Erwin stava sistemando le ultime carte, Hanji fremeva, il signor Berner le stava accuratamente dietro, la squadra speciale era nervosa, l'unità Zoe carica, T/N sembrava persa e Levi visibilmente crucciato.
«Bene ragazzi, attendo il rapporto. Fate attenzione, tenetela d'occhio e non fatela andare fuori dai tempi, sapete com'è Hanji quando qualcosa la appassiona particolarmente.»
I ragazzi annuirono, poco dopo i soldati si erano già addentrati nella foresta.T/N volteggiava tra Hanji e Moblit, Levi poco dietro le sue spalle, le squadre dietro di loro.
«Hanji! Che facciamo?!» domandò la ragazza, notando che l'occhialuta non ostentava nessun ordine ancora.
«Tra poco attuiamo il piano, dobbiamo trovare il posto giusto!» disse concentrata la diretta interessata.
«Che sarebbe, quattrocchi?!» disse più scocciato il corvino.
«Quando sarà lo capirò!» ribatte ancora lei.
«Signorina Hanji forse è il caso di dare ascolto ai ragazzi, fermiamoci il prima possibile...» provò a convincerla il suo vice.
«Oh ma Moblit! Devo trovare il gigante perfetto!» si lamentò con voce infantile lei, continuando a svolazzare come se nulla fosse.
«Non basta sia alto 3 metri?!» tentò di dissuaderla ancora T/N.
«Ah T/C! Quando imparerai ad ascoltarmi?! Non basta solo quello, ci sono altri fattori che-»
«Capitano! Capitano T/N!» A richiamare l'attenzione della ragazza fu un membri della sua squadra.
«Dimmi Oruo!» Levi fece una faccia come a dire "Non per dirti niente Oruo ma esisto anche io"
«Sono sicuro che ne sia uno in lontananza!» gli occhi dei quattro veterani sembrarono uscire dalle orbite per quanto parvero presi della foga.
«Dove?!» intervenne il corvino.
«Ore 11!»
«Levi la terra trema... Penso abbia ragione»
Disse un po' nervosa lei, lui la guardò.Non stava bene. Oh, se non stava bene. Il corvino lo capì nel momento stesso in cui la guardò. Aveva degli occhi appannati, surclassati da chissà quale dolore stesse nascondendo.
"Va bene, ragazzi. Riferite alla mia unità di preparare i teli oscuranti, ci sarà da divertirsi" così i ragazzi abbandonarono la postazione e tornarono dalla loro squadra, i quattro appollaiati su un albero controllavano la situazione. Levi non voleva divertirsi per niente, qualcosa non sarebbe andato nel verso giusto, forse temeva inconsciamente di perdere tutto. Di perderli, anzi, di perderla.
"Hanji, per favore, sbrighiamoci a catturare quei cosi e diamoci una mossa. Non so quanto tempo potrò resistere. Non mi sento... Mi sento la testa che-"
Accadde, sembra assurdo da raccontare quasi. Penso che chiunque presente in quel momento se lo sia impresso nella testa come a non volersene dimenticare più.
Un boato, forte, la terra tremò davvero in quell'istante fu tutto veloce, nessuno nemmeno fece in tempo ad accorgersene.
L'aria era tesa, non serve ribadirlo più di tanto. I soldati alla base accampata contavano i secondi per l'ansia che qualcosa andasse storto. La stessa cosa faceva Erwin, preoccupato, poiché sapeva quanto fosse complicato che tutte e due le squadre si coordinassero e nonostante credesse ciecamente alla risolutezza dei ragazzi che capitanavano la situazione effettivamente temeva il peggio. In effetti, in tutta sincerità, poco aveva torto.
Le urla di dispersero nell'aria, i soldati alla base videro i fulmini tempestare prima cielo e poi terra, forse la fine del mondo.
"Hanji!" gridò Moblit, Levi scattò ad afferrare la sua compagna per il polso prima che potesse precipitare per trenta metri d'altezza. T/N era visibilmente scioccata, guardava per terra. Tuttavia lo schiaffo che Hanji le aveva dato, non appena un tremore li fece precipitare tutti a terra, fu presto dimenticato. Tre esemplari, erano tre.
Davanti ai loro occhi. La fine.
"Comandante?! Li vede!? Mandiamo la squadra di soccorso?!"
Nessuna risposta.
"Comandante la prego risponda! Moriranno!"
"Non mandate nessuno. Montate sui cavalli e allontanatevi il più possibile dalla base cercando di circondare le mura, il piano deve andare avanti"
Con freddezza il biondo non scollava gli occhi di dosso dalla foresta. Non ce l'avrebbero mai fatta, ma non voleva intervenire. Non avrebbe mai sopportato di vedere sua figlia morire in modo agonizzante, piena di sangue, il suo giovane apprendista sgozzato e la sua migliore amica e il suo caro assistenze nonchè confidente senza testa. Era troppo, se fossero morti li avrebbe voluti ricordare con il sorriso. Una volta visti i suoi soldati battere in ritirata, si sfilo le bombole di gas e rimase lì immobile.
I ragazzi avrebbero voluto sparire. Storditi e feriti dalla caduta non poterono far altro che cercare di scappare, nondimeno T/N rimase ferma immobile.
"T/N! Per Dio per favore sbrigati!"
Nessuna risposta.
I capelli biondi del soldati svolazzavano, si ricorda molte cose, come se la vita, proprio come un film, ti svolazzasse davanti. Era un codardo, aveva paura di vederli morire e per questo non cercava di salvarli. Se fossero morti sarebbe morto pure lui con loro, si sarebbero trovati insieme.
"Petra! Eld! Gunther! Ci siete?!"
Le risposte dei tre, sotto le macerie della grotta dove si erano appostati, arrivarono ovattate, per fortuna.
"State bene?"
"Sono intero"
"Noi più o meno"
"Ce la fate ad alzarvi?"
Non ci fu nulla da fare. Uno strillo acuto, le urla straziate di Levi che non riusciva a mettersi in piedi e strisciava. T/N era svenuta, forse. Non si muoveva e quel gigante si avvicinava sempre di più, Levi allungò un braccio per trascinarla ma l'enorme mano gliela strappò via.
"La mia bambina..." una lacrima solcò il viso di Erwin, chissà se aveva già mosso l'ultimo sospiro. Chi era diventato? Se solo si fosse guardato, pace all'anima sua. Lo capì in quel secondo, che fu lo stesso secondo per tutti. Un gesto metallico.
La vita di lei appesa ad un filo, ad una mano. Non si ribellava più, non sapeva di star morendo.
Hanji e Moblit pieni di ferite che gridavano a squarciagola, incapaci di muoversi con il movimento tridimensionale che si era sfracellato nella caduta rovinosa. Chissà quante costole rotte, quanti cuori infranti possedevano. Levi lì, a guardare, senza parole, senza sapere come agire. Per la prima volta impotente.
"Ragazzi alziamoci! Dobbiamo correre dai nostri superiori. Siamo in tempo"
La squadra operazioni speciali sfrecciò via, facendo appello alle ultime forze. Non avrebbero fatto in tempo, nessuno avrebbe mai fatto in tempo. Quesi secondi nessuno glieli avrebbe mai restituiti così com'erano.
Il biondo giunse giusto in tempo per guardare sua figlia nelle sudicie mani di quell'essere mostruoso. Si bloccò, cadde dal cavallo e rotolò proprio per terra.
"Forse li troviamo!" E non l'avrebbero mai fatto, lo sapevano anche loro.
Un secondo, due, tre. Il gigante la teneva alle labbra.
Lei mi avrebbe salvato. Lei si, si sarebbe buttata nella mischia. Forse è il mio turno questo.
Quel momento in cui un solo morso avrebbe posto fine alla sua vita, nessuno capì cosa accadde lì per lì. In un gesto fulmineo il gigante si trovò a terra e la ragazza senza coscienza, sul freddo terreno, cristallina come l'avorio, due occhi grigi assetati di sangue risvegliati.
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"That rose blossomed in the ice" 🌹[LevixReader]
أدب الهواة••• Dopo l'arrivo di tre ragazzi provenienti dalla città sotterranea, T/N: una ragazza furba ed intelligente e con una certa scaltrezza dovrà scontrarsi con lui: Levi Ackerman. Levi Ackerman ed il suo carattere, il suo maledetto carattere. Antipatia...