Uscì sbattendo la porta.
Rimasi attenta a fissare il letto.
«Entrambi? Insieme?»
Mormorai più a me stessa che ad altri.
Non capivo perché il pensiero mi faceva venire i brividi alle schiena e mi eccitava proibitivamente al contempo.
Io non avevo paura di lui.
E non provavo nulla nei suoi confronti che non fosse completo astio.
Allora perché sentivo continui brividi al solo immaginare la scena?
E la cosa che più mi spaventava era che non riuscivo nemmeno a sopprimere questo istinto come avevo quasi sempre fatto.
Era una cosa ancora più grande, quasi incredibile.
"T/N T/C, soldato più forte dell'umanità con sei classifiche e il maggior numero di giganti uccisi non era capace di abbattere o semplicemente annullare qualcosa che era talmente piccolo che si poteva perfino racchiudere nel suo corpo"
Non si poteva sentire e non l'avrei mai sentito.
Pensai che fosse solo colpa del nanetto se stavo impazzendo.
Gridai per la frustrazione e uscii anch'io dalla stanza percuotendo con veemenza la porta.
Levi's pov.
Gridai per la frustrazione in mezzo al corridoio.
"Perché mi fa questo effetto?"
Me lo chiesi troppe volte.
Mi convinsi però come al solito che fossi solo irritato dalle discussioni che avvenivano troppo spesso con la mocciosa.
Camminavo velocemente senza guardare in faccia nessuno, anche perché se l'avessi fatto sarebbero scappati tutti.
La cosa che però più mi faceva irare era che in fondo ero alquanto attratto dall'idea di dormire con lei.
Era quasi ora di cena e fui tenuto ad evitare di pensare a quella molesta attrazione verso la rompiscatole; decisi quindi di avviarmi nella sala comune della Gendarmeria dove a quest'ora avrebbero dovuto servire la cena.
T\N 's pov.
Uscita da quella dannatissima stanza incrociai Erwin che discorsava tranquillamente con Hanji.
Il primo mi sorrise e parlò gentilmente.
«Ciao T/N. Tutto bene? Vi siete ambientati un pochino?»
Una meraviglia.
«Si, abbastanza»
«Stavamo andando in mensa. E stavamo giusto discutendo di oggi. Vieni con noi?»
«Va bene»
Hanji mi si schioccò un'occhiataccia.
Per tutto il tragitto dissi due parole su Eren, per il resto restai in silenzio poiché avere lo sguardo di Hanji addosso bruciava come il legno.
Spalancate le enormi entrate in quercia non potei non notare come il banchetto della mensa fosse pieno di alcolici.
E poco fornito di acqua.
Ci sedemmo ad un tavolo di superiori dove sedeva anche il comandante prima citato.
Io accanto ad Erwin e Levi ed Hanji di fronte a noi.
C'erano anche un paio di reclute sedute con noi e il discorso fu pressoché così:
«Erwin! Ti devo far conoscere questi due cadetti! Non sono ancora veri e propri soldati, ma quando sono andato in visita al corpo cadetti non potei fare a meno di portarli con me. Vengono dal distretto di Trost»
Loro arrossirono, sorridendo lievemente.
Erano un ragazzo ed una ragazza e avevano dei profondi occhioni dorati.
Forse erano addirittura gemelli.
Quando Erwin e Nile si alzarono per andare a prendere da bere, Hanji li scrutò attentamente e fece una domanda inaspettata.
«I vostri genitori sanno quel che fate?»
I due ragazzi si guardarono e lei rispose cortesemente.
«Certo, signore. Sono stati i primi a saperlo»
La mora allora guardò con la coda dell'occhio me.
«Quindi avete un bel rapporto?»
Chiese ancora. Levi mi guardò leggermente.
Io abbassai gli occhi.
«Si, signore. Abbiamo un bellissimo rapporto»
Rispose stavolta l'altro.
«Mantenetelo allora. Alcune persone buttano rapporti bellissimi per sciocchezze. Sappiate che vi stimo molto. Sicuramente siete stati coraggiosi a dire a chi vi ama di voler rischiare la vostra vita e apprezzo molto il-»
«Basta, ok? Basta!»
Scattai in piedi sbattendo le mani sul tavolo attirando l'attenzione di tutti verso di me.
«Se mi vuoi dire qualcosa sei pregata di farlo ora e smetterla di lanciarmi frecciatine»
Hanji si dipinse di rosso e cercò di mantenere la calma.
«T/C sei sempre di un grado minore al mio quindi vedi di portarmi rispetto»
«Non me ne frega una mazza! So cos'ho fatto! Non è giusto che me lo rinfacci continuatamente!»
Si alzò in piedi anche lei.
«Ah sì?! Sai cos'hai fatto?! Non mi sembra invece! Non ne hai la minima idea!»
«Che ne sai? Non hai mai capito un cazzo di me»
Mi spintonò.
Io le bloccai i polsi.
«Modera il linguaggio ragazzina. Non sono tua sorella»
«Ringraziamo il cielo»
Un altro spintone.
In tutto questo Erwin era rimasto pietrificato mentre Levi guardava la scena in silenzio.
«Non ti permetto di rivolgerti a me in questo modo. Non hai la più pallida idea delle pene dell'inferno che ho passato a causa tua. Eppure ora sto condividendo l'ossigeno con te senza lamentarmi»
«Sei proprio una bastarda»
Sussurrai.
Hanji rimase ferma e le scoppiò un capillare nell'occhio per la rabbia.
Si liberò dalla mia presa afferrandomi per il quarto bottone della camicia.
Per fortuna accorse Erwin a separarci prima che iniziassimo una vera e propria rissa.
«Hanji, T/N ora smettetela! State facendo una scenata assurda!»
Afferrò il mio polso e la spalla dell'altra.
«Ma Erwin...»
Mi guardò duramente.
«Nessun "Ma Erwin", T/N esci da qui immediatamente e fila sopra. Hanji tu per favore saresti pregata di essere un po' più matura e smetterla di discutere continuamente con lei»
Arrossii dalla vergogna e dalla rabbia e uscii sbattendo la porta.
//////
«Ah!»
Un altro pugno.
E così ho completamente scartavetrato le nocche.
Mi inginocchiai in mezzo al corridoio guardandole e rimanendo quasi spaventata dal risultato.
Tirai fuori un panno dalla tasca della mia giacca e ci avvolsi le mani trattenendo un gemito e l'immenso dolore.
Mi rialzai in piedi camminando al buio senza avere una precisa meta.
Era quasi l'ora del coprifuoco e la ragazza camminava a passo svelto per i corridoi.
Dopo poco dovette iniziare a salire gradini e quasi a farlo apposta incrociò degli occhi conosciuti.
Passò vicino a lei cercando di accelerare il passo e non dare nell'occhio.
«Fermati T/N. So che sei tu»
Si bloccò sospirando sull'ultimo gradino e si girò.
«Caposquadra?»
Si portò una mano sul cuore.
«Smettila di fare l'estranea. Comunque grazie di avermi detto che ti saresti reclutata anzi, grazie di non esserti neppure preoccupare di dirmi che te ne saresti andata»
La ragazza scese piano le due scale, avvicinandosi alla più grande.
«Hanji...»
Allungò un braccio verso di lei ma le fu bloccato.
«No. Io sono il caposquadra e tu sei la recluta. Ormai tra noi non c'è più nessun tipo di rapporto; molto probabilmente domani perderai un'ora di allenamento nell'ufficio di Erwin; forse ci sarò anch'io e dovrò far finta di essere arrabbiata con te. Ma in realtà non sarà così: ciò che ti dovevo dire te l'ho detto, ormai la furia è andata via e rimano solo il fatto che sono veramente tanto delusa da te. Buonanotte»
Se ne andò via girando le scale e facendo rimanere la giovane a bocca aperta.
Sospirò e incassò il colpo ritornando nel dormitorio.
«Hey! Stai attenta a dove cammini!»
Mi imbattei in qualcuno.
Mi sarei dovuta arrabbiare per come si era rivolta a me, ma ero stanca e volevo solo andarmene a dormire.
«Scusami ero...»
Guardai meglio la mia interlocutrice.
«Mari?!»💠💠💠💠💠💠
Ciao a tutti!
Scusatemi il ritardo ma in queste settimane non ho avuto molto tempo libero.
Ditemi cosa ne pensate.
Al prossimo chapter😘😂❤️Vitty❤️
STAI LEGGENDO
"That rose blossomed in the ice" 🌹[LevixReader]
Fanfic••• Dopo l'arrivo di tre ragazzi provenienti dalla città sotterranea, T/N: una ragazza furba ed intelligente e con una certa scaltrezza dovrà scontrarsi con lui: Levi Ackerman. Levi Ackerman ed il suo carattere, il suo maledetto carattere. Antipatia...