Clarke's POV
La mano di sua madre era ancora stretta intorno al suo polso, Clarke saettò lo sguardo tra Amatis e Luke poi tornò a guardare a terra.
Sentì la donna davanti a lei fare dei lunghi respiri e tornò a osservarla.
I capelli biondi della donna erano raccolti in un'acconciatura alta, di tanto in tanto si intravedevano dei capelli grigi.
Gli occhi blu mare risplendevano di gioia ma anche di stupore, alcune piccole rughette contornavano le pupille.
La bocca rosea, leggermente socchiusa, era una linea dritta.
Le mani ossute e scarne erano perfettamente curate.
La madre di Clarke portava una gonna a vita alta color porpora e una camicetta verdognola rovinata.
Incapace di fare o dire qualsiasi cosa Amatis Herondale rimase in silenzio a fissarla.
Clarke sentì dei passi dietro di lei, si voltò e vide Bellamy apparire da dietro un angolo, il ragazzo si fermò e fece scorrere lo sguardo su tutti i presenti, quando arrivò alla madre di Clarke spalancò la bocca e si irrigidì.
Rimase fermo sul posto con le braccia incrociate, pronto a intervenire.
La bionda si voltò di nuovo, sua madre stava studiando ogni singolo particolare di lei e ogni volta tornava con lo sguardo alla voglia sul suo polso, come per assicurarsi di non aver sbagliato persona.
Clarke sentì l'agitazione nascere dentro di lei e un misto di panico, sorpresa e rabbia la investì.
Le gambe tremarono lievemente, le lacrime minacciarono di scendere e Clarke fece l'unica cosa che si sentiva di fare, fuggì via, da sua madre, dalle bugie e dal suo mondo che era andato di nuovo in pezzi.
***
Uscì fuori e si sedette su di uno scalino, le lacrime le bagnarono il viso senza che se ne rendesse conto.
Quando aveva scoperto di essere una Herondale e non una Griffin, superato lo stupore iniziale si era detta che nonostante non fosse nata da chi credeva, i suoi genitori sarebbero rimasti comunque quelli che aveva perso sull'arca.
E con questa consapevolezza Clarke era riuscita ad andare avanti, quasi ad accettare le bugie in cui aveva vissuto.
Ma vedere la sua madre biologica davanti a lei, era stato come se qualcuno avesse distrutto quel sottile equilibrio che aveva creato, lasciando uscire fuori tutte le sue insicurezze.
Clarke non si sentiva una Herondale, ma neanche più una Griffin, lei non riusciva più a fare affidamento su sé stessa.
Quelle sue piccole certezze erano state spazzate via e distrutte.
La bionda continuò a singhiozzare, con la testa tra le mani, poi qualcuno si sedette accanto a lei e la strinse a sé.
- Sono qui Clarke, va tutto bene – era Bellamy che le accarezzava i capelli.
- Quella donna, è mia madre, quella vera, la donna che mi ha dato la vita, eppure quando la guardo vedo solo una sconosciuta – tra una lacrima e l'altra la bionda riuscì a comporre una frase.
- Clarke è la prima volta che la vedi, non puoi fartene una colpa – le parole del ragazzo risuonarono lontane alle orecchie della ragazza.
- Per tutto questo tempo, da quando ho perso quelli che credevo fossero i miei genitori, mi sono sempre ripetuta di bastare a me stessa e quando Wells ha tradito la promessa che mi aveva fatto mi sono convinta di potermi fidare solo di me. Ma come faccio a fare tutto questo se non riesco più a capire chi sono? – Le ultime parole di Clarke uscirono come un sussurro, poi la ragazza scoppiò di nuovo in un pianto isterico.
- Tu sei Clarke, la ragazza che amo e che mi da la forza di alzarmi la mattina, non importa il tuo cognome. Quel giorno sulla navicella, mentre piangevi sul corpo di Wells, non ti ho aiutata perché sapevo tu fossi una Griffin e non ti ho salvato dal quel Demone Drevak perché sai una Herondale, l'ho fatto perché tu sei la persona più spettacolare di questo mondo, puoi essere una Griffin, una Herondale, una Lightwood e per fino una Morgestern...per me non farebbe differenza, resti comunque la ragazza con talmente tanta forza da riuscire a darne un po' anche a me – Bellamy appoggiò la fronte su quella di Clarke.
La bionda continuò a piangere, il ragazzo la strinse forte a sé.
- Ieri tu eri con me quando avevo bisogno e io ora non ti lascio – la rassicurò Bellamy.
- Siamo io e te contro il mondo, principessa – sussurrò lui
– Solo io e te –
Alec's POV
Le urla di Amber risuonavano ancora nelle orecchie di Alec, quando si risvegliò la mattina dopo l'aggressione.
La schiena gli faceva male per via della posizione scomoda che aveva mantenuto tutta la notte sulla rigida sedia dell'ospedale, Alec era rimasto in attesa di notizie su Kim per ore, tanto da addormentarsi al pronto soccorso.
Alec sbatté le palpebre e si stiracchiò alzandosi, prese l'ascensore e si diresse verso il piano terra.
Entro nel piccolo bar e ordinò un caffè da portar via, la cameriera dietro il bancone accese la macchinetta e prese la cialda.
Pochi secondi dopo il bicchiere fumante era davanti ad Alec che pagò velocemente e uscì fuori.
Respirò a pieni polmoni e prese un sorso del suo caffè, iniziò a camminare intorno all'ospedale ed estrasse il telefono per controllare i messaggi.
Distratto dal cellulare, andò a sbattere contro qualcuno e rovesciò tutto il caffè addosso al malcapitato.
La seconda persona imprecò, Alec aprì la bocca per parlare ma appena vide un faccia il biondo davanti a lui un centinaio di immagini gli esplosero nella mente.
Disegni, tracce dorate, spade che si scontrano, un arco, delle frecce, pugnali, persone che combattono fianco a fianco e frasi:
-Alec non lasciarmi –
-Tu sei il mio parabatai, mio fratello –
-Non chiedermi di abbandonarti o di fare ritorno senza di te –
- Jace – pronunciando quel nome, i ricordi riaffiorano nella sua mente.
- Alec – sussurrò il biondo, anche lui ricordava.
Spazio autrice:
Salve bella gente, eccomi qui😁
Con un'ora di ritardo dal solito ma vabbè 😃😘
Che ne pensate?
Credo che ormai sia chiaro che shippo Bellarke, ma nel caso...questo capitolo lo conferma😂
La storia si evolve, siamo ancora all'inizio ma io ho tante sorprese che non riguardano solo questa storia (ok adesso mi sento come una di quelle youtuber che fanno le storie parlate su Instagram😂😂)
Commentate perché voglio sapere cosa ne pensate 🙃🙃
A giovedì🏹🐍🖤
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~Shadowhunters|| The 100~ We meet again
FanfictionSequel di "Shadowhunters|| The 100: Nephilm e Coloni" > > Una volta sconfitto Jonathan, gli Shadowhunters e i due nascosti hanno fatto ritorno a casa...o almeno questo era quello che pensava Clarke...