21 - Misteri da svelare, parte 2

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Seguendo i cartelli, trovai il bagno delle ragazze ed entrai. Era vuoto: nessuna persona, nessun fantasma, nessun basilisco. C'era solo il mio riflesso nello specchio. In bagno non c'erano telecamere; Stark doveva essere risalito a questo come punto di partenza seguendo la traccia termica della luce.

C'era una sola finestra, in alto sulla parete. Feci scorrere il seidr nella serratura della porta e la chiusi dall'interno per evitare intrusioni inopportune. Concentrai poi la magia sotto ai miei piedi e mi sollevai fino alla finestra, aprendola. La vista dava su un vicolo cieco sulla sinistra; alla mia destra vi era una strada perpendicolare al vicolo e costeggiata da marciapiedi, percorsi da un via vai di persone, mentre la strada era invasa da nuvoloni di smog e da una miriade di taxi.

Estesi il seidr sulla strada, percependo quante persone ci fossero. Quando visualizzai un punto vuoto, mi preparai a saltare nel vicolo, favorita dall'assenza di persone. Al momento previsto scavalcai la finestra e saltai, correndo veloce verso il fondo del vicolo e abbassandomi in tempo prima che altre persone passassero davanti a quella stradina, mimetizzandomi nell'ombra grazie all'abbigliamento scuro che indossavo.

Iniziai a guardarmi intorno, ignorando l'odore di stantio e marcio ed evitando di toccare qualsiasi cosa. Chissà quanti germi pullulavano in quel piccolo spazio. Volsi lo sguardo in alto, ripercorrendo la parete esterna della torre e individuando una telecamera a circa tre metri dal suolo; probabilmente la luce era stata ripresa da essa mentre semplicemente entrava nel bagno attraverso la finestra. Solo poi doveva aver adoperato il sistema elettrico per muoversi.

D'un tratto venni illuminata da un fascio di luce. Coprii gli occhi col braccio per non restare accecata e creai uno scudo per proteggermi da eventuali attacchi. Non avevo dubbi che fosse nuovamente quella luce; a conferma di ciò, sentii la stessa risata di prima.

-Prendimi!- trillò la voce e la sfera si portò in alto. La seguii con lo sguardo, mandando una proiezione a seguirla al posto mio mentre rientravo nello stesso modo in cui ero uscita.

Dunque è la luce a parlare. Bene. Significa che il problema è uno solo.

Uscii dal bagno e corsi all'ascensore. Chiesi a Jarvis se qualcuno avesse fatto progressi, ma niente. L'unica ad aver trovato qualcosa ero stata io, come temevo. Mi aveva invitata a seguirla: stava forse giocando con me?

-Forse l'Hydra non centra.- mi morsi il labbro e aspettai pazientemente che l'ascensore salisse al ventiquattresimo piano. Non ricordavo cosa si trovasse su quel piano, uffici amministrativi o cos'altro, ma certo era che pullulasse di persone; speravo solo che nessuno facesse troppo caso alla sfera di luce fluttuante e a me, presi ognuno dal proprio lavoro.

Le porte dell'ascensore si aprirono. Fui accolta dalle urla sconnesse della gente e dall'assenza di luce. Estrassi il cellulare dalla tasca e accesi la torcia, illuminando i visi scombussolati dei dipendenti; nessuna traccia della stella in vista.

-State tutti bene?- mi premurai di chiedere alzando la voce.

-Sì, è solo saltata la corrente.- rispose una voce maschile, alla quale seguirono commenti sull'incredibilità dell'evento, dato che la torre era un posto all'avanguardia certi inconvenienti non potevano capitare.

Ignorai i loro pareri assurdi su quale potesse essere il problema: la causa io la conoscevo già. Qualcuno mentre mi allontanavo provò a chiedermi chi fossi, io proseguii spedita verso la mia proiezione, che ancora tallonava l'obiettivo. Quando svoltai l'angolo riuscii solo a cogliere gli ultimi raggi di luce che illuminavano il corridoio; la sfera si era già spostata e l'eco dei gemiti di sorpresa che udii mi fecero intuire di dover tornare all'ascensore.

Ripercorsi a ritroso il tragitto e la vidi; la sua luce non era così abbagliante come prima, poteva forse significare che fosse in grado di modularne l'intensità. Non ebbi il tempo di elaborare una strategia che la sfera si fiondò nell'ascensore passando attraverso il minuscolo spiraglio tra le porte; le corsi dietro, premetti il pulsante e le porte si aprirono. L'ascensore non aveva lasciato il piano per fortuna e vi entrai premendo immediatamente un pulsante qualsiasi dei vari piani, rinchiudendo la mini-stella assieme a me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15, 2019 ⏰

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