Mia
Sono seduta al terzo banco della mia classe cercando di coprire il più possibile i segni che mi ha lasciato questa mattina Niall dopo averle prese da Louis "per colpa mia" questo è quello che mi ha detto quando mi ha scaraventa contro il muro con forza e con rabbia, inutile dire che i lividi precedenti si sono aggravati e di certo la mia caviglia non è nei migliori degli stati, non è rotta, riesco a muoverla, ma il dolore è atroce, quando cerco di appoggiare il piede e come se non bastasse oggi abbiamo ginnastica. La campanella della terza ora suona e il professore entra in classe con furore, stringo i denti e mi alzo cercando di diminuire il più possibile il peso su di esso. Ci sediamo e il professore inizia a parlare"Allora ragazzi, come state?" La classe risponde con un bene, tutti tranne me, che taccio
"E lei Thomson? Come sta?" Gli sguardi di tutti si posano su di me con curiosità, il mio cuore cessa di battere, il respiro si affanna, lo stomaco si piega, le orecchie fischiano e la testa gira
"B-bene" prendo coraggio nel dire e gli sguardi si spostano sul professore facendo regolarizzare le funzioni del mio corpo. Fortunatamente il professore ha voluto fare teoria, così non siamo scesi in palestra e non ho sforzato il piede. La campanella dell'ultima ora suona con velocità e io preparo il tutto per la materia successiva
"Buongiorno ragazzi" saluta la professoressa posando sulla cattedra il libro di storia
"Buongiorno professoressa" parlano in coro i miei compagni
"Su forza, aprite il libro e ripassate, che interrogo" a quella informazione, apro il libro e inizio a leggere i concetti a me meno chiari, così da chiarire ogni dubbio e riuscire a fare un discorso filato, ma proprio mentre lo sguardo della professoressa si abbassa, sento la sedia accanto a me provocare attrito sulle mattonelle di pietra, alzo lo sguardo dal libro verso il rumore e, con mio gran stupore mi ritrovo Massimo con un sorriso sul volto, passa la mano tra i miei capelli e cerca di lasciarmi un bacio sulla guancia ma mi sposto evitando il contatto
"Lo sai che sei bellissima?" Le mie guance si fanno roventi e il mio cuore batte velocemente
"Hai sbagliato persona" Mi giro verso di lui con un sopracciglio alzato
"Non credo" mi fa un sorriso dolce che io non ricambio
"Pensavo...ti andrebbe di uscire un giorno di questi?" La sua proposta mi fa tremare il cuore per la gioia, ma non posso, non posso per i miei fratelli, non accetterebbero mai e poi mai
"Non posso" distolgo lo sguardo da lui prendendo la mia penna nera e iniziando a scrivere sul libro degli appunti. Sento due dita sotto al mio mento portarmi al contatto visivo con il cioccolato dei suoi occhi
"Voglio avere a che fare con te Mia" si avvicina a me pericolosamente, ma scosto la testa per evitare le sue labbra
"Fidati, la mia vita è proprio un casino" dico ridendo leggermente, ma non è una risata vera, è una risata che copre il tremolio della voce
"E se io volessi far parte di questo casino?" Chiede posando la sua mano sulla mia, ma rifiuto anche questo gesto
"Impossibile" la campanella delle ricreazione suona e io non aspetto altro che alzarmi e uscire fuori da quella tortura.
~❤~
Tutta la giornata passa velocemente, con me che evito lo sguardo di Massimo e con lui che mi guarda con un dolce sorriso che non ricambio. A me lui piace, solo che non posso, non posso stare con lui, non con il casino che sta succedendo. Chiunque è vicino a me soffre, non voglio far soffrire anche lui: faccio soffrire i miei fratelli con il mio carattere e con la mia presenza, faccio soffrire il mio cuore pensando che qualcosa possa cambiare immischiandomi in conversazioni o azioni che coinvolgono la mia famiglia, faccio soffrire Marcus per i miei pianti e per le mie parole offensive quando cerco di sfogarmi o di allontanarlo da me e soprattutto ho fatto soffrire Miguel. Se vi chiedete se lo amo ancora? Non lo so, il mio cuore è talmente ferito e debole che quando penso a lui è come se non ricordarsi nulla, solo un suo grande e dolce sorriso che attraversa il suo volto candido prima di morire.
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cuore di vetro
FanfictionTerzo libro della sagra, sequel di una famiglia scatenata e sei persone un singolo cuore. "Te lo avevo promesso e io mantengo sempre le miei promesse!"