~Louis!~

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Mia
Sono nel corridoio dell'istituto mentre cammino con lentezza verso la mensa, cercando di evitare i pensieri che invadono la mia testa con terrore e malinconia, mi mancano troppo

"Hey principessa"mi sento chiamare con voce sottile e subito dopo due braccia mi stringono le spalle. Il mio cuore inizia a battere troppo velocemente, il fiato scarseggia e le lacrime scendono sul mio viso

"Non mi toccare" con quelle parole sento il suo tocco svanire e le pareti staccarsi dal mio corpo con estrema velocità

"Scusa" sento dire con foce sottile e subito sospiro portando la manica viola della felpa sotto i miei occhi asciugando le lacrime

"Tranquillo Loly" lo rassicuro girandomi verso di lui e accennando un sorriso sulle mie labbra rubino. Esatto, è come state pensando: io e Lorenzo siamo amici, sinceramente non so come e quando il rapporto tra "conoscenti" si sia tramutato in qualcosa di più rifinito, ma so solo che con lui riesco a fuggire dai miei pensieri costanti sui miei fratelli. In questi giorni ho scritto varie lettere, ma non ho il coraggio di inviarle. Lo so che forse sono codarda e stupida, ma ho paura di una loro risposta, ho paura che tutto quello che ho ricevuto riaccadi ancora, ho paura che niente torni come prima. Va tutto a puttane e pure va di male in peggio.

"Tutto bene carotina?" Mi domanda con un sorriso piccolo e io annuisco semplicemente portando lo zaino sulle spalle

"Com'è andata a scuola?" Mi chiede non dando retta alla mia azione prendendo lo zaino dalla mia spalla destra. Sospiro

"Bene" lo sento ridacchiare

"Che c'è ora?" Chiedo sbuffando e portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro

"Niente" alzo gli occhi al cielo e sorriso per la sua infantilità

"Sei proprio uno scemo" rido di gusto facendo formare delle fossette su suo volto. La campanella suona e io sospiro riprendendo lo zaino dalla sua spalla sinistra

"Ci vediamo dopo mensa scemo" rido lasciandogli un bacio sulla guancia per poi partire verso la mensa. Il mio problema è il contatto fisico, se gli altri toccano me, mi sento male e la testa comincia a girare come una trottola, mentre se io voglio toccare qualcuno lo faccio, ma mi devo fidare ciecamente e di Lorenzo ho timore. Non ho paura di lui,  ho paura del suo corpo, delle sue mani, ho paura che mi faccia male. Sospiro pesantemente lasciando andare i miei pensieri e mi siedo al ravolo in ferro battuto iniziando a mangiare ciò che ci portano. Quanto mi manca la cucina di Zayn, quella si che era buona. Dopo aver mangiato quel poco che mi hanno proposto mi affretto a tornare in classe per la lezione di antologia. Appena vedo il mio banco mi precipito subito lì e ignoro ogni risatina delle mie compagne sul mio abbigliamento da maschio. La felpa di Louis non si tocca, è l'ultima cosa che mi rimane della sua dolcezza, non mi potrò mai dimenticare quando mi ha dato questa felpa

Flashback
Cerco ovunque il mio pigiama, ma non lo trovo, non posso andare a dormire con i vestiti, esco dalla camera e mi dirigo in quella di Louis bussando alla porta

"Entra" dice e piano piano entro nella stanza e lo vedo sdraiato sul letto con il cellulare sul viso

"T-ti disturbo?" Chiedo sperando di non recare fastidio

"Nono piccola, mi sembrava strano che uno dei ragazzi bussasse alla porta" dice ridendo e facendo spuntare un sorriso sul mio volto

"Stai bene? Ti serve qualcosa?" Mi chiede facendomi segno di sedermi sul letto, cosa che faccio senza discutere e lui mi da un bacio sulla guancia, ci conosciamo da poco, eppure sembra che mi conosca da anni..

"Ecco...credo di aver dimenticato il p-pigiama dove vivevo prima e..ecco...mi chiedevo-" lui mi ferma alzandosi dal letto e prendendo una sua felpa dall' armadio porgendomela, lo guardo con stupore

"Non sei la prima a chiedermelo" dice ridacchiando e io arrossisco, prendo la felpa ringraziandolo e me ne vado in camera togliendomi i vestiti da dosso e indossare una sua felpa rossa che mi arriva fin sotto alle ginocchia(primo libro capitolo ~l'arrivo nella nuova casa~)
Fine flashback

A quel ricordo i miei occhi si riempiono di lacrime e il dolore nel mio petto ritorna sempre più forte di prima, io non ci riesco più così, voglio che sia tutto come prima, vorrei riavere dodici anni per essere presa ancora in braccio e coccolata dal mio fratellone dagli occhi ghiaccio, per giocare con Niall a calcio e ridere ad ogni sua battuta, mi manca disegnare con Zayn sui muri della mia stanza, vorrei guardare ancora Supernatural con Harry e stringerlo tutte le volte che ho paura, con lui che mi proteggeva e mi coccolava in ogni suo gesto, ma soprattutto mi manca sentire la dolce voce del mio fratellone dagli occhi cioccolato, mi manca vivere. Senza che mi accorga una lacrima riga il mio viso e il mio cuore riceve delle fitte, quel che rimane del mio cuore. La professoressa di Italiano entra con un sorriso sul volto e si appoggia con il peso sulla cattedra

"Mia"la sento chiamarmi con un sorriso sul volto e io incrocio i suoi occhi non capendo la sua euforia

"è meglio se vai a preparare le valigge. Torni a casa piccola" a quelle parole scatto dal banco e corro fuori dall'aula fregandomi dei libri e di tutti i compagni, corro e corro con il cuore in cola e con un sorriso gigante sul volto, entro in camera e prendo la mia valigia, uscendo dall'edificio e correndo verso una figura bassa

"Louis!" Urlo con le lacrime agli occhi, mi avvicino ancora di più, ma la persona che mi ritrovo davanti a me non è Louis

"Oh piccola mia, non vedrai quel figlio di puttana per molto tempo" mi prende per il polso e mi strattona verso la sua macchina

"Louis! Louis!" Urlo con tutte le mie forze, ma mi arriva uno schiaffo in pieno volto

"Oh bimba, ora c'è il tuo papà con te"

Heyyy mega gente

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e come sempre mi scuso per gli errori commessi e vi auguro una buona domenica. Un bacio❤ MIA

cuore di vetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora