cap. 13

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Ecco le gemelle devil

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Era teso. Era arrabbiato.

"Perché non posso?" sbraito lui

"Justin è una poison, è il capo per di più, cazzo jus. La uccideranno e faranno lo stesso anche con te" disse Queens cercando di calmarlo

"No Jason, no lei resta con me, e nessuno la tocca" disse lui sedendosi

Jason aveva capito, l'amava e tanto, erano già 5 mesi che lui conosceva lei, e l'amava a tal punto da uccidersi per lei.

"Va bene, amico" disse Jason mettendogli la mano sulla spalla

"Mi prenderò la responsabilità"disse lui prima di alzarsi ed uscire.

La mattina l'aveva lasciata dormire ed era uscito per parlare con Jason dei messaggi da parte di "S", Jason li aveva detto di consegnarla e vivere in pace, ma lui non l'avrebbe fatto neanche se lo uccidessero. Mai. lei era sua.

Un grido di frustrazione abbandonò la sua bocca dando un pugno al volante del SUV.

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Lei si svegliò appena senti qualcuno uscire, era Justin, si alzo e si diresse verso il bagno a farsi una doccia, dopo qualche minuto usci e si vesti. Noto un biglietto sul comodino e la finestra aperta, era entrato qualcuno.

Prese il pugnale da sotto il cuscino e chiuse la finestra, prese il biglietto e lo apri

"Tra 3 minuti al retro" chiuse il biglietto e usci di fretta, tutti dormivano ancora. Appena sul retro guardo con cautela ogni angolo del posto, appena senti uno fruscio dietro di lei , si giro di scatto, e le vide.

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Appena davanti al luogo dove avrebbe dovuto prendere i soldi Justin chiamò Harry.

"Sono arrivato"disse secco

"Bene anche io" disse chiudendo la chiamata

Scesero dalle proprie auto entrambi, videro un uomo uscire dal capannone con un ghigno sul viso, e dopo qualche secondo un'auto nera lo caricò e parti. Dopo 10 minuti d'attesa, usci Luis, con il viso sconvolto

"Jus. Hanno annullato l'affare c'è chi ha venduto di più e a basso prezzo"disse quasi scioccato

Harry imprecò sotto voce

Lo sguardo di Justin era pieno di rabbia sarebbe scoppiato tra un momento o l'altro.

Il suo telefono vibrò, era un messaggio

"O mela dai o ci perderai

-S"

Butto il telefono a terra per poi pestarlo con rabbia, harry e Luis lo rimasero a fissare senza dire una parola,Justin salì sull'auto e parti doveva trovare una soluzione al più presto.

Scese dall'auto era davanti a casa di Kate, andava da lei quando doveva dimenticare un problema e lei era brava in materia, scese e suonò il campanello, Kate apri e sorrise nel vederlo, lo prese tra le braccia e lo portò dentro per farlo dimenticare.

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Erano loro, le gemelle più temute dopo di lei,le Devil, un sorriso comparve sul viso di entrambe, ma lei si mostrò senza sentimento, potevano sembrare angeliche ma erano astute molto, tra di loro c'era un patto.

Nessuna Devil toccava una poison e nessuna poison toccava una devil, vederle qui oggi la preoccupa, e non poco.

"Come stai?" disse la ragazza biondo cenere di nome Angel, era molto brava nella tortura psicologica.

"Bene" disse secca lei provocando un brivido sulla pelle di entrambe

"Arrivando al punto, ti vogliamo con noi" disse quella castana di nome eleonor, lei era esperta nella tortura fisica

"A quale scopo?"chiese lei secca

" avrai la nostra protezione, inoltre nessuno porta vincere le devil e le poison inseme'' disse la bionda con gli occhi pieni di speranza, falsa.

Aveva capito il loro piano, erano disposte a tutto pur di comandare loro, sapevano che lei gli avrebbe aiutate ad arrivare dove le poison e solo le poison sono arrivate.

"Non mi interessa" disse lei per poi andarsene

"Sai dove siamo, se cambi idea" disse la bionda plrima di sparire nel bosco con la sorella.

Entrò in casa. Justin non c'era, una sensazione malinconica la invase. Che si interruppe appena vide lo schermo del dell illuminarsi, era un video mandato da un anonimo.

Il suo cuore cadde a pezzi, le lacrime cadevano lungo il viso, cadde in ginocchia piangendo, Justin era andato da Kate.

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Appena Kate apri la porta Justin entrò, lei inizio a spogliarsi, una strana sensazione di vomito lo invase, non era lei, non aveva quelle fottute curve, non aveva quei occhi prese le chiavi ed usci, se voleva star bene andava da lei.

Arrivato a casa appena entrò la vide a terra piangere,un nodo stretto alla gola li salì, si precipito verso di lei e vide un video che lo ritraeva intanto che entrava a casa di Kate, bastardi l'avevano incastrato!

"Non mi toccare"ringhio lei

"Che cazzo hai ora?"urlo lui disperato

"Che cazzo ho? Ieri mi dici che mi ami ed oggi vai da lei?"chiese con voce rauca cercando di non piangere, malgrado fosse impossibile.

"Non è successo niente"disse lui con tono menefreghista

"Allora perché eri da lei a predere il tè?"chiese con tono sarcastico

"Perché? Perche io sono sotto continue minaccie da un anonimo di merda che mi manda frasi in cui mi  dice che ti fara del male oppure frasi senza senso che però riguardano te, OK? Io oggi ho perso l'affare perché quei bastardi hanno venduto più merci ad un basso prezzo, quindi mel'hanno messo in culo, da quando ti conosco ho solo incotratro problemi, io ero beato e poi vieni tu che pretendi di fare la mia mogliettina dicendomi"dove vai? Con chi stai?" ma scherzi vero?" disse lui in preda alla rabbia, e poi si accorse di quello che veramente ha detto. Si insultò mentalmente per quello che aveva appena detto.

Lei rimase in silenzio. Aveva ragione.

"Spero di non incontrarti più Bieber" disse prima di sbattere la porta ed uscire non dalla casa ma dalla vita di Justin.

Lui si accasciò a terra cercando di calmarsi, avevano avuto ciò che volevano, ora lei era lontano da lui,ora gli affari ed i ragazzi saranno al sicuro, e lei? Ci aveva rinunciato, e cosi che un buon capo agisce no?

Aveva l'impressione  di  non saper convincere se stesso.

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