~mani nei capelli~

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Harry
Siamo solo io e Louis seduti al tavolo, intenti a far colazione. Non so che cosa sia successo a quei tre, sicuramente Liam starà coccolando Niall e Zayn sarà in camera sua per evitare di vederci fino a quando bon avrà cambiato casa. Forse sono io che non riesco ad esprimermere i miei sentimenti, o forse è Liam che mi odia. Tutti quelle offese che gli lancio la mattina, tutte le volte che gli urlo in faccia, tutte le volte che lo respingevo....lo respingevo per paura di uccidere anche lui, con queste dannate mani che hanno ucciso la mia sorellina. Oh Mia, non c'è giorno in cui non penso a lei e a tutto quello che le ho fatto. Forse Liam fa bene ad odiarmi, a non considerarmi, a farmi piangere la notte perché non potevo avere un suo abbraccio. A farmi risvegliare dai miei pensieri è Louis

"Mangia e sbrigati!" Mi rimprovera vedendo che non mangio niente di ciò che ho davanti ai miei smeraldi, non so con quel coraggio rimango fermo, non facendo sfiorare neanche per un secondo l'idea di obbedire alle sue parole. Sento il rumore della sua sedia sul pavimento e subito dopo due braccia che mi sollevano facendomi risedere sulle sue gambe

"Che hai? Perché non mangi?" Mi chiede facendo aderire il suo petto alla mia schiena e cingendo con le sue braccia il mio busto. Rimango come bloccato dal suo gesto, era da tanto che non mi stringeva in questa maniera

"I-io..." non riesco a parlare. Un bacio si piazza nei miei capelli riccioluti

"Dillo al tuo fratellone piccolo" il suo tono è calmo e dolce, era da tanto tempo che non sentivo quella dolcezza.

"I-io non ho fame Lou" era la prima volta dopo tanto tempo che usavo il suo nomignolo

"Dai, almeno metà cornetto lo mangi" mi iccita rompendo a metà il dolce e porgendomelo alla bocca, per non farlo arrabbiare lo prendo e lo mangio, anche se con molta fatica. Le sue braccia mi stringono forte e io sento il mio fiato svanire, mentre le lacrime cadono velocemente sul mio viso. Appena sento la sua presa più sciolta mi alzo di scatto dalle sue gambe e corro in camera scoppiando a piangere. Che cazzo succede?!

Louis
Lo vedo correre via singhiozzando ed è inutile dire che il mio cuore si è spezzato. Ma che dovevo aspettarmi? Che ritornasse da me felice e contento? Come se non fosse successo niente? Sono veramente un cretino.

"Aspetta Haz! Harry aspetta piccolo!" Gli vado dietro, ma la porta della sua camera si chiude con velocità e la chiave gira nella serratura

"Har piccolo, apri amore" cerco di non rompere la porta, ma la tentazione di spaccare questa tavola di legno che ci divide, è forte. Dopo vari minuti rinuncio al mio intento e vado da Zayn.

"Posso entrare?" Chiedo mentre busso alla porta

"Si" dice semplicemente e appena oltrepasso la soia, mi ritrovo Liam, Zayn e Niall sdraiati sul letto a ridere

"Ti serve qualcosa Louis?" Chiede Zayn guardandomi negli occhi

"Ecco....si....volevo sapere se venite a care colazione" Zayn sposta lo sguardo su Liam e accenna un segno positivo. Esco dalla stanza e una lacrima cade dal mio mare. Non riesco a parlare neanche hai miei fratelli

Harry
Singhiozzo per un bel po' di tempo, così tanto tempo da farmi male il cuore. Non ho mai amato piangere, lo considero come mettere in vista le proprie fragilità, ma adesso non posso e non voglio smettere. Mi sento come se stessi urlando al mondo di smettere di colpirmi, ma lui non ascolta e continua e continua a farmi bruciare come un ciocco di legno in mezzo al fuoco. Porto il bordo della maglia del pigiama agli occhi e asciugo le lacrime, per poi spostare lo sguardo sulla sveglia nera di Niall "2:50". Louis era venuto a chiamarmi per il pranzo, ma non volevo ancora affrontare il suo sguardo. Mi alzo dal pavimento e vado al bagno della nostra stanza. Da quando la casa bruciò, il comune ci ha consegnato questa casa in cui ci siamo stabiliti da oltre tre anni: è grande, anche se lo spazio è gestito a svantaggio secondo me, ognuno di noi condivide la camera, apparte Louis e Mia. Dio quanto mi manca la mia principessa. Mi pulisco in viso portando l'acqua e strofinandola su di esso, asciugo il lavandino e il volto e poi esco da camera in tutto silenzio. Sento varie voci che ridono come matti in camera di Zayn e la vice della televisione in salone, con lentezza mi avvicino alla porta della mia sorellina e sorrido vedendo ancora i nostri nomi e l'impronta della mano sulla porta, la spingo ed entro nella stanza con le lacrime che rigano il mio viso. Non ce la faccio più senza di lei. Mi siedo sul suo letto ed osservo tutto come fosse la prima volta che ci entrassi, nonostante sappia ogni particolare di questa camera, ogni volta che ci entro sorrido sempre: le pareti sono di un viola chiaro, con vari disegni fatti da noi quando eravamo più piccoli, poster di calciatori, frasi scritte sui mobili e varie foto che ci ritraggono, giro lo sguardo sul suo comodino e afferro una foto che mi fa scoppiare a piangere: era un anno prima che Zayn si diplomasse, eravamo sul campo da calcio dove la carotina si allenava, se non mi ricordo male quell'anno persero l'ultima partita di campionato e arrivarono secondi, ricordo anche che ci era stata veramente male, ma noi Thomson sappiamo come sorridere nel buio, o almeno lo sapevamo fare, questa foto ci ritrae in mezzo al campo con uno striscione con cui scritto "Vai carotina❤" e lei che rideva con le guance rosse come un pomodoro. Stringo la foto al mio petto e mi rannicchio sul letto piangendo come un disperato, un disperato da solo.

Heyy ciao a tutte. Ho aggiunto per puro miracolo, non sto in una buona situazione e spero che capiate se non aggiornerò per un po'. Spero che il capitolo vi piaccia e grazie di tutto. Lilly❤

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