In Pain.

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Era una tranquilla giornata alle Hawaii e, a Waikiki Beach, in una casa un poco lontana dalla città, una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri, un'Alpha, era scesa in soggiorno e si era seduta sul divano.
"Buongiorno, tesoro! Vuoi qualcosa per colazione?"
"No. Esco." Rispose la giovane, ovvero Kara Danvers, sorridendo per una frazione di secondo alla madre "Grazie lo stesso, mamma."
La bionda salutò il padre, Jeremiah, poi uscì di casa.
"È andata a farsi un giro?" Chiese Alex, Omega e sorella maggiore di Kara, sedendosi a tavola.
"Potrebbe essere uscita a fare jogging... Non so mai cosa faccia, quando esce e temo sempre che possa mettersi nei guai!"
"Anche se non sta bene, Kara è sempre prudente." Disse Jeremiah "Non state in pensiero..."
Qualcuno bussò alla porta e, quando Eliza aprì, si trovò davanti Maggie Sawyer, un'Alpha, nonché fidanzata di Alex "Buongiorno! Ciao, Alex."
La rossa abbracciò e baciò la sua Alpha "Vuoi un po' di caffè o un paio di pancakes?"
"No, Eliza, grazie." Sorrise la mora, sedendosi accanto ad Alex.
"Com'è andato il colloquio?"
Maggie sorrise "Bene! Inizio oggi alle due... Sono nervosa!"
"Dopo essere stata nell'Esercito, non avrei mai pensato di essere presa dalla Polizia!"
"Lo meriti... Sono davvero felice!"
"Così possiamo sposarci." Avanzò Maggie ed Alex la baciò.
"Non vedo l'ora! Finalmente saremo colleghe." Disse la rossa.
Infatti lei era entrata in Polizia due anni prima, dopo aver frequentato l'Accademia ed ora Maggie, che era stata un anno nell'Esercito.
"Sarebbe bello se anche Kara..."
"Lei sarebbe più che qualificata... È forte, sia nel fisico che come Alpha. Verrebbe presa ad occhi chiusi!"
"Già..." Sospirò con tristezza Alex "J'onn l'assumerebbe subito."
I quattro chinarono il capo, perché non sapevano se e quando Kara si sarebbe ripresa dal DPTS. Era una condizione dalla quale non si usciva facilmente e, il più delle forte, gli effetti erano permanenti.
"Stasera pensavo di organizzare una festa qui in spiaggia... Penseranno Mon-El, James e Winn, a sistemare tutto..." Disse, riferendosi a tre amici, il primo Alpha e gli altri due Beta.
"È una bella idea." Sorrise Eliza "Se serve, do una mano anch'io."
Fuori, intanto, Kara era uscita dal bosco a Est e si era seduta in riva alla spiaggia a guardare l'orizzonte "Kara!" Sentì chiamare e si voltò.
La bionda vide Nia Nal, un'Omega, una ragazza che conosceva fin da bambina "Nia..."
"Sei venuta a farti un bel bagno?"
"No. Non faccio nulla... Resto qui e basta." Rispose, tornando a fissare l'orizzonte e la moretta la fissò.
"Ho qualche caramella... Ne vuoi?"
"No... Voglio solo stare qui."
"Come vuoi... Ci vediamo."
Kara rimase sola, raccolse le ginocchia al petto e vi poggiò la fronte, lasciando che l'acqua le lambisse i piedi nudi.
Sollevò all'improvviso il capo, di scatto, annusando l'aria e si mise in piedi e s'incamminò piano verso Sud.
Camminò per qualche minuto, finché non scorse qualcosa in lontananza, che attirò la sua attenzione. E l'odore che aveva sentito si fece più forte.
Sangue. L'aveva sentito così tante volte, in guerra, che era parte di lei, si poteva dire.
Quando fu vicina a ciò che aveva visto, si fermò e s'inginocchiò.

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