Capitolo 16 ⚠️‼️

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Quel giorno restammo tutto il tempo in quella camera, parlammo molto riuscendo finalmente ad essere completamente sinceri ed aperti l'uno con l'altro, riuscendo a conoscere meglio ogni parte di noi stessi.

Ma soprattutto facemmo l'amore in ogni angolo della stanza, nutrendoci l'uno del desiderio dell'altro, il suo tocco delicato ma esperto mi aprì le porte di un tipo di piacere a me sconosciuto finora e non ne avevo mai abbastanza.

Sebbene fosse per me la prima volta, tutto avveniva in modo naturale, lui mi guidava in un mondo di sensazioni mai provate prima, sfiorava parti del mio corpo di cui non sapevo essere così sensibile ed io mi lasciavo andare ad esplorazioni, seguendo le reazioni con cui il suo corpo rispondeva, inebriati dalla libertà che potevamo godere.

Facemmo l'amore in quel letto dalle lenzuola di seta, che ci scivolavano addosso come le nostre mani che si muovevano sensuali sui nostri corpi, Jimin sorrideva imbarazzato ogni volta che cercava di coprirsi e io lo svestivo di nuovo.

Facemmo l'amore nell'idromassaggio avvolti dai vapori dell'acqua e dalle luci delle candele, la cui fragranza si mischiava con la nostra creando un'armonia unica che non avrei mai più scordato.

Pian piano riuscimmo a scoprire tutti i nostri punti più sensibili, portandoci persino a gridare di piacere e la voce acuta di Jimin nel momento di massimo godimento era la miglior musica per le mie orecchie.

Facemmo l'amore dolcemente abbracciati, avvolti dentro una coperta e appoggiati alle finestre, guardando il giorno finire e la luce scivolare via per nascondersi dietro le colline, dove le luci della città prendevano pian piano il sopravvento all'...

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Facemmo l'amore dolcemente abbracciati, avvolti dentro una coperta e appoggiati alle finestre, guardando il giorno finire e la luce scivolare via per nascondersi dietro le colline, dove le luci della città prendevano pian piano il sopravvento all'orizzonte.

Ci sentivamo protetti dentro quella suite e nessuno dei due avrebbe voluto più lasciarla, perché non sapevamo cosa ci aspettava fuori.

Avevamo spento ogni contatto col mondo esterno, a parte un saltuario servizio in camera per i pasti, eravamo solo noi due e sembrava non volessimo altro se non che il tempo si fermasse e non esistesse nient'altro all'infuori di noi

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Avevamo spento ogni contatto col mondo esterno, a parte un saltuario servizio in camera per i pasti, eravamo solo noi due e sembrava non volessimo altro se non che il tempo si fermasse e non esistesse nient'altro all'infuori di noi. Ma così non era e il mattino dopo dovevamo lasciare la nostra oasi perfetta.

Noi siamo i JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora