capitolo 14

1.8K 72 1
                                    

Quella notte Mereen era riuscita a dormire tranquilla e senza incubi ma il suo cervello era andato in paranoia: se quando avessero annunciato al branco Cruelvenge che erano compagni, non l'avessero accettata? Se si fossero ribellati? Non avrebbero potuto aiutare il suo branco e poi la loro relazione era precaria, forse non avrebbe funzionato... che senso avrebbe dare la novità? Sarebbe stato meglio aspettare, non tanto, giusto il tempo di rifletterci.
Quando si svegliò con un po' di ansia si rese conto che Victor non c'era ma il suo lato del letto era caldo. Era abbastanza presto, sarà andato a cacciare così decise di recarsi nella sua stanza dato che in quella non c'era il bagno, probabilmente usava quello al piano di sotto.
Dopo essersi fatta una doccia si vestì con un corpetto nero e dei pantaloncini di jeans color senape abbinati al giubbotto insieme a delle zeppe.

Voleva andare a cacciare anche lei, magari incrociava il compagno ma fu preceduta da lui che in quell'istante entrò in casa ricoperto di sangue. Quando la vide le si avvicinò e le lasciò un bacio a stampo e un "buongiorno" prima di andare a cambiarsi. Quesì gesti le facevano più piacere di quanto credesse e con un sorrisetto da ebete si diresse in cucina per sgranocchiare qualcosa, avrebbe rinunciato alla caccia.

Dopo qualche minuto la raggiunse anche Victor e in un silenzio rilassato consumarono la colazione.
-Vado nel mio studio devo sbrigare alcune faccende, poi ci organizzeremo per l'annuncio di questo pomeriggio, devo avvertire i miei beta di informare il branco prima-
-Glielo dico io, non preoccuparti-
con un altro bacio, uscì fuori dalla villa: avrebbe avvisato i beta e poi sarebbe ritornata da Victor per proporgli le sue idee fatte quella notte.
Camminò per un po' poi si concentrò sull'odore di Nath, era certa che se avrebbe trovato lei ci sarebbe stata anche Lexy.
Entrò nella casa-branco e la trovò in cucina mentre beveva un succo in braccio alla rossa: eccola!
Non erano sole, c'erano infatti un'altra decina di ragazzi che la salutarono con un sorriso; a passi veloci si diresse verso l'amica:
-Buongiorno-
Entrambe dopo aver notato la sua presenza risposero allegre.
-Sono qui perché ho bisogno di parlare un attimo con te, Lexy-
L'interpellata la guardò stranita ma acconsentendo si alzò dopo aver fatto scendere Nath dalle ginocchia e insieme si incamminarono fuori dalla struttura:
-Vedi, io e l'Alpha dobbiamo dare un annuncio importante questo pomeriggio. Ho bisogno che tu e l'altro beta informiate il branco. A proposito sai dirmi dov'è?-
-Non so, credo che Andrew sia in palestra. A che ora devo dire?-
-Per le 15-
Con un saluto Mereen si congedò alla ricerca di questo Andrew, ricordava vagamente il suo aspetto: poco meno alto di Victor e biondo.
Entrata nella palestra andò alla ricerca dell'uomo. Dopo minuti interminabili pensò di averlo trovato:
-Andrew, il beta dei Cruelvenge?-
Questo si girò nella sua direzione: aveva capelli biondi appiccicati alla faccia per il sudore, due occhi verdi intensi e un fisico niente male.
Subito si fermò dal dare pugni al sacco davanti a lui e con un sorriso gentile le confermò le sue supposizioni.
-Ho già parlato con Lexy, vorrei che informassi il branco che alle 15 io e il tuo Alpha faremo un annuncio importante-
Lui la guardò scettico:
-Da quando Victor manda qualcuno ad occuparsi delle sue faccende?-
-Questo annuncio riguarda entrambi i nostri branchi e poi mi sono offerta io di venire-
L'uomo continuò a guardarla con circospezione così Mereen aggiunse:
-Se non ti fidi della mia parola puoi sempre andare da lui a chiedere conferma-
Se non si fidavano di lei adesso come Alpha figurati come Luna, si le sue paranoie erano incredibilmente vere: avrebbero aspettato a dichiararsi, il tanto che bastava per avere la fiducia del branco Cruelvenge.
Sempre sorridendo voltò le spalle e si incamminò verso l'uscita lasciando lì il ragazzo.
Tornata nella villa si diresse verso l'ufficio di Victor, entrò nella sua camera e poi aprì la porta del suo studio. Lui era lì in tutta la sua imponenza, con un'espressione concentrata mentre leggeva dei fogli:
-Ho informato i tuoi beta,la riunione sarà alle 15-
Lui non alzando nemmeno gli occhi, le fece un cenno di assenso così decise di sedersi di fronte a lui: ora o mai più.
Iniziò a parlargli dei suoi propositi: di aspettare, prendersi un po' di tempo per vedere come andava e tutto il resto.
All'inizio l'uomo fu un po' contrariato sostenendo che prima si faceva prima il branco l'avrebbe accettata ma poi, resosi conto che c'era in ballo anche una guerra e che il loro rapporto non era dei più solidi, le diede ragione.
Successivamente a un paio di ore in cui entrambi si erano dedicati alla gestione dei propri branchi decisero di andare a pranzare alla casa branco: durante il pasto aveva fatto la conoscenza di diversi membri tutti cordiali.
Successivamente ritornarono nelle loro stanze per cambiarsi per l'annuncio. Optò per un tubino semplice nero manica lunga e dei tacchi.

Alle 15 si diresse in piazza con Victor che indossava un completo davvero affascinante ma nonostante portasse i tacchi quell'uomo la superava di quasi una spanna.

Quando attraversarono la folla per salire sul rialzo gli sguardi di molti si posarono su di loro ammutolendosi e prostrandosi.
Il compagno prese la parola:
-Ebbene vi abbiamo fatto convocare per annunciare che analizzando i vostri voti la maggior parte è favorevole alla proposta del branco Jalan ma di recente ho scoperto il vero motivo per il quale la hanno avanzata-
Un brusio si alzò tra la gente ma la donna si apprestò ad arrestarlo continuando il discorso:
-Ebbene sì, c'è un'altra ragione. I miei genitori, Drogo e Danisya hanno seguito la cerimonia del rifiuto, questa separazione ha causato scompiglio nel mio branco e temiamo che se ciò giungesse a orecchie sgradite i nostri nemici si unirebbero per distruggerci. Perciò siamo venuti qui, per chiedere aiuto nel caso scoppiasse un conflitto, gli accordi rimangono... se voi avrete bisogno di aiuto il branco Jalan interverrà ma se avete cambiato opinione dopo quello che ho detto allora vi dico una cosa: se i nostri nemici dovessero sconfiggerci, la pace in Europa si sgretolerebbe e le lotte non cesseranno mai finché non ci sarà un vincitore che avrá un enorme potere, perciò chi vi dice che dopo che salirà al trono non vorrà espandersi e attaccare voi? Per questo vi chiedo di accettare ugualmente la mia proposta, perché se il mio branco crolla, crollerà anche la pace in questo mondo. Alzino le mani chi è a favore-
Il silenzio aleggiava tra la folla finché Mereen non scorse una mano alzata, seguita da un'altra e un'altra ancora. Pochi minuti e sotto i suoi piedi si estendeva una moltitudine di braccia alzate verso il cielo: ci era riuscita, li aveva convinti.
-Bene allora- sentenziò Victor -È deciso. Tra due settimane dovrò partire per una maggiore organizzazione con l'Alpha dei Jalan insieme a i guerrieri per una settimana circa, perciò in questo lasso di tempo il branco dovrà prepararsi per la partenza e per la mia assenza. Al termine della settimana in Europa io tornerò mentre coloro che mi seguiranno verrano ospitati dal branco Jalan dove verranno addestrati per l'imminente guerra.
Saremo così organizzati: Andrew radunerà i guerrieri, Lexy si occuperà con le donne di procurare il necessario per la partenza ed io parlerò con gli anziani riguardo a chi lasciare il branco. Potete andare-
Le persone si dissiparono e Mereen e Victor si diressero nella casa degli anziani per discutere il da farsi.
Sarebbero state giornate intense ma probabilmente quelle a venire in un futuro più lontano lo sarebbero state maggiormente: bisognava essere pronti.


silver widowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora