Foto.

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Astra si chiuse in cucina per controllare la cena, mentre Kara e Lena erano in soggiorno con Cat.
"Sai, James mi ha detto che sei stata brava, dal Sindaco."
"Brava? In che senso?"
"Hai posto le domande giuste e sei stata molto professionale."
Kara sorrise appena "È stato difficile trattenersi, visto che aveva la tipica espressione di chi vuole riderti in faccia..." Rivelò.
"Volevi picchiarlo?"
"Si." Ammise tranquilla la bionda "Ho spesso questi impulsi... È un altro regalino della guerra."
"Sono contenta che tu non l'abbia fatto." Sorrise la donna.
Kara fissò Lena "Io l'ho fatto per lei, per non darle dispiacere." Disse, addolcendo lo sguardo "Con tutto ciò che ti è successo, non voglio farti rivivere cose spiacevoli."
Lena sorrise e sfiorò la guancia di Kara con una tenera carezza "So che non lo faresti mai. Io ho la massima fiducia, in te!" Ammise, prendendole poi le mani "Queste mani sapranno uccidere, ma sono certa che sanno fare tante altre cose, più belle! Ed io, in esse, ho riposto la mia vita!"
Gli occhi di Kara si fecero lucidi e si portò le mani di Lena alle labbra, baciandole le nocche, facendola arrossire "Io ti proteggerò sempre. Lo giuro sul mio onore!"
Cat sorrise, leggermente commossa, felice di vedere che Kara si stava finalmente aprendo con qualcuno, poco alla volta.
"Il sushi è servito!" Disse Astra.
"Sembra delizioso, come sempre." Sorrise Cat e l'altra la baciò.
Kara spostò galantemente la sedia per Lena "Prego."
"Grazie, sei davvero gentile."
Le tre iniziarono a cenare, mentre Astra era andata a prendere gli involtini primavera "Ecco qua."
Mentre le due donne bevevano il sake, Kara e Lena avevano optato per l'acqua, con la bionda che sgranò gli occhi innanzi al dolce "Una... Torta alla panna! È la mia preferita."
"Lo so, mia cara."
"Se posso... Il sushi e gli involtini erano ottimi!" Ammise Lena "Non ne avevo mai mangiati di così buoni."
"Grazie, mi fa molto piacere!"
Kara prese due fette di torta e Lena si perse ad osservarla, certa di aver visto la vera Kara, dietro quello sguardo felice.
La Kara dolce e solare che Cat stessa aveva descritto quando si erano conosciute, la Kara che lei sperava di poter un giorno conoscere.
Perché gli orrori della guerra e ciò che ne comporta poi, non possono oscurare un raggio di sole.
Finito di cenare, Kara aiutò Astra a sparecchiare, mentre Cat invitò Lena a sedersi accanto a lei sul divano.
"Voglio mostrarti una cosa..." Disse la donna, prendendo un album di foto.
Lo aprì e Lena sgranò gli occhi.
Nonostante fosse una bambina, il soggetto di quelle foto era Kara e, come aveva immaginato, il suo sorriso era stupendo come un raggio di sole, anche se le foto raramente rendevano onore al soggetto ritratto.
"Kara..." Disse piano, sfiorando la foto.
"Lei era così... Beh, qui aveva nove anni, ma non è mai cambiata. È sempre stata solare, dolce e gentile... Finché non è partita. Ed è tornata così, spenta..."
"Ha un sorriso bellissimo..." Ammise l'Omega "E credo che lei si rialzerà. Lei uscirà da questo baratro e sarà più forte di prima!"
Cat girava piano le pagine "Da quando ha salvato te, nei suoi occhi è tornato a bruciare un piccolo fuoco e... Credo che tu sia la sola, in grado di farla stare meglio."
"Ho tutte le intenzioni di farlo!" Dichiarò Lena "Lei ha salvato me ed io voglio fare lo stesso con lei."
Cat sorrise e chiuse poi l'album "Grazie." Riuscì a dire.
Proprio Kara uscì dalla cucina "Se per te va bene, chiamo Alex..."
"Si... Va bene." Sorrise la mora.
"Domani, per tutto il giorno, sarò impegnata in un meeting con i vari soci... Quindi giornata libera!"
"D'accordo." Risposero assieme le due, poi Kara scrisse ad Alex.
Lena, dal canto suo, era incapace di togliersi dalla mente le foto di Kara e del suo dolce sorriso.

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