe della corvina. La ragazza continuò a scrivere sul suo telefono con una mano, mentre l'altra la passava delicatamente tra i capelli del biondo.
Jisung sorrise chiudendo gli occhi.

Se li meritavano quei momenti così, tranquilli e silenziosi. Specialmente Hwara. Non c'era alcun rumore in quel momento, l'unica cosa che spezzava a volte il silenzio era la piccola risata della ragazza.

Ad un certo punto la corvina decise di posare il telefono accanto a sé e spostò il suo sguardo sul volto del biondo che aveva ancora gli occhi chiusi. Hwara continuò a passare la sua mano tra le ciocche bionde e sorrise quando si accorse che anche Jisung stava sorridendo.

Ti meriteresti una vita piena di questi momenti, Jisung

Il ragazzo aprì gli occhi e guardò la corvina confuso.

Ti meriteresti una vita piena di momenti come questi, ho detto. Piena di tranquillità e più 'normale' di quella che hai da quando mi hai conosciuta. Sei speciale, Jisung. Sei prezioso. Ti meriti tutto il bene di questo mondo

Hwara parlò con una voce molto calma e in alcuni punti a Jisung sembrava come se lei stesse sussurrando. Poteva letteralmente addormentarsi in quell'istante, con la ragazza che continuava a passargli delicatamente la sua mano fra i capelli e che gli parlava in quel modo così sereno.

Il ragazzo sorrise e prese la mano libera della ragazza tra le sue, intrecciandosele sul petto.

Io sono contento così come sto ora, in questo momento. Con te, in questo piccolo appartamento che appena tu lo lasci a me per tre secondi ritorna al suo vecchio stato, allo stato in cui lo lasciavo io quando stavo male. Sono così felice che quel giorno non ho insistito che tu uscissi da qui, sono così felice che tu sia rimasta con me anche allora. Non la voglio una vita 'normale' se non ci sei tu, sarebbe noiosa

La ragazza ridacchiò e si abbassò per baciare delicatamente il ragazzo. Non potevano chiedere di meglio in quell'istante. Per un attimo entrambi sentirono la sensazione che provi quando credi di non avere nessun problema, quando credi che puoi benissimo lasciare il mondo fuori dalla porta. Non poteva durare per sempre quella sensazione, lo sapevano bene i due che ne avevano passate così tante anche alla loro giovane età, ma per una volta volevano essere anche loro egoisti, per una volta anche loro volevano ritagliarsi un po' di più di quel momento tutto per loro.

Questo fu interrotto dal telefono di Hwara che iniziò a squillare.

I due ragazzi si staccarono e Jisung lasciò andare la mano della ragazza per farle prendere il telefono.
La corvina roteò gli occhi quando notò che a chiamarla era suo cugino. Aveva un sesto senso per rovinare i momenti quel ragazzo.

Jinnie, che c'è?

Il biondo guardò la ragazza e rimase confuso quando vide la corvina aggrottare le sopracciglia, probabilmente confusa anche lei da qualcosa che il cugino le stava dicendo.

Hyunjin non è possibile. Tutto questo non ha senso! Cosa vuol dire che gli hai detto dove sono? Ma- No Hyunjin non hai capito non dovevi farlo, cosa ti è passato per la mente in quel momento?!

La ragazza iniziò ad alzarsi, cosa che portò Jisung a sedersi composto sul divano. La corvina aveva iniziato a camminare per l'appartamento mentre discuteva con il cugino attraverso il telefono riguardo a qualcosa che lui ancora non aveva capito.

Ad un certo punto qualcuno suonò il campanello e Hwara si affrettò a chiudere la chiamata.

Cosa è successo?

Un casino, ecco cosa è successo

Argomenta, grazie

Faccio prima a fartelo vedere che a spiegartelo

La ragazza si passò una mano fra i lunghi capelli neri e andò ad aprire la porta. Jisung la seguì, ma rimase comunque un po' distante dalla porta.

Quando la figura di Hwara si spostò, apparve quella di un ragazzo bruno che Jisung non conosceva.

Il biondo guardò la corvina, che ricambiò il suo sguardo con uno triste.

Woosung questo è Jisung, il ragazzo che mi sta ospitando in questo periodo

Il biondo non apprezzò quelle parole. Ok, non erano fidanzati, ma di sicuro non erano nemmeno degli amici 'normali'. E poi, di sicuro lui non era nemmeno 'il ragazzo che la stava ospitando'. Lui sapeva che era molto di più per lei, lo sapeva perché se lo dicevano così tante volte e allora perché? Perché davanti a quello che lui sapeva bene fosse il suo ex, lui era soltanto 'il ragazzo che la stava ospitando'?

Hwara nel frattempo prese un respiro profondo e guardò entrambi i ragazzi guardarla con uno sguardo misto fra la confusione, la tristezza e quello che le faceva più paura di tutte, amore.

Jisung, questo è Woosung, sai già chi è quindi non serve che te lo spieghi

Parli di me, Rara?

Per un secondo, un secondo impercettibile, un piccolo sorriso apparve sul volto della ragazza sentendo quel soprannome che non sentiva da tanto tempo, ma sparì immediatamente appena si girò a guardare il bruno.

Scommetto che anche tu parli di me, Sammy

Sul volto del ragazzo apparve un sorriso furbo, soddisfatto nel vedere che il carattere della ragazza non era cambiato. Era rimasta la stessa di quando stava con lui. La stessa Hwara che viveva con lui. La stessa Hwara con cui aveva condiviso un divano per tre giorni di fila perché il letto era occupato dai suoi amici, anche loro scappati di casa. La stessa Hwara che lui si accertò di modellare come la voleva lui, essendo lei "piccola" allora e quindi facile da influenzare, rendendola più forte e non la ragazza tutta lacrime che era precipitata da lui per chiedergli di essere ospitata. La stessa Hwara che non lo aveva mai allontanato, che lo aveva stretto a sé quando ne aveva bisogno e che lui poi aveva ricambiato tutte quelle volte che la ragazza si sentiva di crollare.

Il ragazzo si sporse, lanciando uno sguardo al biondo che non aveva smesso di guardarlo male nemmeno per un secondo, e si avvicinò al viso della ragazza. Il sorriso furbo non lasciò mai il suo volto.

Ovviamente io ho parlato di te e ovviamente tu hai parlato di me. Non siamo due persone facili da dimenticare, vero Rara?

BOREDOM | HAN JISUNG √Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora