cap.15

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Era li che dormiva, aveva le labbra socchiuse, le ciglia folte e nere che circondavano il confine delle sur palpebre, le sue guancette sembravano morbide e vellutate, aveva la mano intrecciata con la sua, lui fissava il suo mondo, era cosi bella, anche se bella sarebbe poco per spiegare la sua perfezione, il suo respiro era regolare, come faceva una creatura cosi divina ad uccidere? neanche le sue iridi color oro erano normali, era completamente matto di lei.

Avrebbe potuto guardarla per secoli senza mai stufarsi.

*E ora Justin? Che cosa farai?* disse la sua coscienza.

Nemmeno lui lo sapeva, adesso lei era indispensabile per lui, non poteva consegnarla a "S" mai.

Doveva trovare un compromesso, uno vero per far si che lei possa vivere bene.

"Buon giorno"sussurrò lei

Le sorrise e le diede un bacio a fior di labbra.

"Oggi partiamo"disse lui

Lei si strofinò gli occhi e lo guardò confusa

"Scappiamo"disse con un cenno di delusione nei suoi occhi

"No faremo una vacanza" disse accarezzando le sue guance

"Con chi?"chiese lei

"Solo noi"disse lui

"Dove?" disse lei con gli occhi pieni di boia

"È una sorpresa"disse lui trattenendo una risata

Lei li lanciò il cuscino in pieno viso e lui smise di ridere subito guardandola male. Lei scoppio in una risata.

"Cosi impari" disse" sai che odio le soprese"

"L'hai voluto tu"disse con uno sguardi maligno

Prese il cuscino e lielo tirò a sua volta, lei cadde all'indietro, lui ne approfittò e si mise sopra di lei provocandole solletico

"I...id...idota....smett...smettila"disse tra le risate

Lui si fermò a guardarla intanto che ascigava le lacrime dal ridere.

"Come mi hai chiamato?"chiese offeso

"idiota"disse lei semplicemente abbozzando un sorriso

Lui iniziò a ridarle il solletico

"Chiedi scusa"disse lui

Lei esito all'inizio

"Scusa"riusci ad urlare tra una risata e l'altra

Lui si fermò a guardarla ancora, era sempre più bella, le diede un bacio senza approfondire, lei lo guardo e lo bacio a sua volta mordendoli il labbro.

Sorrise per poi baciarla con passione, le loro lingue si ritrovarono presto provocando in lei una sensazione di calore immensa.

Si staccò per guardarla negli occhi, sorrise al pensiero che era sua. Solo per lui. Affogò il viso nella sua clavicola, e aspiro il suo profumo, lei lo strinse a sé accarezzandoli la nuca.

"Mia"sussurro lui

"Mio"sussurrò lei

"Vado a farmi una doccia" disse lei "ti unisci?"chiese maliziosamente

"Non posso rifiutare l'offerta"disse lui sogghignando

Lei su alzò seguita dallo sguardo di lui, entrò in bagno.

Stava per fare lo stesso lui ma un bip lo bloccò

Era un messaggio

"Non avresti dovuto seguirla, la sua morte ora sara più dolorosa

-S"

Serrò la masciella, e spense il telefono, ora doveva pensare solo a lei.

Nessuno doveva osare a toccarla, nessuno.

Sweet  PoisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora