"Ti amo Nives, più di qualunque altra cosa"
È così che mi sono svegliata alle 4 della mattina, come tutte le altre, sognando Brandon.Nonostante siano passati 5 mesi da quel giorno penso sempre a lui. Mi manca il suo profumo, il suo sguardo su di me, il suo sorriso, la sua presenza.
Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. Prendo una maglietta che prima apparteneva a Brandon e me la porto alle narici. Profuma ancora di lui. Decido così di indossarla, spogliandomi del pigiama e mi ributto sotto le coperte stringendo a me la maglietta.
Una lacrima scende e bagna il cuscino e, in mezzo al pianto, riprendo sonno.**
Sono le 10 e mi sono svegliata sommersa dal cuscino ancora tutto bagnato.
Mi alzo e mi dirigo verso la cucina per mangiare qualcosa.
Ritrovo un bigliettino con su scritto 'Siamo andati a lavoro. Arriveremo sta sera. Vi vogliamo bene, Mary e Francè" e sorrido al bel pensiero che hanno avuto.Affianco al bigliettino ci sono due sacchettini: uno con su scritto il mio nome ed il secondo con il nome di Jonathan.
Prendo quello mio e lo apro. All'interno c'è una brioche al pistacchio ed un succo di frutta alla mela. I miei preferiti.Mi siedo sul tavolo ed accendo la televisione e stanno facendo "Una mamma per amica". Non l'ho mai visto in italiano quindi cerco di seguire il più possibile ma i miei pensieri non lo permettono: c'è ancora il sacchetto di Jonathan, ciò significa che è ancora in casa, magari sta ancora dormendo.
Ripenso alla sera precedente. Ah... quando si sveglia le prende!
Finisco di fare colazione e non ho più voglia di guardare la tv quindi la spengo, ripulisco il tavolo e me ne vado in bagno per sistemarmi.
Mi lavo i denti e decido di farmi una doccia.Esco dalla doccia e mi attorciglio un'asciugamano intorno al corpo lasciando fuori le braccia ed i capelli che mi ricadono sulle spalle.
Ho dei segni in faccia ma non sono poi così tanto evidenti. Mi metto una crema sul viso ed esco dal bagno per andare in camera mia ma come apro la porta mi ritrovo davanti Jonathan che richiude la porta di camera sua alle spalle.Rimango a bocca aperta perché è a petto nudo.
Non so cosa dire ma incomincia lui a parlare "Ehm Nives, potremo parlare?" Toccandosi la nuca con la mano imbarazzato.
"No, non abbiamo niente da dire" e me ne vado in camera mia ma ahimè seguendomi.
"Ti prego Nives volevo chiederti scusa per quello che è successo ieri"
"Sai dove potresti metterti le tue scuse?!" Dico indaffarata nel cercare la mia biancheria intima nel cassettone.
"Guardami"
"No, non ho tempo di ascoltarti..." non riesco a finire la frase che mi blocca a se con le mani sulle mie braccia.Riesco a sentire di nuovo il suo profumo di menta ed è inebriante. Sento anche il calore che emana la sua pelle e i suoi occhi fissi sui miei mi fanno sentire spoglia anche del solo asciugamano.
"L-lasciami" dico cercando di essere convinta.
"Parliamone prima"
"Basta che fai veloce"
"Potresti sederti un attimo?" Mi fa il gesto di sedermi sul bordo letto assieme a lui.
Mi siedo e lo guardo in faccia seria "allora?"
"All'inizio non avevo capito che fossi tu, non lo sembravi proprio. Poi ero frastornato dall'alcol e dal fumo quindi capivo ancora di meno. Non sto cercando di giustificarmi ma ti sto solo informando dei miei stati e mi dispiace se non sono riuscito ad impedire tutto quello che è successo."
"Jonathan non serve che mi dici queste cazzate. So che ve la spassate così, ci sono passata pure io ma vi siete messi contro la persona sbagliata, mi dispiace. Me la pagherete tutti perché - e mi avvicino al suo orecchio mettendogli le mani vicino alle sue parti basse - sono tanto vendicativa."
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Hai sconvolto la mia vita
Literatura Kobieca(IN CORSO E IN REVISIONE)⚠️ Violenza, droga e feste. È questa la vita di Nives Black, giovane ragazza dai capelli corvini proveniente da New York. Lei e la sua gang di "giovani criminali" si mettono nei guai: una semplice rapina si trasforma in san...