Chapter 14 - Bentornati

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Magnus's POV

Magnus si svegliò con un forte dolore alla testa, aprì gli occhi e davanti a lui si trovò un muro in pietra, poi si accorse di essere legato su di una sedia e sentì nascere dentro di lui il panico.

Il grande portone si aprì con un rumore stridente, la tenue luce dell'esterno investì Magnus che per un momento riuscì a intravedere un lungo corridoio.

Un'esile figura varcò la soglia, rimase per qualche secondo in penombra, poi avanzò e si palesò davanti a Magnus che rimase esterrefatto.

- Mel? – pronunciò balbettando il nome della figlia che lo osservava con un ghigno sul volto.

- Ciao Papino – Melanie si abbassò il cappuccio della felpa nera e i capelli rimati le ricaddero sulle spalle.

- È incedibile vederti legato incapace di difenderti – continuò la ragazza, ma ciò che disse dopo sbloccò qualcosa in Magnus: - Il sommo stregone Magnus Bane, indifeso –

Fu come risalire in superficie dopo giorni di apnea, l'incantesimo si frantumò come vetro e i ricordi riaffiorarono nella mente di Magnus, osservò la ragazza davanti a lui a sé con ogni certezza che non fosse sua figlia.

Per un istante, però, tutto ciò a cui riuscì a pensare fu Alec.

Si mosse repentinamente sulla sedia tentando di liberarsi, Melanie rise.

- È inutile che ti sforzi, l'incantesimo ti ha tolto anche i poteri, adesso che sei sveglio dovrai aspettare un po' per riaverli – Magnus sbuffò e si appoggiò allo schienale.

- Che cosa vuoi da me? – ringhiò lo stregone.

Melanie afferrò una sedia da un angolo e la posizionò di fronte a lui, si sedette e accavallò le gambe.

- Vedi, quello che volevamo...quello che voleva il nostro capo, era dividervi in moda da rendervi inoffensivi per poi uccidervi uno per uno – iniziò Melanie, Magnus continuava a pensare ad Alec.

- Il capo ci ha assunto, sei in tutto, a ognuno ha assegnato uno di voi. Dovevamo fare finta di far parte della vostra vita che l'incantesimo vi avrebbe creato per poi uccidervi al momento giusto. Ma le cose si sono complicate con Blake con morto e i parabatai svegli, per di più Isabelle Lightwood stava iniziando a capire...perciò abbiamo dovuta portarvi qui...velocizzeremo le cose – Magnus avrebbe dovuto avere paura, ma tutto ciò che sentiva era sollievo...per Alec che era sveglio e in salvo.

- Dove siamo? – fu tutto ciò che chiese.

- Non più a San Francisco – rispose Melanie in tono beffardo, poi si alzò e si diresse verso la porta.

- Non dovresti almeno provare a uccidermi? – Magnus non riuscì a frenare la sua domanda.

- Non ancora, tu sarai l'ultimo...sei il preferito del capo – rispose la ragazza prima di uscire dalla stanza, chiudendosi al porta alle spalle.

Simon's POV

Il rumore di una porta che si apriva destò Simon dal suo sonno senza sogni, una figura incappucciata lo osservava dall'alto in basso.

- Chi sei? Dove mi trovo? - il tono di Simon era colmo di terrore.

La persona si calò il cappuccio e Simon riuscì a distinguerne il volto.

Lunghi capelli biondo cenere incorniciavano un viso rotondo, carico di lentiggini. Gli occhi verde oliva lo osservavano con furbizia.

Simon aveva già visto quella ragazza, seduta all'ultimo banco in fondo alla sua classe.

- Io ti conosco, sei Harper – pronunciò il nome della sua allieva con titubanza, non sicuro di ricordare correttamente.

- Lieta di rivederla professor Lewis – il tono carico di sarcasmo fece rabbrividire Simon.

- Che cosa vuoi farmi? – la mascella di Simon tremava.

- Rinfrescati la memoria – Harper estrasse un pugnale dalla tasca della felpa.

Simon chiuse gli occhi, aspettando di sentire la lama attraversarlo, li riaprì dopo poco.

Harper teneva il coltello in orizzontale, lo avvicinò al suo palmo e vi incise un taglio abbastanza profondo.

Poi gli mostrò la mano ferita, dalla quale scorrevano rivoli di sangue.

Dentro una delle gocce Simon rivide la sua morte e la sua resurrezione da vampiro, il volto di Clary, di sua sorella e di Isabelle.

Sentì un forte dolore alla mascella, con la punta della lingua riuscì a sentire i canini affilati.

- Perché mi hai svegliato? – Harper sembrò gradire la domanda.

- Lo stiamo facendo con tutti, il capo vuole che voi moriate sapendo che anche i vostri amici subiranno la stessa sorte...e che non c'è modo di salvarli –

Clary's POV

Il suo fratellastro la osservava sorridente mentre cercava di divincolarsi dai lacci che la tenevano legata alla brandina.

- Perché mi hai fatto questo Ben? – urlò Clary furibonda.

- Che vuoi che ti dica? Non hai proprio fortuna con i fratelli – rispose pungente il ragazzo.

Clary aggrottò le sopracciglia, confusa dalla frase di Ben, che sbuffò.

- Sembra proprio che ti serva un aiuto in più per ricordare – così dicendo il ragazzo estrasse una catenella con un pendente e la mostrò a Clary.

La rossa riuscì a riconoscere un anello con incisa una H.

Fu in quel momento che Clary si ricordò di Jace e di ciò che era successo.

- Jonathan è ancora vivo? – quell'idea le fece accapponare la pelle, ma le sembrava l'unica spiegazione possibile.

Ben scosse la testa e iniziò a ridire.

- Bentornata Clarissa Morgestern -

~Shadowhunters|| The 100~  We meet againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora