Capitolo 2

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<<Jungkook-ah...c'è una cosa che non ti ho mai detto...>> Jimin si avvicina, le sue labbra rosee si schiudono in un piccolo sorriso, mentre la lingua le inumidisce facendole brillare.

>> Jimin si avvicina, le sue labbra rosee si schiudono in un piccolo sorriso, mentre la lingua le inumidisce facendole brillare

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Io rimango immobile continuando a fissarle, che si avvicinano sempre di più, sempre di più. Le sue mani prendono le mie con un tocco delicato e poi si ferma a pochi centimetri da me, tanto che sento il suo respiro caldo sul mio viso. Il mio cuore batte troppo forte e non riesco a guardarlo negli occhi, così li chiudo per un istante e...

<<Buongiorno pigrone! È già l'ora di pranzo, hai dormito tutta la mattina!>>

Apro gli occhi e mi ritrovo sul divano dove mi ero appisolato, in camera mia, scoprendo che era stato solo un sogno. Guardo Jimin e il mio viso diventa rosso come un peperone.

Jimin <<Hey, che hai alla faccia? Cosa stavi sognando? >> Borbotto un "niente" e nascondo il viso dentro al cuscino.

Ma perché ho fatto un sogno del genere? Che mi è preso?! Scaccio dalla mente quelle immagini e vado in bagno a lavarmi.

Jimin sbircia dalla porta <<Allora non sei ancora pronto? Ho fameeee...>>

Jungkook <<Hyung, smettila ed esci da qui, sono quasi pronto ma non entrare >>

Jimin <<Sei proprio un bambino, che c'è di male se entro nella doccia anch'io?>> dice sorridendo con malizia prendendomi in giro, cercando di aprire la porta.

Jungkook <<No! Argh... esci!>> Spingo la porta fino a chiuderla e gli urlo di aspettarmi fuori, sentendo un "ok ok" e una risata di rimando, mentre la porta della camera si chiude.

Mi volto a guardare il mio riflesso nello specchio, il mio corpo nudo ricoperto di sapone e la faccia ancora più rossa di prima, continuando a chiedermi perché mi senta così strano. Finisco di lavarmi, indosso i vestiti e la mia felpa migliore, tutto rigorosamente in total black e mi ricontrollo allo specchio per essere sicuro di avere un bell'aspetto, ci tengo al mio look.

Esco dalla porta della stanza dirigendomi verso il corridoio, quando improvvisamente sento un corpo saltarmi sulla schiena e due braccia stringermi le spalle, afferro le sue gambe per sorreggerlo come un koala.

Esco dalla porta della stanza dirigendomi verso il corridoio, quando improvvisamente sento un corpo saltarmi sulla schiena e due braccia stringermi le spalle, afferro le sue gambe per sorreggerlo come un koala

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