In casa, i Danvers stavano facendo colazione con Alex e Maggie, quando entrò Kara e l'attenzione dei quattro fu tutta per lei.
"Kara..." Sussurrò Eliza, con cautela.
"Cos'è successo?" Chiese Alex.
La bionda teneva in braccio una ragazza dai lunghi capelli mori ferita, coperta di sangue "Non sono stata io, se è quello che pensate."
"È ferita... Devo visitarla."
Kara uscì di casa con la ragazza, un'Omega, tra le braccia "Dove la porti? Sta male, va curata!"
"Lo so, per chi mi prendi??" Ringhiò Kara, rivolta a Maggie ed alla sorella "La porto nella mia casa!"
I quattro erano scioccati, non credevano alle loro orecchie "Come la tua casa?"
La bionda non rispose ed uscì di casa, dirigendosi verso il bosco ad Est ed i suoi cari la seguivano.
Entrarono nella vegetazione più fitta e profonda, attraversarono un piccolo torrente e, accanto ad una grandissima quercia, videro una capanna ben mimetizzata nella natura. Erano senza parole.
Da quando Kara aveva quella casetta?
L'Alpha riuscì a prendere le chiavi ed aprire la porta, entrò e depose la mora sul letto, poi fissò la sua famiglia "Adesso potete prendervi cura di lei. Non fatela morire!"
Passato lo stupore, Eliza s'avvicinò al letto "Alex, mi devi aiutare. Anche tu, caro." Rivolse al marito.
"Va bene."
Kara portò loro una bacinella d'acqua calda e molti asciugamani, aveva persino una bombola dell'ossigeno con una mascherina ed un kit di primo soccorso.
"Ha molte ferite, ma non sento nulla di anomalo..." Disse Eliza, auscultandola e visitandola "Tutti tagli, graffi, lividi ed il labbro inferiore spaccato."
"È stata chiaramente picchiata..."
"E ovviamente sono stata io. Certo!"
"Non abbiamo detto questo."
"No, certo, ma lo pensate tutti... Tutti!" Gridò la bionda, uscendo e rientrando poco dopo con della legna in mano, per accendere il camino.
Dopo un'ora abbondante, Eliza, Alex e Jeremiah finirono di medicare la giovane "Possiamo andare..."
"Io resto qui. Con lei!"
Kara aveva quella sua espressione dura, glaciale e non staccava gli occhi di dosso dalla giovane sconosciuta.
I quattro se ne andarono e Kara rimase a fissare quella ragazza bellissima, dai tratti marcati e dolci, sperando che potesse stare bene.
La bionda si alzò poi per mettere legna nel camino "Mmh..."
Il mugolio attirò la sua attenzione e si avvicinò al letto "Ehi... Mi senti?"
L'Omega aprì piano gli occhi, rivelandoli verdi e bellissimi, cercò di capire dove fosse e, non riuscendoci, voltò lo sguardo verso Kara "D-Dove sono? Tu... Sei u-un'Alpha..."
"Sei a casa mia e si, sono un'Alpha. Mi chiamo Kara..."
"L-Lena..." Rispose con un filo di voce la mora, persa negli occhi della bionda "Sono Lena."
"È un bel nome..."
"G-Grazie..." Rispose, provando a mettersi seduta "Io devo andare..."
"Sei stata picchiata. Vuoi tornare da chi ti ha fatto questo?"
"S-Sono caduta..."
"Contro un destro, un gancio sinistro e qualche schiaffo... Non mi bevo la storia della caduta!"
"D-Devo andare... Ti prego..." Sussurrò la mora, con gli occhi lucidi "L-Lui è pericoloso..."
"A maggior ragione! Resta con me, io ti proteggerò, lo prometto. Giuro sul mio onore!"
"Ti ringrazio, ma d-devo andare..."
A quel punto Kara si stancò di insistere "Come vuoi."
La bionda condusse Lena fuori dalla capanna e l'aiutò ad uscire dalla folta vegetazione "Grazie... N-Nessuno si era mai preoccupato tanto per me..."
"Ero un soldato. È un diritto ed un dovere, per me."
Lena sorrise un poco "Grazie..." Sussurrò, andandosene via, barcollando leggermente.
Era ormai passato il tramonto e Kara decise di tornare a casa dei genitori, ma della musica attirò la sua attenzione e vide un falò in lontananza.
Avvicinandosi per dare un'occhiata, vide che c'erano i suoi famigliari e gli amici, attorno al fuoco, a divertirsi e festeggiare.
"Keira..." La chiamò Cat Grant, un'Omega, compagna di sua zia Astra e subito tutti smisero di ballare e la guardarono, James spense lo stereo.
La bionda Alpha serrò subito la mascella e andò via, nonostante il chiamarla dei genitori, di Alex e di Clark Kent, un'Alpha, suo cugino.
"Merda..." Sussurrò Maggie.
Cat li fissò tutti, severamente "Quella ragazza è vittima di una condizione orribile! Avete pensato di dirle della festa, per non farla sentire un mostro, un'emarginata??"
Tutti chinarono il capo "No..." Rispose Alex, con gli occhi lucidi.
"Siamo stati tutti pessimi." Disse Winn Schott Jr, un Beta.
"Domani farete meglio e vi scuserete, con lei!" Li beccò la potente donna in carriera, boss della CatCo.
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In your eyes.
FanfictionKara, un'Alpha reduce dalla guerra. Lena, un'Omega vittima in tutto e per tutto della sua famiglia. Due ragazze diverse tra loro accomunate dal dolore.