La prima settimana trascorse velocemente e Pierantonio non ebbe più modo di incrociare Andrea per l'università. Questo lo rese triste ma in compenso riuscì a fare la conoscenza di Bonaventura. Lo incontrò per caso mentre si recava a Ca' Vendramin per il ricevimento e diventarono subito buoni amici. Si trattava di un ometto basso e mingherlino che in ogni occasione portava la spallina dello zaino a penzoloni sulla spalla. Il suo aspetto un po' antisesso celava invece una delle menti più acute che avesse mai incontrato.
"Ascolta, Pierantonio, io ho lezione fino alle 15.30, perché poi non andiamo a prendere un caffè? Era da molto che volevo incontrare qualcuno che mi consigliasse qualcosa da mettere dentro il frigo."
"Da mettere dentro frigo?" Chiese Pierantonio confuso.
"Si, intendevo, qualche buona lettura." Il più giovane annuì lentamente ma pensò che fosse solo un commento in codice partorito da una mente eccentrica: il suo compito diventò quello di decifrarlo.
"Va bene, a dopo." Bonaventura gli regalò un ampio sorriso prima di dirigersi verso le aule San Basilio. Pierantonio lo guardò allontanarsi proprio come Takamura Kotaro aveva visto allontanarsi la sanità mentale della moglie.
Avrebbe ingannato l'attesa con la lettura della nuova pubblicazione della Banda di Asakusan.
Cominciò a camminare verso la biblioteca socchiudendo leggermente gli occhi. Non vedeva l'ora che arrivasse l'inverno e le sue lunghe giornate grigie. Si fermò un attimo e guardare la laguna e rimase immobile. Guardò quella distesa d'acqua verdastra e melmosa agitarsi sotto il sole fin troppo cocente e si sentì ispirato. Gli venne voglia di scrivere un libro: avrebbe racchiuso la storia della poesia giapponese rendendo giustizia a tutti gli autori che più lo avevano affascinato. Inspirò a fondo e pensò che si era dovuta sentire proprio così Murasaki Shikibu sulle sponde del Biwa prima di scrivere il Genji Monogatari. I suoi pensieri cominciarono a fluttuare su quell'acqua fino a che qualcuno non gli sfiorò il gomito. Non fece in tempo a voltarsi che una calda e familiare voce gli sussurrò all'orecchio:"ma quel breve incontro, che era al di fuori di ogni ragionevolezza, gli parve lontano dalla realtà e simile ad un sogno."
Pierantonio sentì un brivido di eccitazione corrergli lungo la spina dorsale mentre il respiro caldo dell'uomo ancora parzialmente alle sue spalle gli accarezzava il collo.
"La storia di Genji, capitolo V. Uno dei grandi classici che non mi stanco mai di leggere." disse Andrea poco prima di affiancarlo.
Pierantonio voltò il viso e i loro sguardi si incrociarono. Andrea gli stava rivolgendo un mezzo sorriso che fece arrossire l'altro fino alle orecchie. Incredibile come i loro pensieri fossero sincronizzati. Incredibile con quanta puntualità Andrea avesse citato il Genji Monogatari. Stava forse paragonando l'incontro tra Genji e Murasaki a quello che c'era stato tra loro due?
"Non la facevo un tipo romantico." Mormorò Pierantonio. Il sorriso di Andrea si accentuò mentre lo guardava come la truppa del Guangdong guardava Nanchino. Pierantonio si sentì in completa balia dell'altro, non poteva nulla contro quegli occhi azzurrissimi.
"E io non la facevo un tipo da arrossire per così poco." Trasalì mentre il rossore si espandeva anche sulle guance. Come gli intellettuali giapponesi negli anni '30 non riuscì a dire nulla.
"Beh, volevo solo salutarla prima di andare a ricevimento. Ci vediamo a Santa Marta, dunque." disse Andrea allontanandosi un po'. Pierantonio aveva la gola secca quindi si limitò ad annuire.
Andrea lo salutò con la mano prima di voltargli le spalle. Pierantonio sentì le ginocchia cedergli e dovette appoggiarsi ad un muretto poco distante. Si portò una mano alle labbra cercando di contenere il suo forte mono no aware per quello che era appena successo. Gli ci vollero lunghi istanti per riprendersi eppure aveva la sensazione che quello fosse solo l'inizio.***
"Scusa il ritardo ma una studentessa mi ha detto che la forma in 'たりたりする' è programma del secondo semestre, ma insomma prima o poi dovrà studiarla quindi perché non cominciare subito? È solo settembre lo so, ma io davvero l'ho accennato appena come argomento!!"
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Storia della Letteratura Giapponese
RomancePierantonio è un nuovo docente alla rinomata università Ca' Foscari di Venezia. Non conosce la città e si trova piacevolmente affascinato da ogni singola calle. Ma quello che lo affascinerà di più in assoluto non è altro che Andrea.